Eddie Dunbar e Filippo Zana in fuga nell'undicesima tappa della Vuelta a España 2024 © GreenEDGE Cycling via X
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O'Connor: “Potevo gestirmi meglio, ma sono ancora in maglia”

Le parole dei protagonisti dell'undicesima tappa della Vuelta a España 2024: il riscatto di Dunbar dopo gli infortuni, le convinzioni di George Bennet

28.08.2024 18:23

Vittoria della fuga nella tappa numero undici della Vuelta a España 2024: trionfa Eddie Dunbar (Jayco AlUla), che evade dal gruppetto dei fuggitivi ai meno 600 m e riesce ad arrivare sul traguardo a braccia alzate. Ancora in Maglia Rossa Ben O'Connor, che però cede 37" a Primož Roglič: lo sloveno attacca su Puerto Cruixeiras e trova per strada l'aiuto del compagno di squadra Daniel Felipe Martínez e degli altri uomini di classifica.

 

Eddie Dunbar: “Gli infortuni hanno pesato tanto, ma finalmente posso ripagare tutti del supporto”

Ho avuto un pessimo inizio di corsa: ho perso un sacco di tempo… ed ero venuto qui per fare classifica generale. Mi sono reso conto abbastanza velocemente che non avevo le gambe per perseguire il mio obiettivo, ma la mia preparazione è stata veramente buona, quindi mi sono dovuto ricalibrare per provare a vincere una tappa. Oggi è arrivata un'opportunità che non mi aspettavo, perché c'è stato un inizio piuttosto duro contro la fuga. Pensavo di non avere le gambe, quando all'improvviso è partito un gruppo numeroso. Io e Filippo Zana abbiamo corso veramente bene e in modo intelligente. Ed eccoci qui, non riesco veramente a crederci.

Era un po' che non mi trovavo in una situazione come questa, ad essere sincero, ma ho provato ad usare la mia esperienza. Ho sofferto un po' sulla salita più ripida, ma poi mi sono reso conto che c'era Pippo davanti, cosa che mi ha consentito di riposare un attimo. Poi ho giocato le mie carte, mi sono detto “Ci provo”. Sapevo che in un finale così, dopo una corsa dura, sarei riuscito a sprintare, ma sapevo anche che sarei dovuto partire lungo, anche se forse 600 metri dal traguardo è un po' troppo lungo per uno sprint. Ma era ciò che dovevo fare e… ancora non ci credo.

È incredibile riuscire finalmente a vincere. Dalla Vuelta dell'anno scorso credo di essere caduto sette o otto volte. Fisicamente questo ha un grande impatto, ma anche mentalmente mi è pesato tanto. Ho pensato tante volte che non avrei avuto un futuro in questo sport per via delle cadute e degli infortuni che ho avuto. Quest'anno, dopo il Giro, quando mi sono infortunato al legamento del ginocchio ho pensato che sarebbe stata la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso. Ma ho avuto un incredibile supporto dalle persone attorno a me: la mia fidanzata, la mia famiglia, i miei amici e la squadra, che mi ha coperto sempre. Ci è voluto un po' di tempo, ma ripagarli tutti oggi significa molto”.

 

Filippo Zana: “Sono andato a coprire tutti gli attacchi”

"Abbiamo provato tutto il giorno a prendere la testa della corsa per arrivare al traguardo. Io e Eddie Dunbar eravamo in una fuga molto forte ma nel finale abbiamo fatto un buon lavoro: è stata una vittoria fantastica. Per Eddie è stato un anno difficile fino ad ora, ma penso che oggi si sia fatto un bel regalo, per il suo duro lavoro. Sono andato a tutta per coprire tutti gli attacchi: Eddie è stato dietro e alla fine è riuscito a muoversi col tempo giusto per attaccare e vincere". 

 

Ben O'Connor: “Avrei potuto gestirmi meglio, ma sono ancora in maglia rossa!”

Oggi ho sofferto. È stata una tappa durissima, sia all'inizio che sulla salita finale. Forse avrei potuto gestirmi meglio, ma pazienza, sono ancora in Maglia Rossa, quindi… un altro giorno è passato.

Sarò felice di tornare di nuovo sulle montagne. Qui è pieno di colline e i finali ripidi non sono il mio forte. Spero che quando saremo sulle grandi montagne tornerò al punto in cui ero qualche giorno fa a Granada.

[Parlando dell'attacco di Roglič e della collaborazione di Mas] Il ciclismo è fare alleanze quando ne hai bisogno e poi romperle quando non ti servono più, è la natura di questo sport. 

Non sono preoccupato del tempo che ho perso oggi e non ne sono felice, sicuramente. Ma non avrei potuto fare tanto meglio, ad essere sincero: cercherò solo di essere un corridore migliore e migliorare nei prossimi giorni”. 

 

Tra i corridori in difficoltà sull'ultima salita anche Richard Carapaz, che ha chiuso 15" dietro al gruppo dei migliori © EF Pro Cycling via X
Tra i corridori in difficoltà sull'ultima salita anche Richard Carapaz, che ha chiuso 15" dietro al gruppo dei migliori © EF Pro Cycling via X

 

George Bennet: “Sono contento di essere tornato in classifica generale, ma oggi volevo vincere”

"È stata una tappa fantastica per noi, sono molto fiero dei miei compagni. Abbiamo parlato molto di cogliere le opportunità e abbiamo tutti pensato a come essere in quel gruppo. Sono rammaricato di non aver potuto finire il lavoro, ma sono comunque fiero di questi ragazzi giovani e di come hanno corso. Certo, essere tornato in classifica generale è una buona cosa, ma l'obiettivo principale era vince la tappa oggi. Se la salita finale fosse stata un po' più lunga, forse… ma era veramente esplosiva, poi un gruppetto è partito prima della salita: c'è stato molto tatticismo.

Ho avuto un problema meccanico a Granada che mi ha fatto perdere un sacco di tempo, ma questo ha aperto un sacco di opportunità per me. Ero meno pericoloso, quindi mi hanno lasciato andare in fuga. Ma ora sono di nuovo un pericolo per la classifica generale! È molto complicato e penso che ora nessuno stia correndo per la top10, ma forse nei prossimi giorni le squadre inizieranno a correre per contenere maggiormente i gap dalla fuga. Penso che siano le ultime opportunità per vedere corridori che rientrano in top10 nei prossimi quattro, cinque giorni".

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