Strade Bianche 2019
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[restab title="Presentazione" active="active"]"La Classica del Nord più a Sud d'Europa", questo è l'azzeccato slogan ideato dagli organizzatori della Strade Bianche. Con solo dodici edizioni in archivio, la prova toscana è già entrata nell'immaginario di ciclisti, addetti ai lavori e semplici appassionati come un appuntamento irrinunciabile nel calendario internazionale. Perché la Strade Bianche ha tutto: percorso spettacolare e difficile nonostante non presenti un chilometraggio impossibile. Location geografica in una delle zone più belle e invidiate del mondo. Posizionamento in calendario strategico, come primo grande appuntamento (non ce ne vorrà la Omloop Het Nieuwsblad) del panorama su strada. Possibilità di vittoria per una vasta platea di atleti, dai specialisti del pavè a quelli delle prove vallonate, dagli uomini da grandi giri a puncheur duri e puri. Insomma, c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Il tracciato predisposto da RCS Sport è identico rispetto a quello di un anno fa, per una distanza di 184 km. Partenza e arrivo a Siena, con la cornice imparagonabile di Piazza del Campo ad accogliere vincitore e vinti. I soliti 11 tratti di sterrato per complessivi 63 km, con Lucignano d'Asso e il decisivo Monte Sante Marie unici sopra i 10 km. Al termine del già citato ottavo settore mancheranno poco più di 40 km di sali e scendi tra le terre d'Arbia e tre tratti: il breve ma duro Monteaperti, il più lungo e complicato Colle Pinzuto e il conclusivo Le Tolfe, dal quale rimarranno 13 km prima della linea d'arrivo. L'ingresso in città avverrà da Porta Fontebranda, con subito il terribile rettilineo di Via Santa Caterina con punte al 16%. Entrare all'ultima curva in prima posizione non assicura la vittoria, ma quasi.
Il campo partenti, come di tradizione, è veramente di prima qualità a cominciare dalla Lotto Soudal del detentore (ma acciaccato) Tiesj Benoot che divide i galloni del comando con un Tim Wellens in gran forma. Solita armata la Deceuninck-Quick Step con un Julian Alaphilippe alla scoperta degli sterrati affiancato da Yves Lampaert e Zdenek Stybar, due già vicini al top della condizione. Un anno fa fu sul podio dopo una gara strepitosa nonostante l'ultimo km per lui infernale; stavolta Wout Van Aert ci riprova con Antwan Tolhoek come spalla nel Team Jumbo-Visma.
È spesso stato protagonista ma non ha mai vinto Greg Van Avermaet, capitano unico del CCC Team; discorso simile per Roman Kreuziger, in un Team Dimension Data che porta anche Michael Valgren. Rosa composita per l'UAE Team Emirates: Alberto Rui Costa e Fernando Gaviria sono corridori assai diversi fra loro ma proveranno parimenti a far bene, senza dimenticare la presenza dei baby talenti Jasper Philipsen e Tadej Pogacar. Rafal Majka e Michael Schachmann sono le punte della Bora Hansgrohe mentre Richard Carapaz è la speranza del Movistar Team, priva di Valverde per un attacco influenzale.
In chiave Italia, molto interesse per capire cosa potrà fare Vincenzo Nibali, leader della Bahrain Merida. Gianni Moscon è l'altro big tricolore al via in un Team Sky che ha Diego Rosa, in passato protagonista nella prova, e il debuttante di lusso Geraint Thomas. Dopo l'ottimo esordio sulle pietre Davide Ballerini forma con Jakob Fuglsang e Alexey Lutsenko un terzetto Astana estremamente intrigante. Enrico Battaglin, assieme a Rubén Guerreiro, è la pedina principale del Team Katusha Alpecin, mentre Fabio Felline può essere un'alternativa a Bauke Mollema nella Trek-Segafredo.
Nella Groupama-FDJ Stefan Küng è, sulla carta, la miglior opzione; ruolo simile per il connazionale ed ex compagno di squadra Silvan Dillier, capofila della AG2R La Mondiale al pari di Quentin Jauregui. Luke Durbridge e Chris Juul Jensen vantano entrambi top 10 nella gara e con la maglia della Mitchelton-Scott potrebbero essere le sorprese. Falcidiata dai malanni di stagione, il Team Sunweb ha comunque Sam Oomen e l'iridato under 23 Marc Hirschi come pedine da giocare. Chiude la disamina la EF Education First del senese Alberto Bettiol e di Simon Clarke.
