È una Bastianelli al cubo: tris all'Hageland, tris in stagione. Norsgaard e Mackaij a podio, Cecchini 4a
Un avvio di 2022 che ricorda tanto il suo clamoroso 2019, culminato nella conquista del Giro delle Fiandre. Ma non corriamo (ché tra l'altro ci pensa già lei!): per ora basta dire che Marta Bastianelli ha conquistato oggi la terza perla stagionale, dopo le due collezionate a Valencia (in due corse diverse nelle scorse settimane), arriva anche dal Belgio la conferma di una condizione al top per la laziale, che ha vinto una gara che le piace molto, la Omloop van het Hageland, già messa due volte in tasca (2016-2019) in un passato in cui Marta si è pure piazzata (nel 2020 fu seconda). Questi bei risultati vengono proprio all'alba di una stagione che dovrebbe concludersi col ritiro dell'iridata di Stoccarda 2007, anche se da più parti piovono sulla prossima 35enne di Velletri richieste a ripensarci.
La Omloop van het Hageland 2022 si è sviluppata tra Tienen e Tielt-Winge attraverso due circuiti concentrici (2 giri + 2 giri) per un totale di 128.2 km. Varie azioni nella prima parte di gara, con Marlen Reusser (SD Worx) e Aude Biannic (Movistar), poi con la stessa Reusser insieme a Audrey Cordon-Ragot (Trek-Segafredo) e Alicia González (Movistar), a cui si è aggiunta poi Charlotte Kool (DSM), ma in ogni caso il gruppo ha annullato la fuga a circa 60 km dalla fine. Ma la campionessa nazionale svizzera, per nulla persuasa di doversi far da parte, è ripartita per una terza volta, stavolta insieme a Emma Norsgaard (un'atleta Movistar doveva esserci a tutti i costi, evidentemente). Sulla nuova coppia sono poi rientrate Pfeiffer Georgi (DSM), Daniek Hengeveld (GT Krush Tunap) e Vittoria Guazzini (FDJ Nouvelle-Aquitaine), e in seconda battuta anche Ellen Van Dijk (Trek), Lotte Kopecky (SD Worx) e Lorena Wiebes (DSM), sicché si è venuto a formare un gruppo di otto veramente ben assortito.
La UAE ADQ di Marta Bastianelli si è presa a questo punto l'incarico di fare la corsa, andando ad annullare la pericolosa fuga (ultime ad arrendersi, Hengeveld e Georgi), ma non ha potuto evitare che ne partisse un'altra, sulle rampe in pavé di Kerkstraat a 38 km dalla fine. Stavolta si sono mosse Chantal Blaak ed Elena Cecchini (SD Worx), ancora Georgi con Floortje Mackaij (DSM), ancora Biannic e Norsgaard per la Movistar, Clara Copponi (FDJ), Shirin van Anrooij (Trek), e Valerie Demey (Liv Racing-Xstra), e allora Bastianelli ha pensato che faceva prima ad accodarsi che a far tirare le compagne, e la sua presenza è stata fondamentale per la riuscita dell'azione, col gruppetto che è stato in grado di respingere gli sforzi delle BikeExchange-Jayco che tiravano il gruppo (merito anche alla Biannic che si è sacrificata molto per la compagna Norsgaard).
Respingere il ritorno del gruppo era però solo il secondo atto di un'opera in quattro parti (il primo era stato entrare nella fuga); lo step successivo era annullare tutti i tentativi che ci sarebbero stati nel finale, una volta che il vantaggio sulle inseguitrici fosse stato più o meno di sicurezza, e anche in questo Marta ha eccelso: dato che era una delle più veloci ed esperte, le altre hanno fatto di tutto per disfarsi di lei, in particolare nell'ultimo giro le due DSM hanno proposto il classico attacco a due voci, prima io poi tu, ma non c'era dubbio che Bastianelli avrebbe annullato tutto l'annullabile, e così ha fatto, salvo tenersi da parte le energie per il quarto atto: lo sprint.
La volata vera e propria è stata preceduta da un tentativo di anticipo di Blaak ai 500 metri, ma vano; per cui sprint e vittoria di Marta davanti a Norsgaard, Mackaij, Cecchini, Van Anrooij, Copponi e Blaak; a 5" cronometrate Demey e Georgi (mentre la Biannic si era staccata dopo il gran lavoro), a 32" Lorena Wiebes si è presa il decimo posto anticipando di un soffio il gruppo, magra consolazione per lei che nell'ultima edizione disputata due anni fa questa corsa la vinceva.