
Andrea Vendrame, una vittoria per Gianni Savio. Caduta per Jonathan Milan
Terzo successo italiano in tre giorni e generale rimodulata: Ganna si difende e resta in azzurro, tagliato fuori Milan, Simon Yates a oltre 1'
Pioggia battente e quasi 6 ore e mezzo di corsa per la tappa più lunga della Tirreno-Adriatico 2025, che ha visto il trionfo allo sprint per Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale). Una caduta negli ultimi 25km mette fuori gioco Jonathan Milan (Lidl-Trek), ma sull'ascesa al Valico di Colfiorito è un susseguirsi di attacchi tra uomini di classifica e finisseur, con il brivido di un allungo del leader della corsa Filippo Ganna (INEOS-Grenadiers) negli ultimi 3km, rintuzzato però da Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck). Ne è uscito fuori uno sprint nemmeno troppo ristretto, con Vendrame che ha scelto la ruota giusta per risalire e posizionarsi, lanciando la sua volata senza che né Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling), secondo, né Romain Grégoire (Groupama-FDJ), terzo, riuscissero ad affiancarlo. Tanta Italia in top10: sesto posto per Simone Velasco (XDS Astana), settimo per Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), nono Samuele Battistella (XDS Astana), decimo Ganna.
Il percorso
Frazione di 239km da Follonica a Colfiorito: nei primi 120 km si concentrano le prime difficoltà, con le salite di Roccastrada (5.4 km al 5%), il GPM di Passo del Lume Spento (12.4km al 3.9%), San Quirico d'Orcia (3.2km al 4.9%) e il GPM di La Foce (3.4km al 5.4%). Il percorso resta mosso nei successivi km: dopo il traguardo volante di Castel del Piano i corridori affronteranno un tratto planimetricamente complesso di una ventina di km, con una sequenza di brevi salite: Pila, San Martino in Colle, Torgiano e Colle di Bettona. A seguire, l'avvicinamento a Foligno sarà più pianeggiante, prima di arrivare ai piedi dell'ascesa finale: 18km al 3.1%, divisi però in un primo tratto più duro di 2km all'8.1% (max 14%) verso Colle di San Lorenzo e un secondo di circa 5km al 4.6% (max 8%) che porta al valico di Colfiorito. Il GPM è posto a 4km dal traguardo, posto alla fine di un km pianeggiante, dopo una breve discesa.
Tirreno-Adriatico 2025, la cronaca della terza tappa
La giornata inizia con l'abbandono, tra gli altri, di Alberto Bettiol (XDS-Astana): il campione italiano ha accusato una febbre dopo la tappa di ieri e si è fermato in vista delle classiche di primavera. La fuga del mattino parte subito: Lorenzo Conforti (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Davide Bais (Polti VisitMalta) vanno all'attacco con l'obiettivo della maglia verde dei GPM. Massimo vantaggio per i due: 6' all'imbocco del Passo del Lume Spento.

In gruppo tira la INEOS-Grenadiers del leader della corsa Filippo Ganna. Conforti è il primo a passare al GPM del Passo del Lume Spento: dietro di lui Bais, mentre il gruppo viene regolato da Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani). Dopo lo scollinamento il gap degli attaccanti crolla e Bais e Conforti vengono ripresi a 145km dal traguardo, mentre il gruppo sempre tirato dalla INEOS-Grenadiers si avvia verso l'ascesa de La Foce. Al GPM si impone nuovamente Conforti su Bais e Alessandro Tonelli (VF Group-Bardiani). Nei chilometri che separano i corridori dallo sprint intermedio di Castel del Piano si vede in testa al gruppo anche la Bahrain-Victorious, ma la corsa è praticamente bloccata. È un infreddolito Dries De Bondt (Decathlon AG2R) a provare ad animare un nuovo tentativo di fuga, ma il belga viene subito bloccato da un uomo della Groupama-FDJ.
