
Sallanches, il ritorno: ecco il circuito dei mondiali 2027
Il mitico tracciato del 1980 in cui Hinault aveva demolito gli avversari giro per giro viene riproposto quasi pedissequamente; decisiva come allora la Côte de Domancy
Un po' da tutti è considerato il mondiale più duro della storia, un momento indelebile della storia del ciclismo che potremo forse rivivere, o quantomeno rievocare: ebbene sì, i mondiali in Haute-Savoye del 2027 si correranno sullo stesso circuito di Sallanches 1980.
La sensazione che sarebbe stato un mondiale molto impegnativo c'era, la speranza che si ripercorresse la mitica (e tutt'oggi impegnativa) Côte de Domancy pure. Tutto si è concretizzato oggi, con la presentazione ufficiale del circuito iridato di Haute-Savoye 2027. Non si conoscono ancora i percorsi nella loro interezza, quindi ancora è impossibile fare un confronto puntuale e fare due conti sulla durezza complessiva, ma intanto è certo che il circuito su cui Bernard Hinault stroncò giro dopo giro tutti gli avversari, lasciando per ultimo uno sfinito Gianbattista Baronchelli, sarà riproposta esattamente identico. L'unica differenza sarà la collocazione del traguardo, in posizione più avanzata, quindi più vicino all'attacco della salita e più distante dalla fine della discesa. Nonostante questo una salita come la Côte de Domancy rimane senza dubbio il punto focale della corsa.

I numeri della Côte de Domancy
Ufficialmente vengono presentati 2.5 km al 9.4%, dati calcolati dall'azienda Procyclingmaps che lavora anche per ASO; in verità il dato è sovrastimato, perché la parte finale è in verità meno ripida (come riscontrabile in misurazioni più precise) e lo scollinamento avviene sensibilmente più in basso: un dato più verosimile sulla medesima distanza possiamo stimarlo all'8.7% di pendenza media. La pendenza rispetto al profilo ufficiale è anche ben più regolare: dopo il primo km (media del 7% circa) la pendenza si stabilizza intorno al 10%, toccando punte del 12%, dunque senza impennate sensibili ma di conseguenza senza nemmeno offrire tratti di respiro; sono di nuovo semplici gli ultimi 600 metri (intorno all'8%).
In attesa dei tracciati
La tendenza degli ultimi anni è quella di aprire la prova iridata con un tratto in linea, o in ogni caso un circuito più ampio che consente di abbracciare il territorio; l'assegnazione formale dei campionati del mondo 2027 al dipartimento Haute-Savoye potrebbe dare ulteriori conferme su questa ipotesi. Tuttavia è anche vero che invece si correrà interamente in circuito il prossimo mondiale di Kigali in Rwanda, dunque non si può nemmeno escludere che, come avvenuto nel 1980, la Côte de Domancy venga scalata addirittura 20 volte: Hinault vinse dopo 268 km e quasi 5000 metri di dislivello, numeri ancora una volta simili a quelli del mondiale 2025 di Kigali. La differenza starebbe ovviamente nella tipologia delle salite e nella distribuzione del dislivello: in Rwanda il dislivello sarà accumulato quasi interamente su strappi brevi e non sempre ripidi, motivo per cui i tanti metri complessivi non escludono necessariamente corridori più potenti e pesanti dalla lotta per il successo, così come avvenuto anche l'anno passato a Zurigo; a Sallanches, invece, pressoché tutto il dislivello sarà provocato dalla sola Côte de Domancy, che richiede uno sforzo massimale di alcuni minuti e fa pesare molto più nettamente la bilancia dalla parte degli scalatori.
