
Coppi e Bartali: Vine, un baffo solitario a Forlì (Donati 2°), Tulett vince la corsa romagnola
Nuovo assolo dell'australiano di casa UAE Emirates. Nessuna sorpresa in classifica: il 24enne del Kent precede Donovan e Arrieta
Sarebbe ingeneroso sostenere che Jay Vine abbia sfruttato il pur non trascurabile vantaggio di essere fuori classifica: il 28enne australiano ha dimostrato per due volte in tre giorni di essere il corridore più brillante in salita tra i corridori in gara alla Settimana Coppi e Bartali. Certo: la strada verso Forlì era senza dubbio meno arcigna di quanto non lo fosse il finale della tappa di Sogliano al Rubicone. Fatto sta che l'ex Alpecin ha dominato la scena in maniera ancora più netta, staccando i corridori che avevano provato ad anticipare la sfida - peraltro piuttosto avara di emozioni - tra gli uomini di classifica prima di lanciarsi verso una vittoria tanto netta quanto legittima. Alle sue spalle, un'altra conferma per l'emergente Davide Donati, salito sul secondo gradino del podio dopo la quarta piazza dell'esordio. Nessuna tribolazione o quasi per Ben Tulett: il 24enne della Visma-Lease a Bike ha conquistato la classifica finale davanti al connazionale Mark Donovan e al figlio d'arte Igor Arrieta.
La cronaca della 5ª e ultima tappa della Settimana Coppi e Bartali
La 25ª edizione della Settimana Internazionale Coppi e Bartali si conclude con la Brisighella-Forlì di 132,5 km. A dispetto del chilometraggio piuttosto modesto, gli spunti non mancano affatto: se i primi 30 km filano via senza ansie, la strada comincia a salire in vista del circuito di 19,9 km - da ripetere per una sola volta - che propone la salita di Rocca delle Caminate (poco più di 7 km al 4,2% di media), che sarà poi riproposta nel finale di tappa, seppure da un altro versante. Arrivati a metà tappa, il menu prevede un nuovo anello di 24,9 km, con la breve ma esigente GPM de La Polenta, un 3ª categoria di 2,3 km con una pendenza media dell'8,6%. Rientrata a Fratta Terme, la carovana torna a scalare la Rocca delle Caminate (6,5 km al 4,3% di media), posizionata a 16 km da Forlì. Più discesa che pianura in direzione del traguardo.
Nel primo tratto pianeggiante, si avvantaggiano 9 uomini: l'australiano Luke Tuckwell (Red Bull-BORA-Hansgrohe Rookies), il ceco Adam Ťoupalík (Unibet Tietema Rockets), il francese Adrien Boichis (Red Bull-BORA-Hansgrohe Rookies), gli italiani Federico Savino (Soudal Quick-Step) e Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), l'olandese Pascal Eenkhoorn (Soudal), il portoghese Ivo Emanuel Alves Oliveira (UAE Emirates-XRG) e gli statunitensi Ian López De San Roman (EF EasyPost) e Artem Shmidt (INEOS Grenadiers). Ai primi si accodano altri 4 uomini: il francese Fabien Doubey (TotalEnergies), gli italiani Federico Guzzo (Padovani-Polo- Cherry Bank) e Florian Samuel Kajamini (XDS-Astana) e lo statunitense Andrew August (INEOS). L'azione di questi 13 uomini - da cui si sfileranno abbastanza presto López e Tuckwell - ha vita breve: gruppo compatto ai piedi della prima Rocca delle Caminate. Il gran ritmo imposto dagli UAE Emirates-XRG seleziona il gruppo, ridotto a non più di 40 unità in cima alla salita. All'appello rispondono tutti gli uomini più attesi, in testa il leader della generale, il britannico Ben Tulett (Visma-Lease a Bike) e il connazionale Mark Donovan (Q36.5). Con loro anche lo statunitense Magnus Sheffield (INEOS), retrocesso dal 3° al 12° posto della classifica dopo le verifiche della giuria al termine della tappa di Brisighella.
Situazione movimentata ma nessun attacco degno di nota sui continui saliscendi del Forlivese. Di questo passo si arriva all'ultima salita del giorno, dove entra in azione l'italiano Lorenzo Nespoli (MBH Bank-Ballan-csb), inseguito dall'altro azzurro Filippo D'Aiuto (Petrolike) e dall'australiano Jay Vine (UAE Emirates). Dalle retrovie cerca di risalire anche un altro corridore di casa nostra, Alessandro Fancellu (JCL Ukyo), ma senza grossi riscontri. Sul tratto più impegnativo dell'ultima Rocca delle Caminate, Vine stacca il corridore friulano e si mette alla caccia di Nespoli, a sua volta raggiunto e superato nei pressi della cima. Alle loro spalle, Sheffield abbozza un allungo, subito rintuzzato da Tulett, che controlla senza particolari affanni la situazione. Balsamo per il 28enne del Queensland, che consolida il vantaggio nel primo tratto di discesa (40" circa ai -10 da Forlì) per poi affrontare in parata le ampie strade rettilinee in direzione di Piazza Saffi. Due vittorie in tre giorni per Vine, che regala alla fuoriserie degli Emirati Arabi Uniti il 23° centro dall'inizio del 2025. A corsa ormai decisa, si muove dal gruppo dei battuti - che ha nel frattempo chiuso su Nespoli e D'Aiuto - il belga Jarno Widar (Lotto Development Team). Rimasto costantemente nel mirino della concorrenza, il dominatore dell'ultimo Giro Next Gen viene ripreso a 75 metri dalla linea bianca. L'affare per il podio si decide così in volata: l'italiano Davide Donati (Red Bull-BORA-Hansgrohe Rookies, a 33") mette in fila il kazako Alexey Lutsenko (Free Palestine), Sheffield e Donovan. Gli altri italiani: 8° Nespoli, 9° Giovanni Carboni (Unibet), 10° Fancellu.

Ben Tulett sigilla il secondo successo della carriera in una corsa a tappe, mettendo in riga Mark Donovan (a 18") e lo spagnolo Igor Arrieta (UAE Emirates, a 23"). 5° posto finale per il migliore degli italiani, Simone Velasco (XDS), con lo stesso tempo di Lutsenko (26" di ritardo), avvantaggiato però dalla somma dei piazzamenti.
Le altre classifiche
Vine completa la sua personale campagna romagnola con il primato nella classifica a punti, lasciando allo spagnolo Marc Cabedo (JCL) la maglia degli scalatori. I due successi parziali dell'oceanico - sommati al podio di Arrieta - consegnano alla UAE la vittoria nella classifica per tempi.