Non è mai troppo tardi per la prima stagionale: Silvia Zanardi festeggia a Fourmies
La piacentina batte Cat Ferguson e Martina Alzini in Francia, anche Laura Tomasi ed Elisa De Vallier nelle prime posizioni. Nella gara maschile successo per Arvid de Kleijn
Silvia Zanardi è l'atleta del momento in casa Human Powered Health. Dopo il rinnovo contrattuale che la terrà legata al team americano fino a tutto il 2025, la piacentina ha ottenuto oggi una bella vittoria, la prima stagionale per lei, al GP de Fourmies, in una gara conclusa da uno sprint del gruppo sostanzialmente compatto.
Tanta Italia nell'ordine d'arrivo de La Choralis Fourmies Féminine 2024
Silvia Zanardi, classe 2000, proveniente da Fiorenzula d'Arda e quindi non casualmente molto attiva in pista (nella località piacentina c'è il velodromo Attilio Pavesi, sede tra le altre cose della Sei Giorni delle Rose), è il primo nome italiano che va a iscriversi nell'albo d'oro della giovane corsa transalpina, nata nel 2019 (come tante altre corse femminili che in questi ultimi anni sono andate ad affiancare le rispettive storiche versioni maschili).
La prova femminile di Fourmies, denominata ufficialmente La Choralis Fourmies Féminine, si è svolta su un percorso di 130.2 km ricavato per successivi circuiti (due giri larghi, tre stretti), con partenza e arrivo ovviamente a Fourmies. La gara ha avuto uno svolgimento piuttosto canonico e privo di eccessivi sussulti, ed è andata a concludersi in volata.
La più veloce è stata appunto Zanardi, che ha preceduto la britannica Cat Ferguson (Movistar) e due altre italiane, Martina Alzini (Cofidis) e Laura Tomasi (Laboral Kutxa-Fundación Euskadi); al sesto posto si è piazzata Elisa De Vallier (Top Girls Fassa Bortolo). Curiosità: per tutte e quattro le italiane della top 6 quello di oggi rappresenta il miglior risultato stagionale.
Arvid de Kleijn si impone nella prova maschile
Era partito come una saetta in questo 2024, piazzamenti in serie nelle corse arabe e uno stato di forma crescente culminato con un successo di tappa alla Parigi-Nizza, prima affermazione nel World Tour tanto per lui quanto per la Tudor Pro Cycling. Dopo la stagione delle classiche però Arvid de Kleijn è incappato in un infortunio tanto banale quanto fastidioso: battendo il ginocchio sul manubrio mentre era impegnato in uno stage in altura, si è provocato una sorta di lesione che l'ha costretto a un lungo periodo di riposo che di fatto gli ha fatto perdere l'intera fase centrale della stagione.
Il velocista olandese è tornato in corsa il mese scorso al Giro di Danimarca e oggi, al GP de Fourmies/La Voix du Nord, è tornato ad alzare le braccia sotto uno striscione d'arrivo, per la tredicesima volta nella sua carriera da professionista.
La corsa, come quanto quella femminile, si è svolta sui non difficilissimi circuiti concentrici della località dell'Alta Francia, per uno sviluppo totale di 197.7 km, e si è conclusa anch'essa in volata. Il 30enne nato a Herveld ha battuto Gerben Thijssen (Intermarché-Wanty), Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility), Milan Fretin (Cofidis) e Hugo Page (Intermarché). Nessun italiano nei 10, piazzati in top 20 Giovanni Lonardi (Polti Kometa), dodicesimo, e Davide Persico (Bingoal WB), sedicesimo.