La Vuelta Femenina 2024 - Analisi del percorso
Si allunga di una tappa, ma lo schema resta lo stesso con una cronosquadre in apertura e tre tappe per fare classifica; il percorso è nel complesso meno esigente, senza salite particolarmente dure
Continua la fase d'espansione della Vuelta al femminile e sale a quota 8 tappe come Tour e Giro. La Vuelta Femenina 2024 ripropone le caratteristiche dell'edizione passata, aprendosi con una cronometro a squadra per poi essere decisa da tre frazioni in montagna, quest'anno tutte con arrivo in quota. Le pendenze rispetto al 2023 sono mediamente più blande e manca una salita totem come potevano essere i Lagos; sarà più difficile fare la differenza ma questo potrebbe anche essere un vantaggio per lo spettacolo.
Le tappe nel dettaglio
Domenica 28 aprile - 1a tappa: Valencia - Valencia (Cronometro a squadre - 16 km)
La corsa si apre con una cronometro a squadre di 16 km che potrebbe subito scavare alcuni distacchi importanti in classifica, anche perché il tracciato è particolarmente veloce e si corre quasi interamente su un unico viale all'andata e al ritorno.
Lunedì 29 aprile - 2a tappa: Buñol - Moncófar (118.3 km)
La prima tappa dovrebbe chiudersi in volata, nonostante si superi a 38 km dal traguardo il Puerto de L'Oronet (5.9 km al 4.3%). Attenzione piuttosto alla vicinanza del mare e alla possibile influenza del vento nel tratto seguente, soprattutto negli ultimi 8 km.
Martedì 30 aprile - 3a tappa: Lucena - Teruel (130.2 km)
La terza tappa è decisamente più esigente, con 131 km costellati di ondulazioni varie, tra cui la tosta salita dell'Alto Fuente de Rubielos (6.1 km al 6.2%). Il percorso non può dirsi mai pianeggiante, ma gli ultimi km non presentano reali asperità, motivo per cui è lecito attendersi un arrivo in volata, magari a ranghi più ristretti.
Mercoledì 1 maggio - 4a tappa: Molina de Aragòn - Zaragoza (142.3 km)
Poco da dire per una tappa priva di GPM e, salvo qualche lievissima salita, tutta tendenzialmente a scendere. Sarà volata purissima.
Giovedì 2 maggio - 5a tappa: Huesca - Jaca/Fuerte Rapitàn (113.9 km)
Prima tappa destinata a fare classifica, con due salite poste negli ultimi 45 km. La lunga ascesa a San Juan de la Peña non è niente di tremendo e probabilmente servirà soltanto a mettere fatica nelle gambe: ufficialmente sono 18.5 km al 3.1% di media; inizialmente è un falsopiano che porta ad un primo tratto di quasi 9 km al 4.5%, poi gli ultimi 6 km sono pressoché pianeggianti eccetto un breve strappo di 1 km al 6% in vista dello scollinamento. La successiva discesa è piuttosto insidiosa e termina ad una quindicina di km dall'ultima salita, breve ma intensa, che da Jaca porta al forte in 3.2 km all'8.3%; gli ultimissimi metri sono i più duri (max 12%).
Venerdì 3 maggio - 6a tappa: Tarazona - La Laguna Negra. Vinuesa (132.1 km)
Secondo arrivo in salita, per una tappa unipuerto molto simile all'11a dell'ultima Vuelta maschile. La tappa inizia praticamente in salita (i primi 15 km verso Agreda hanno una media del 2.8%), ma poi è di fatto pianeggiante fino all'imbocco della salita finale, nemmeno durissima (formalmente 6.4 km al 6.9% di media). Dopo Vinuesa la strada è già in falsopiano per 11 km (media 1.7%) poi si svolta a sinistra ed inizia la salita vera e propria. Per 3.5 km la salita è abbastanza costante ed alterna tratti al 7/8% ad altri più pedalabili al 4/5%; poi la strada impenna leggermente per superare una serie di tornanti in circa 700 metri al 10% (max 13%). A questo punto mancano soltanto poco più di 2 km e la strada spiana, scendendo anche leggermente, rendendo lo strappo precedente un punto ideale per provare un attacco. La strada torna a salire negli ultimi 1700 metri (media 8.5%) con un paio di passaggi in doppia cifra.
Sabato 4 maggio - 7a tappa: San Esteban de Gormaz - Sigüenza (138.6 km)
Tappa di per sé non impegnativa, solo lievemente ondulata, che però è ufficialmente segnata come collinare per come è disegnato il finale: gli ultimi 500 metri nel centro di Sigüenza hanno una pendenza tra 8% e 10%, che li rende non adattissimi ad una volata classica. Difficile interpretare un arrivo di questo tipo, visto che l'assenza di salite in precedenza rende quasi impossibile creare selezione lungo il percorso.
Domenica 5 maggio - 8a tappa: Madrid. Distrito Telefónica - Valdesquí (89.5 km)
L'ultima frazione è la tappa regina di questa Vuelta Femenina in cui da Madrid ci si dirige verso un'accoppiata classica della Vuelta: Morcuera-Cotos. La strada inizia già a salire dopo Guadalix; dopo 4 km di falsopiano iniziano le prime rampe vere ad oltre 13 km dalla vetta (media 6.2%). Dopo qualche km di salita pedalabile si arriva anche all'inizio formale del Puerto de la Morcuera (9.2 km al 6.9%): da qui le pendenze sono quasi sempre al 7/8%, con due brevi tratti in doppia cifra. In vetta mancano soltanto 32.7 km, di cui 11 in discesa e circa 7 in pianura portano alle pendici della salita finale; dopo un paio di km intorno al 3% inizia formalmente la salita di 12.3 km al 5%: la salita, con pendenze sempre costanti e piuttosto dolci, termina di fatto sul Puerto de Cotos (10 km al 5.7%), dove si volta verso la località di Valdesquì per gli ultimi 2.2 km in falsopiano.