Tre le formazioni Professional invitate dagli organizzatori. La Nippo-Vini Fantini-Faizanè schiera l'unico italiano nell'albo d'oro, ossia Moreno Moser, affiancato da Marco Canola e Juan José Lobato. Partita bene in stagione, la Neri Sottoli-Selle Italia-KTM ha Simone Velasco e Giovanni Visconti come uomini da seguire. Completa il campo partenti la Vital Concept-B&B Hotels ma, senza nulla togliere a Bert De Backer e a Jimmy Turgis, non sono nomi di probabili protagonisti.[/restab]
[restab title="Gara Donne"]Dal 2015 la Strade Bianche propone anche una corsa femminile lo stesso giorno di quella maschile: in poco tempo la corsa si è conquistata grande apprezzamento da parte di atlete ed addetti ai lavori, ritagliandosi anche un posto di prestigio nel calendario visto che è la prova d'apertura del Women's World Tour. Dopo un progressivo incremento negli anni scorsi, il chilometraggio della gara è identico a quello del 2018, vale a dire 136 chilometri. Il primo passaggio importante sarà la salita sterrato di Ville di Corsano dopo una trentina di chilometri di gara, poi a metà percorso ci sarà il lungo tratto di strada bianca (ben 9.5 chilometri) di San Martino in Grania.
Gli ultimi 41 chilometri saranno identici a quelli della gara maschile con tanti brevi ma ripidi strappi che faranno selezione e lanceranno all'attacco le atlete più forti. Con buona probabilità sarà decisivo il duro strappo finale di Via Santa Caterina con pendenze che arrivano fino al 16%: sarà l'ultima occasione per provare a staccare le rivali di forza perché poi nelle ultime tortuose centinaia di metri prima dell'ingresso in Piazza del Campo bisognerà saper giocare anche d'astuzia per portare a casa il trionfo.
Nelle quattro edizioni sin qui disputate hanno sempre trionfato grandi campionesse e difficilmente l'antifona varierà. La detentrice Anna van der Breggen è la principale favorita; nella Boels-Dolmans ci sono Chantal Blaak e la possibile sorpresa Annika Langvad, formidabile biker. Punta al successo Marianne Vos, al debutto stagionale su strada e affiancata in casa CCC Liv da Ashleigh Moolman. L'armata Canyon SRAM è da tenere d'occhio: Kasia Niewiadoma è la pedina principale, ma non bisogna dimenticare Alena Amialiusik e Elena Cecchini.
Ha dichiarato di non sentirsi in lizza per il risultato (anche se alla Omloop è giunta quarta...) Annemiek van Vleuten ma la Mitchelton-Scott ha comunque una Amanda Spratt da corsa. Sempre temibile il Team Sunweb di Lucinda Brand, Leah Kirchmann e Coryn Rivera mentre la Trek-Segafredo punta su Ellen van Dijk, stante l'assenza per malanno di stagione di Longo Borghini. Tra gli altri nomi meritano una segnalazione la talentuosa danese Cecilie Uttrup Ludwig (Bigla Pro Cycling), Sheyla Gutiérrez (Movistar Team) e Clara Koppenburg (WNT Rotor). In casa Italia, sono in grandissima forma la campionessa europea Marta Bastianelli (Team Virtu), in un team che ha anche Sofia Bertizzolo e Barbara Guarischi, e Soraya Paladin (Alé Cipollini). Presente, infine, anche l'eterna Tatiana Guderzo (BePink).[/restab]
[restab title="La corsa"]Prova maschile
Siena - Siena (184 km)
Partenza: Siena ore 10.45
Arrivo: Siena ore 15.35 circa
Settori sterrati
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Prova femminile
Siena - Siena (136 km)
Partenza: Siena ore 9.15
Arrivo: Siena ore 13.15 circa[/restab]
[restab title="Startlist"][table id=1383 responsive=scroll /][/restab]
[restab title="Albo d'oro"][table id=322 responsive=scroll /][/restab]
[restab title="La corsa in tv"]La corsa maschile verrà trasmessa in diretta da Rai2 e Eurosport, la corsa femminile in diretta su RaiSportWeb e Eurosport. Gli orari di trasmissione sono rintracciabili nella guida tv di Cicloweb[/restab][/restabs]