La Vuelta si accende nel vento, Kristen Faulkner si prende la vittoria
La SD Worx ispira un ventaglio, attardata tra le altre Gaia Realini. Marianne Vos strappa la Roja a Blanka Vas, Elisa Longo Borghini ora quarta della generale
Doveva essere una frazione di trasferimento, e invece oggi alla Vuelta Femenina abbiamo avuto una giornata piena di contenuti, principalmente grazie al vento e a chi ci ha creduto, ovvero la SD Worx-Protime, che ha ispirato, innescato e innervato un assalto destinato a durare oltre 120 km e portatore - per chi ne è stata protagonista - di un superbonus da due minuti in classifica.
Una cesura netta tra nomi come Vollering, Fisher-Black, Longo Borghini, Niewiadoma, Magnaldi, Labous, Markus, Smulders e Faulkner, e tutte le altre donne di classifica, che ora saranno obbligate a inseguire. Tra queste, su tutte Gaia Realini, terza un anno fa nella corsa spagnola e probabilmente costretta oggi a cedere i gradi a Elisa (anche se mai dire mai quando si parla dell'abruzzese in salita).
La vittoria di tappa è andata a Kristen Faulkner, che ha messo a segno un attacco letale su un'impercettibile rampetta a 6 km dal traguardo, distanziando la grande nobiltà che faceva parte del primo gruppo e imprimendo una volta di più il suo marchio di fabbrica: delle sue dieci vittorie, infatti, sei sono giunte in solitaria (e tre a cronometro, quindi in fondo anche quelle sono considerabili in solitaria…); le ultime due neanche due mesi fa, al Trofeo Ponente in Rosa.
Vuelta Femenina 2024, la cronaca della quarta tappa
Qualche movimento secondario all'inizio, poi al chilometro 20 della Molina de Aragón-Zaragoza di 142.3 km, quarta tappa della Vuelta Femenina 2024, tutto è saltato con il frazionamento del plotone a causa dei ventagli ispirati dalla SD Worx-Protime, con un drappello di 19 corritrici che ha preso margine.
L'elenco delle battistrada è necessario: ben sei SD Worx compresa la leader della generale Blanka Kata Vas, accompagnata da Niamh Fisher-Black, Mischa Bredewold, Elena Cecchini, Marlen Reusser e Demi Vollering; quindi Elisa Longo Borghini (Lidl-Trek), Kasia Niewiadoma e Maike van der Duin (Canyon//SRAM), Erica Magnaldi (UAE ADQ), Juliette Labous (DSM-Firmenich PostNL), Marianne Vos, Riejanne Markus e Sophie von Berswordt (Visma-Lease a Bike), Georgia Baker e Silke Smulders (Liv AlUla Jayco), Kristen Faulkner e Alison Jackson (EF Education-Cannondale) e Sheyla Gutiérrez (Movistar).
Rimaste escluse tra le altre Gaia Realini (Lidl), Évita Muzic (FDJ-Suez), Mavi García (Liv), Sarah Gigante (AG Insurance-Soudal) e Liane Lippert (Movistar); addirittura la pescarese per un tratto ha perso contatto anche dal secondo gruppo, prima di riportarsi dentro ai -100. Nella prima parte dell'azione ventosa il vantaggio delle prime è arrivato a 1'50", poi dietro c'è stata una certa riorganizzazione e, col lavoro di FDJ e Lidl, il gap è stato portato dalle inseguitrici fino a 43" ai -55.
Poi però il ritmo delle seconde è fisiologicamente calato e le prime hanno ripreso vigore, intanto che al vento si aggiungeva pure la pioggia. Non Elena Cecchini, che ai -51 ha forato uscendo di scena; e neanche Blanka Vas, che ai -42 s'è fatta prendere dalla malinconia sfilandosi dal drappello e poi distruggendosi per rientrare, respinta dalle folate ma riparata dalle ammiraglie al seguito del gruppettone.
Al rifornimento dei -38 una borraccia è sfuggita alla presa di un'atleta DSM ed è andata tra le ruote di Debora Silvestri (Laboral Kutxa), finita pesantemente (di testa) al suolo. Una caduta piuttosto spaventosa per la violenza della botta, ma la 25enne veronese ha ripreso senza apparenti problemi e ha concluso la tappa.
Vos va di abbuoni, Faulkner da finisseur
Vos ha vinto il traguardo volante di Santa Fé ai -12.5 precedendo Vas, recuperandole 2" grazie al gioco degli abbuoni (6" per Marianne, 4" per Blanka) e scavalcandola quindi in classifica. 2" anche per Longo Borghini, piazzatasi terza.
Ai -6.5 Faulkner è scattata su una salitella, stroncando la resistenza di Reusser che provava a tenerla e chiamando la reazione di Longo Borghini, Vollering e Niewiadoma, a cui si è accodata anche Vas. Ma andare a riprendere l'americana dell'Alaska è risultato da subito affare quantomai complicato.
Le contrattaccanti hanno fatto prima a essere riprese dalle altre (tirate in particolare da Markus che lavorava per Vos) ai -2, che a riavvicinare la 31enne della EF che senza tentennamento alcuno è andata a prendersi la vittoria numero 10 in carriera, tradendo - nel suo pedalare fino all'ultimo centimetro lasciando l'esultanza per il poi - anche la tentazione di prendersi la roja, che non era effettivamente lontana da lei (20" da Vas alla partenza).
Non è riuscita nel colpo doppio, Kristen, perché il gruppetto è arrivato al traguardo con 10" di distacco. La volata delle battute l'ha vinta Baker su Vos e Vas, nelle retrovie Magnaldi e Longo Borghini, che pure stava sprintando ma vistasi pericolosamente chiusa alle transenne da Vollering ha preferito alzare il piede dal pedale.
Il gruppo di Realini, García, Lippert, Gigante e Muzic è arrivato a 2'01", e tutto quanto sopra ci conduce a una classifica che vede Marianne Vos prima con 5" su Vas, 9" su Faulkner, 18" su Longo Borghini, 19" su Jackson. Le prime quindici della generale, che erano tutte nell'attacco di oggi, sono racchiuse in 1'20", Realini è 18esima a 2'11" ma da domani comincerà a trovare terreno buono per le sue gambe: la quinta tappa della Vuelta Femenina 2024 si svilupperà sui 113.9 km tra Huesca e Jaca, con arrivo al Fuerte Rapitan, in cima a una rampa di 3 km all'8%. Le scalatrici scaldano già i motori.