In corrispondenza del traguardo volante si avvantaggia un gruppetto tirato dalla Lidl-Trek di Jonathan Milan, che vince lo sprint su Tim Van Dijke (RedBull-BORA-hansgrohe) e Andrea Pasqualon (Bahrain-Victorious), che vanno a togliere secondi di abbuono agli uomini di classifica.
De Bondt riesce finalmente ad evadere dal gruppo dopo lo sprint intermedio: in sua compagnia di Andrea Pietrobon (Polti VisitMalta). La coppia di fuggitivi guadagna subito margine e il loro massimo vantaggio si attesta sui 3' a 30km dal traguardo. Si attardano intanto Giulio Ciccone (Lidl-Trek) per infilare la mantellina, e Derek Gee (FreePalestine) per una foratura: i due però riescono a tornare in gruppo abbastanza agevolmente. Due cadute disturbano l'avvicinamento del gruppo al Valico di Colfiorito: Johannes Staune-Mittet (Decathlon AG2R) scivola in una rotonda a 26km dal traguardo, ma risale subito in sella. Ai -23km, in una curva a sinistra, Jonathan Milan innesca un domino che butta giù tra gli altri Simone Consonni e Gianluca Brambilla (Q36.5). Il friulano rimane quindi tagliato fuori dalla vittoria di tappa, riprendendo la bici solo dopo diversi minuti e fermandosi anche ad aspettare il suo lead-out Consonni.
All'inizio della salita del Valico di Colfiorito si vedono davanti gli uomini della Alpecin-Deceuninck e della Q36.5, mentre il gruppo inizia a perdere pezzi sul primo tratto duro: i battistrada ritengono ancora 1'56" a 20km dal traguardo, alla fine del tratto più difficile. La INEOS torna in testa, con Ganna appostato in terza posizione, mentre il vantaggio della fuga si erode lentamente. Pietrobon stacca De Bondt ai -10km, ma il suo margine è risicatissimo quando dal peloton scatta Ben Healy (EF Education-EasyPost) che dà fuoco alle polveri in gruppo riportandosi sul fuggitivo ai -8.9km. Sull'irlandese cerca immediatamente di rientrare Juan Ayuso (UAE Emirates-XRG) con Valentin Paret-Peintre (Soudal Quick-Step), Gee e Ganna. Il gruppo rientra e parte allora in contropiede Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) con Romain Grégoire a ruota.
È Mathieu van der Poel in persona che scatta per andare a richiudere su Carapaz e Gregoire con Laurens De Plus (INEOS-Grenadiers) e Ayuso che riporta sotto un plotoncino di uomini di classifica. De Plus si mette allora al servizio di Ganna, tirando un gruppo ormai di nuovo compatto, ma allungatissimo: in corrispondenza del GPM di Colfiorito riparte Healy con un corridore della Bardiani, che passa per primo conquistando bottino pieno. Mancano poco meno di 3km al traguardo quando, in contropiede, c'è l'attacco di Filippo Ganna, sul quale prova a chiudere Tom Pidcock, ma senza successo. Parte allora una cronometro per il corazziere di Verbania: Ayuso, Gee e la Uno-X Mobility provano a ricucire, ma è solo l'attacco di Van der Poel ai -1.2km a far fallire l'azione del leader della corsa. Siamo già nell'ultimo chilometro quando Tim van Dijke prova ad anticipare con un uomo della Tudor a ruota. È di nuovo Healy a chiudere e il gruppo si prepara alla volata: da destra risale Alex Aranburu (Cofidis) con Andrea Vendrame, che riesce ad uscire in testa dall'ultima curva a sinistra. Alla sua ruota si riportano non senza fatica Tom Pidcock e Romain Gregoire, ma il Joker ha già lanciato lo sprint, riuscendo a non farsi affiancare dagli avversari e siglando sul traguardo la terza vittoria italiana in questa Tirreno-Adriatico.