Iván Romeo ha conquistato alla Valenciana la sua prima vittoria da professionista © Sito web Volta a la Comunitat Valenciana
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Ivan Romeo sale in cima Alpuente: primo successo da prof. alla Valenciana

Lo spagnolo attacca prima dell'ultima rampa e vince per distacco. Vacek KO, Almeida in giallo

07.02.2025 18:00

Una mossa coraggiosa e finanche sfrontata, a voler dare retta alla carta d'identità del suo esecutore, un 21enne spagnolo che si è preso beffe dei calcolatori, convinti di giocarsi il successo sullo strappo conclusivo. Con un attacco a 16 km dall'arrivo, Iván Romeo ha festeggiato il suo primo successo da professionista alla Volta a la Comunitat Valenciana, precedendo per distacco Santiago Buitrago - a segno il giorno prima sul traguardo in quota di Benifato Font de Partegat - e il nuovo leader della generale, João Almeida. Bella prestazione di Davide Piganzoli, 7°. 

La cronaca della 3ª tappa della Volta a la Comunitat Valenciana

La Volta a la Comunitat Valenciana 2025 prosegue con la 3ª tappa: 180,9 km da Algemesí ad Alpuente, particolarmente congeniali ai corridori esplosivi. Percorso movimentato fin dai primi chilometri: un saliscendi dopo l'altro prima di affrontare la salita di Alcubias, un 3ª categoria di 5 km al 5,2% di pendenza media. Conclusa la prima metà di corsa, la carovana punta verso il GPM di Peñas de Dios (3ª categoria, 3500 metri al 5,6% medio), posizionato al km 113. Una lunga discesa precede l'imbocco dell'ultimo Gran premio della montagna: El Remedio, un 2ª categoria lungo 8 km al 6,4% con punte al 14%. Finale ancora all'insù: gli ultimi 1500 metri oscillano tra il 7 e l'8% di media.

Poco dopo il via, qualche apprensione per il leader della generale: il ceco Mathias Vacek (Lidl-Trek) coinvolto in una caduta che, nei fatti, gli impedirà di difendere la maglia gialla. Con lui finisce a terra anche lo spagnolo David Martin (Burgos Burpellet-BH), costretto perciò al ritiro. Dopo un effimero attacco del ceco Vojtěch Kmínek (Burgos) in compagnia dello spagnolo Asier Pablo Gonzalez (Illes Baleares-Arabay) e dello statunitense Samuel Boardman (Project Elechon), la fuga di giornata decolla al km 31: all'attacco gli italiani Walter Calzoni (Q36.5), Filippo Ridolfo (Novo Nordisk) e Matteo Scalco (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), il messicano Josè Juan Prieto (Petrolike) e gli spagnoli Unai Iribar (KERN Pharma) e Francisco Muñoz (Polti VisitMalta), sui quali provano a rientrare il danese Alexander Kamp (Intermarché-Wanty) e lo statunitense Tyler Stites (Caja Rural Seguros-RGA), ma senza successo. I battistrada accumuleranno un vantaggio massimo di 6'44" (km 52) sugli inseguitori, trainati dai Bahrain-Victorious, a cui si aggiungeranno in seguito gli INEOS Grenadiers e gli UAE Emirates.

La concordia tra i fuggitivi persiste fino ai -33 dal traguardo, quando va all'attacco Muñoz. Alle sue spalle, il giovane Scalco si spende con generosità per rimandare la resa, che si consuma sulle prime rampe del Remedio, dove si concluderà anche la sortita dello spagnolo di casa Basso-Contador: tutti insieme ai -27 dall'arrivo. Il gran passo imposto dagli UAE schianta la maglia gialla Vacek, che si sfila dal gruppo principale - formato da 18 unità - ai -25 da Alpuente. Se lo scatto dell'ecuadoriano Jefferson Alveiro Cepeda (Movistar) è una carezza che non scuote i migliori, il successivo affondo del colombiano Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious), imitato dal portoghese João Almeida (UAE Emirates) promette decisamente bene: entrati in azione a due passi dalla vetta per macinare qualche secondo di abbuono, i due contrattaccanti affrontano con decisione anche la prima parte della discesa, ma abbassano le loro pretese dopo qualche chilometro, rientrando precocemente sotto coperta. Grossi calibri nel gruppo che conta: spiccano i nomi degli australiani Jai Hindley (Red Bull-BORA-Hansgrohe) e Ben O'Connor (Jayco-AlUla), il francese Lenny Martinez (Bahrain), l'olandese Thymen Arensman (INEOS Grenaiders) e gli spagnoli Pello Bilbao (Bahrain), Pablo Castrillo (Movistar) e Carlos Rodríguez (INEOS). Con loro anche l'italiano Davide Piganzoli (Polti).

Subito dopo il ricongiungimento, ecco l'azione da manuale dello spagnolo Iván Romeo (Movistar): il corridore castigliano affronta a testa bassa il tratto pianeggiante che precede l'ultima arrampicata del percorso, accumulando subito un margine di circa 20" sugli inseguitori. Per la verità, Bahrain e INEOS scelgono di stare alla finestra, lasciando allo statunitense Brandon McNulty (UAE) il compito di scandire l'andatura. L'attendismo tra i favoriti concede a Romeo l'opportunità di affrontare l'ultimo chilometro e mezzo con un margine sufficiente per brindare alla prima vittoria in massima serie. Nessuno dei big raccoglie il blando assist di Arensman ai 900 metri dal traguardo: tutti insieme fino allo sprint di consolazione, vinto da Buitrago davanti ad Almeida, Castrillo e Bilbao, tutti attardati di 10" da Romeo. Un convincente Piganzoli chiude al 7° posto. 

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Piganzoli, Pinarello e Zambanini sul podio ©tourofantalya-IG

L'ex leader Vacek (attardato di quasi 5') cede il primato all'ex campione nazionale portoghese, che ripartirà con un vantaggio simbolico di 2" su Buitrago. Bilbao occupa l'ultimo gradino del podio virtuale con 21" di ritardo, poi Arensman (23") e Rodríguez (32"). 

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Sabato l'arrivo a Portell de Morella

La caccia agli abbuoni sarà il tema portante della penultima tappa della Valenciana, da Oropesa del Mar a Portell de Morella per complessivi 181,5 km. Terreno favorevole ai colpi di mano, sebbene i GPM siano concentrati nei primi 2/3 di corsa: la serie si apre con il Coll de la Bandereta (un 2ª categoria di quasi 12 km al 3,8%), seguito dal Coll de la Basa (3ª categoria, 4,1 km con una pendenza media del 4,4%). Infine, le due scalate più dure del percorso: l'Alto de Chodos (11,2 km al 4,9%) e l'Alto de Vistabella, poco più di 5 km al 6,5% di pendenza media, posizionato a 76 km dalla linea bianca. Di lì in avanti, la strada non concede quasi mai respiro: si sale e si scende di continuo fino all'epilogo, anch'esso in costante ascesa.

Telecronaca diretta dalle 15.15 su Eurosport 2 e in streaming su Discovery+. 

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20