Vos, tutto il resto è Nola
Giro d'Italia Femminile, terza vittoria per Marianne che nella cittadina campana precede in volata Barnes e Kopecky. Van Vleuten sempre in rosa
Il Giro Rosa continua la proprio discesa verso sud e dopo la tappa laziale di ieri, oggi era in programma una giornata interamente in Campania: la sesta frazione portava infatti le cicliste da Torre del Greco a Nola per un totale di circa 90 chilometri, qualcuno in meno rispetto al disegno originale per una deviazione per evitare una strada impraticabile. Dal punto i vista altimetrico la tappa di oggi era la più facile di questa 31a edizione del Giro d'Italia Femminile, ma le atlete dovevano comunque superare un dislivello complessivo superiore ai 1000 metri: dopo un gpm di terza categoria dopo una trentina di chilometri, mentre dai meno 40 ai meno 20 chilometri era prevista una serie di tre salite non valide per la classifica della maglia verde ma che offrivano un terreno per dare battaglia prima della discesa finale verso il traguardo di Nola. Insomma, anche oggi una giornata impegnativa.
E fin dalle prime pedalate il ritmo del gruppo è stato molto elevato con numerosi scatti, controscatti e tentativi di fuga. Nei primi chilometri la Ceratizit-WNT si è messa in evidenza per un atteggiamento molto aggressivo: Erica Magnaldi, Lisa Brennauer e Kirsten Wild hanno tutte provato a sganciarsi dal plotone, ma al massimo hanno preso una decina di secondi di vantaggio ed ogni volta il gruppo si è velocemente ricompattato nel giro di pochi chilometri. Al gpm di Sarno a scollinare per prima è stata ancora una volta la danese Cecilie Uttrup Ludwig che ha quindi rafforzato il proprio primato nella classifica della maglia verde: un obiettivo concreto per la capitana della FDJ che punta anche al podio finale.
Dopo il gpm ed il traguardo volante di Castel San Giorgio, vinto da Marianne Vos davanti a Katia Ragusa che oggi ha provato più volte a farsi vedere, il gruppo maglia rosa era ancora compattato e quando la strada ha ricominciato a salire è stata di nuovo la CCC Liv ad alzare il ritmo: la tattica del team della Vos era la stessa di ieri, fare un'andatura sostenuta in salita per spezzare il plotone e lasciare indietro le velociste pure che potrebbero essere pericolose in caso di arrivo a ranghi compatti. Ed anche questa volta la strategia ha dato i suoi frutti: il gruppo si è infatti spezzato in tre parti, ma il gap che si è creato nelle retrovie è stato al massimo di 55" ed alcune atlete sono quindi riuscite a tornare sotto.
Negli ultimi 25 chilometri la corsa si è fatta più confusa anche perché la CCC Liv ha cambiato tattica: dopo tanto lavoro in testa al gruppo, c'è stato infatti lo scatto di Pauliena Rooijakkers a cui si è accodata la tedesca Nadine Gill (Bizkaia), un'azione che ha sparigliato le carte e dato il via ad una nuova serie di tentativi, sfruttando anche il tratto in discesa. L'attacco migliore è stato però quello della russa Maria Novolodskaya ai meno 13 km: la 21enne della Cogeas-Mettler è un'atleta molto interessante ed è riuscita ad entrare negli ultimi 5 chilometri di gara con un margine di vantaggio di 30" sul gruppone inseguitore nuovamente guidato dalle atlete in maglia arancione della CCC Liv.
La lotta era sicuramente più incerta di quanto potesse sembrare, ma proprio sul più bello quando mancavano circa quattro chilometri all'arrivo Novolodskaya ha sbagliato una curva, è caduta a terra ed è stata quindi ripresa dalle inseguitrici spianando la strada alle velociste. L'arrivo allo sprint ha premiato ancora una volta Marianne Vos: per lei si tratta del terzo successo in questa edizione, il ventottesimo in carriera sulle strade del Giro Rosa e ormai gli aggettivi per questa fuoriclasse sono finiti da tempo. Al secondo posto si è piazzata la britannica Hannah Barnes (Canyon) mentre la belga Lotte Kopecky (Lotto) ha chiuso terza, Coryn Rivera (Sunweb) quarta, Amy Pieters (Boels) quinta, Arlenis Sierra (Astana) sesta, Ilaria Sanguineti (Valcar) settima e Giorgia Bariani (Top Girls) ottava.
Altra giornata senza grossi problemi per la maglia rosa di Annemiek van Vleuten che resta salda al comando: nelle ultime tre tappa la campionessa della Mitchelton-Scott dovrà sicuramente soffrire di più, ma con la condizione fisica mostrata in questa giorni l'impressione è che saranno le avversarie a faticare maggiormente. Segnaliamo solo che nella tappa di oggi la seconda in classifica, Katarzyna Niewiadoma, ha guadagnato 4" per un buco in volata ma è comunque a 1'52" di distanza.