Michael Woods vince davanti a Cristián Rodríguez © Israel-PremierTech
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Route d'Occitanie, Woods si prende la tappa regina sui Pirenei

Il canadese della Israel-PremierTech attacca, poi batte Cristián Rodríguez e conquista tappa e maglia. Nono Domenico Pozzovivo, in fuga Lorenzo Germani. Domani frazione conclusiva

17.06.2023 15:57

Quella di oggi è senza dubbio la tappa più attesa di questa edizione della Route d’Occitanie, quella che dopo le due volate dei giorni scorsi definisce la classifica generale. I 189 km in programma da Gimont a Nistos prevedono infatti tanta salita e l’unico arrivo in quota dell’edizione 2023. Superati il Col de Larrieu (4.7 km al 6.7%) e soprattutto il Col de Menté (10.8 km al 6.4%) l’attenzione si concentra tutta sulla scalata finale, che misura circa 8 km all’8.4% di media: gli scalatori presenti non si possono nascondere.

A differenza delle tappe precedenti, quest’oggi la lotta per centrare la fuga di giornata è lunga e complicata, e la situazione si stabilizza molto tardi, con ben 12 uomini al comando. Ecco i loro nomi: Joris Delbove e Théo Delacroix (St-Michel-Mavic-Auber 93), Josu Etxeberria (Caja Rural-Seguros RGA), Célestin Guillon e Thomas Boudat (Van Rysel-Roubaix Lille Métropole), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën Team), Pelayo Sanchez (Burgos-BH), Fabien Doubey e Sandy Dujardin (TotalEnergies), Laurent Pichon (Team Arkéa-Samsic) e Maxime Urruty (Nice Métropole Côte d'Azur). Proprio sul Col de Larrieu, prima difficoltà di giornata, i fuggitivi toccano il loro vantaggio massimo di 5’30” sul plotone.

È però sulla salita successiva che la corsa si accende. Il gruppo comincia ad impostare un ritmo alto sotto l’impulso di Israel-PremierTech e Movistar e si seleziona presto arrivando a soli 20 corridori. Tra gli staccati illustri troviamo anche il leader della classifica generale Marijn Van den Berg (EF Education-EasyPost), mentre il distacco dai fuggitivi scende a soli 1’30” in cima al Col de Menté. Nel frattempo anche gli attaccanti provano a reagire, con Pelayo Sánchez che prova ad avvantaggiarsi sui compagni d’avventura, seguito da Lorenzo Germani. La lunga pianura che precede la salita finale fa sì che la situazione in gruppo torni alla calma, e l’azione del duo di testa riprende margine. Germani e Sánchez vengono però ripresi ai piedi dell’ascesa.

Sulle prime rampe cominciano gli scatti: il primo a provarci è Victor Lafay (Cofidis), ma la Israel-PremierTech è attenta a riportare subito la calma impostando un ritmo elevato per il proprio capitano Michael Woods. A 10 km dalla conclusione parte secco Ruben Guerreiro (Movistar), poi ci prova Woods e finalmente sembra essere la volta buona. Il canadese infatti si porta dietro il solo Cristián Rodriguez (Arkéa Samsic), e i due fanno immediatamente il vuoto, con il solo Guerreiro che insegue a più di 20” e poi un gruppetto a 45”. L’accordo nella coppia di testa è perfetto fino ad 1.5 km dal traguardo, quando Rodríguez prova a sorprendere Woods senza riuscirci. La fase di studio successiva favorisce gli inseguitori, che si avvicinano tantissimo, e serve che lo spagnolo si sacrifichi per la classifica generale, consegnando così di fatto la vittoria a Woods, che parte ai -150 metri e vince agevolmente. Secondo Rodríguez, terzo Jesús Herrada (Cofidis).

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Domani la quarta ed ultima tappa di questa Route d’Occitanie, con partenza da Saint-Gaudens ed arrivo a Saint-Girons per un totale di 164 km da percorrere. Si tratta di una frazione piuttosto difficile da interpretare, perché prevede due impegnative salite nella parte centrale del percorso, seguite però da 40 km di discesa e pianura. L’ipotesi più probabile è che sia un gruppetto ridotto a giocarsi l’ultima vittoria di tappa di questa edizione.

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