"Powless al Tour cercherà ancora le tappe, battere Tadej Pogačar è impossibile"
Andreas Klier, DS della EF Education-EasyPost: irrealistico pensare di poter vincere il Tour, ci dedicheremo ad altri obiettivi con Powless, Bettiol, Carapaz e forse Van den Berg
Andreas Klier, DS della EF Education-EasyPost, si è recentemente espresso con molto realismo in un'intervista a In de Leiderstrui circa le possibilità di Neilson Powless alla Grande Boucle: lo statunitense, che ha la peculiarità di essere un nativo americano (appartenente cioè al popolo dei pellerossa) l'anno scorso fu il primo a fregiarsi della maglia a pois all'inizio del Tour de France, mantenendola dal termine della prima tappa al termine della tredicesima tuttavia (benché Felix Gall sia riuscito a sfilargliela per un giorno, dopo la quinta frazione). Dalla quattoridicesima tappa, la maglia di miglior scalatore rimase poi sulle spalle di Giulio Ciccone. Sembra che il corridore della EF Education-EasyPost anche quest'anno non penserà alla classifica generale.
Per Powless i problemi al ginocchio sembrano alle spalle
Powless viene infatti da una stagione travagliata: le seccature sono cominciate alla Tirreno-Adriatico, dove ha dovuto ritirarsi per problemi al ginocchio, per poi andare incontro a quasi due mesi di stop prima fino ai campionati americani (per lue due terzi posti, sia a crono che in linea) e poi essere alla partenza del Giro del Delfinato, dove era partito asserendo di sentirsi bene: "Sono particolarmente felice di essere tornato nel gruppo. Il mio infortunio al ginocchio è quasi completamente scomparso, quindi sono pronto a ripartire." Così aveva detto lo statunitense prima del via, e il settimo posto nella cronometro della quarta tappa sembrava dargli ragione, finché è sopraggiunto il ritiro dovuto alla tremenda caduta di gruppo della settima tappa.
Powless ne è però uscito senza gravi conseguenze, potendo proseguire la preparazione in vista del Tour. A riguardo dei suoi obiettivi alla Grand Boucle, Andreas Klier, il suo direttore sportivo alla EF, si è espresso in questo modo: “Trovo difficile fare previsioni, ma penso che la forma di Neilson continuerà a crescere in vista del Tour. Tenendo presenti i risultati passati, possiamo concludere che stia crescendo molto rapidamente in termini di forma nelle due o quattro settimane successive al suo rientro in corsa, quindi non sono preoccupato.”
"Quando si partecipa alle più grandi gare ciclistiche del mondo, c'è sempre una certa pressione, che per certi versi è salutare quando non è troppa", ha proseguito anche Klier. “Penso che sappiamo discernere quanta pressione possiamo mettere sui ragazzi: l'anno scorso spingere Neilson, ad esempio, ha funzionato, tanto che ha indossato la polka dot del Tour de France per un po'.”
Le ambizioni della EF sembrano quindi prendere nuovamente la direzione della caccia alle tappe: "Come ogni altra squadra, dobbiamo ovviamente ammettere che battere Tadej Pogačar è quasi impossibile", ha detto Klier. «Non è realistico. Quindi cosa resta? Le vittorie nelle tappe, o qualsiasi altra cosa.
Marijn van den Berg ancora da valutare
La formazione rosa per questo obiettivo avrà con sé anche Richard Carapaz e anche Alberto Bettiol, e sembra probabile anche la partecipazione di Marijn van den Berg: "Se Marijn andrà davvero al Tour, sarà sicuramente utile a questo fine", ha detto Klier. “È veloce, ma non so se è al livello dei velocisti del Tour, quindi dovremo vedere quali tappe gli si addicono e quali no.”