Taco van der Hoorn ritrova il sorriso sul traguardo della Elfstedenrace © Elfstedenrace
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Il dolce sapore del Taco (gusto Van Der Hoorn) alla Elfstedenrace

Colpo da finisseur per il 30enne della Intermarché nella gara di chiusura del calendario olandese

02.10.2024 22:28

Un anno e mezzo da incubo per le conseguenze di una caduta al Giro delle Fiandre, in cui aveva subito una grave commozione cerebrale: il tempo sospeso di Taco Van Der Hoorn, tornato da appena due mesi in gruppo dopo una lunga e complessa riabilitazione. Una prima - ancorché simbolica - vittoria per l'olandese che, tuttavia, non si è accontentato di riallacciare il filo così bruscamente spezzato con l'agonismo: il 30enne della Intermarché-Wanty ha primeggiato alla Elfstedenrace, gara di chiusura della stagione olandese. L'ha conquistata alla sua maniera, mettendo a segno una stoccata da vero finisseur dopo aver attaccato da lontano con altri 23 corridori.

La Elfstedenrace entra nel vivo subito dopo il via

Il dislivello pressoché nullo non inganni: la Elfstedenrace (199,9 km per le strade della Frisia con partenza e arrivo a Leeuwarden) è una giovanissima corsa in linea (nata nel 2022) per niente scontata: i capricci del vento - che ha imposto una netta selezione fin dai primi chilometri - e i continui cambi di direzione non concedono respiro alla carovana che, dopo aver lambito il Mare del Nord, punta nuovamente verso l'interno, percorrendo strade perlopiù strette e nervose fino all'arrivo.

Le premesse per una corsa movimentata ci sono tutte: complice il vento favorevole, il gruppo si spacca dopo appena 15 km su iniziativa di Intermarché-Wanty, Jayco-AlUla e Visma-Lease a Bike. La giostra continua a girare vorticosamente fino al km 82, quando si avvantaggiano i 24 uomini che si giocheranno il successo: l'australiano Kelland O'Brien (DSM-Firmenich), i belgi Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck), Lindsay De Vylder (Flanders-Baloise), Timo Kielich (Alpecin), Rune Herregodts (Intermarché-Wanty), Lionel Taminiaux (Lotto Dstny) e Tosh Van der Sande (Visma), il candese Nickolas Zukowsky (Q36.5), il francese Christophe Laporte (Visma-Lease a Bike), l'irlandese Rory Townsend (Q36.5), l'italiano Nicolò Parisini (Q36.5), il lettone Emīls Liepiņš (DSM), gli olandesi Huub Artz (Intermarché), Joren Bloem (TDT-Unibet), Timo de Jong (VolkerWessels), Nils Eekhoff (DSM), Jelte Krijnsen (Parkhotel Valkenburg), Rick Ottema (Diftar), Elmar Reinders (DSM), Taco van der Hoorn (Intermarché), Mick van Dijke (Visma) e Roel van Sintmaartensdijk (Intermarché) e il tedesco Max Walscheid (Jayco-AlUla). I battistrada accumulano subito un margine di 2'40" su un altro plotoncino di inseguitori, capeggiato dagli uomini della Tarteletto-Isorex

Le ridotte forze in campo vanificano sul nascere qualsiasi tentativo di rimonta. E I blandi contrattacchi promossi a turno dai belgi Timothy Dupont (Tarteletto-Isorex) e Yentl Vandevelde (Flanders) e dall'olandese Coen Vermeltfoort (VolkerWessels) sono un diversivo ininfluente nello sviluppo della corsa: l'affare per la vittoria sarà prerogativa dei fuggitivi.

Corsa a eliminazione negli ultimi 30 km

I corridori di testa procedono assieme fino ai -33 dal traguardo, quando un'accelerazione degli atleti della Visma costringe alla resa Artz, Kielich, Liepiņš e O'Brien. Poco più avanti, perderanno contatto anche de Jong e Zukowsky. La presenza in gruppo dell'ex campione europeo in linea incoraggia i corridori potenzialmente battuti in volata a prendere l'iniziativa. Tuttavia, l'azione risolutiva decolla a 24 km da Leeuwarden per merito di Laporte, che si porta dietro Taminiaux, Reinders e van der Hoorn, sui quali si riporterà anche Krijnsen dopo qualche chilometro di affannosa rincorsa.

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Jelte Krijnsen vincitore di tappa al Tour of Denmark © Parkhotel Valkenburg

Il margine sugli ex compagni di ventura (27" ai -18) induce il quintetto al comando a risparmiare le forze in vista del finale. La situazione di stallo sembra agevolare chi insegue, ma le già flebili possibilità di riaggancio svaniscono definitivamente ai -8: Parisini finisce a terra - probabilmente dopo aver toccato la ruota posteriore del corridore che gli era davanti - e trascina con sé De Vylder, Ottema e Van der Sande.

Nel frattempo, gli uomini al comando studiano le mosse per sorprendere il favorito Laporte: Krijnsen smuove per primo le acque ai -5, senza sorprendere la concorrenza. L'impresa riesce invece a van der Hoorn, scattato a 4200 metri dalla linea bianca: Reinders prova a seguirlo, ma desiste quasi subito. I quattro all'inseguimento esitano troppo a lungo prima di trovare un tiepido accordo: musica per le orecchie del 30enne di Rotterdam, che ritrova il successo dopo oltre due anni (nel maggio 2022 si aggiudicò la Bruxelles Cycling Classic) e archivia l'ottavo centro della carriera. Alle sue spalle, Laporte e Krijnsen - dopo aver staccato Taminiaux e un esausto Reinders - si contendono allo sprint la piazza d'onore: verdetto favorevole al promesso sposo della Jayco, ormai entrato in una nuova dimensione dopo le belle performances estive. Townsend (a 36") inaugura la sfilata dei battuti (pochi, per la verità: soltanto 51 corridori hanno concluso la Elfstedenrace).

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20