Jarno Widar vince anche a Fosse ©Giro Next Gen
Ciclismo Giovanile

Widar, le mani sul Giro Next Gen. A Fosse vince ancora la maglia rosa

Rondel ci prova negli ultimi quattro chilometri della salita finale, ma il belga se ne va nel finale e allunga ancora in classifica. Perde terreno Kajamini

14.06.2024 15:44

Le ha provate tutte Mathys Rondel, in quella che era considerabile la tappa regina di questo Giro Next Gen, ma alla fine il francese della Tudor è stato respinto con perdite. A Fosse vince ancora Jarno Widar, che al secondo arrivo in salita certifica la sua superiorità e allunga ancora in classifica. Il belga della Lotto Dstny si è ripetuto grazie alla sua notevole capacità di cambiare ritmo nel breve, e gli è bastato meno di un chilometro per fare la differenza sul rivale francese, che aveva provato a fare la differenza sul passo. Rondel ha perso anche il secondo posto a vantaggio di Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z), il migliore a rispondere allo scatto di Widar. Lo spagnolo ci potrà riprovare domani, ma in questo momento la maglia rosa non sembra avere punti deboli tali da poter essere scalfito.

Giro Next Gen 2024, la cronaca della sesta tappa

I primi sessanta chilometri pianeggianti dopo la partenza da Borgo Vigilio fanno schizzare la media della prima ora, in cui ci sono diversi tentativi di fuga. Ci prova più volte Jakob Söderqvist (Lidl-Trek Future Racing), che insieme a Rasmus Pedersen (Decathlon Ag2r La Mondiale Development Team) e Hamish McKenzie (Hagens Berman Jayco) arriva con qualche secondo di margine ai piedi della prima salita di giornata, il gpm di Fane (10.2 km al 4.7%). I tre vengono però riassorbiti presto, perché Tudor e Wanty-ReUz-Technord alzano il ritmo, selezionando il gruppo maglia rosa.

Tudor e Wanty sono le squadre più attive per tutta la tappa ©Giro Next Gen
Tudor e Wanty sono le squadre più attive per tutta la tappa ©Giro Next Gen

Nessun corridore di classifica si fa sorprendere in questa azione, ma sul successivo gpm di Righi (4 km all'8.3%), Alessandro Pinarello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Mathys Rondel provano a lanciarsi in un'azione da molto lontano per mettere pressione sulla maglia rosa. Nel frattempo si era sganciata una seconda fuga, con dentro Lorenzo Nespoli (Team MBH Bank Colpack Ballan), Pietro Mattio (Team Visma Lease a Bike) e Andrea Raccagni Noviero (Soudal Quick-Step Devo Team), il primo a staccarsi. Pinarello e Rondel non riescono ad accodarsi e vengono tenuti a distanza di sicurezza dalla Lotto Dstny, per cui decidono di desistere dopo qualche chilometro.

Successivamente, ai tre di testa si aggiungono anche Robin Donzé (Tudor), Edoardo Zamperini (UC Trevigiani-Energiapura Marchiol) e Vicente Rojas (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), e a quel punto la fuga può stabilizzarsi intorno ai due minuti di vantaggio, quando mancano meno di sessanta chilometri al traguardo. Nemmeno questa volta però la fuga avrà spazio per arrivare in fondo, perché la Wanty continua a lavorare per ridurre il distacco.

Rondel si scava la Fosse, Widar non perdona

Il vantaggio dei fuggitivi è di 45" ai piedi della salita finale di Fosse, 9 chilometri all'8.6% di pendenza media. Terreno per scalatori puri, con diverse squadre che mostrano le loro intenzioni di provare a muovere la classifica. Tra queste c'è anche la Decathlon, che mette Noa Isidore a tirare in testa al gruppo, in cui sono rimasti meno di trenta corridori.

Raccagni è l'ultimo ad essere ripreso, ai -7, e subito dopo provano ad allungare Willam Colorado (GW Erco Shimano) e Mauricio Zapata (Petrolike). Poco dopo, dopo aver lavorato per buona parte della tappa, la Wanty perde il suo capitano: Wouter Toussaint, quinto in classifica e uno dei più brillante nell'arrivo in salita a Pian della Mussa, perde le ruote del gruppo e dice addio alle sue ambizioni di classifica. 

Davanti Colorado riesce a staccare Zapata, ma il gruppo tirato dalla Tudor non è lontano. Gli si accoda Darren van Bekkum (Team Visma Lease a Bike), che riesce ad allungare e prosegue in solitaria. A quattro chilometri dal traguardo però, quando si sposta Fabian Weiss, inizia la sua progressione Rondel, che prova a far valere le sue doti di scalatore per mettere in difficoltà gli avversari sul passo.

Il ritmo del francese seleziona via via il gruppo dei favoriti: ai -2 perde contatto anche Florian Kajamini (Colpack Ballan), mentre Widar si incolla alla ruota del suo più immediato inseguitore in classifica. Con loro ci sono anche Leo Bisiaux (Decathlon Ag2r), Pau Martí (Free Palestine), Pablo Torres (UAE Gen Z) e Pavel Novak (Colpack). Solo il ceco fa un po' di elastico prima dell'ultimo chilometro, quando l'azione di Rondel inizia a farsi meno efficace.

A quel punto, Torres ci prova sperando di essere un po' meno guardato, ma lo scatto dello spagnolo fa da trampolino a quello di Widar, che come a Pian della Mussa scatena tutta la sua esplosività per andarsene da solo nel finale. Rondel paga il grande sforzo e non riesce a rispondere, mentre i due spagnoli rimangono a inseguire in coppia, ma devono ancora una volta cedere alla maglia rosa, che vince la sua seconda tappa e allunga ancora.

Rondel paga 14" sul traguardo, e con gli abbuoni Widar porta a 58" il suo vantaggio in classifica, con Torres che sale al secondo posto a 52". Novak e Bisiaux arrivano a 20", mentre ne prende 57" Kajamini, che arriva ottavo davanti a Pinarello. I due italiani occupano ora il settimo e il nono posto in classifica, alla vigilia del terzo e ultimo arrivo in salita di Zocca.

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