Tour of Oman, Lutsenko si ripete e diventa leader. Quinto Pozzovivo
Frazione decisamente interessante quella odierna, la terza, al Tour of Oman: nella Shati al Qurum-Qurayyat di 192.5 km l'azione non è mancata sin dall'avvio. Da segnalare la non partenza di Ben O'Connor: il promettente australiano del Team Dimension Data, tra i favoriti per un buon piazzamento finale, si è dovuto arrendere ad un malanno di stagione.
Ben dieci i componenti della fuga di giornata: si tratta di Kévin Réza (Vital Concept-B&B Hotels), Niccolò Bonifazio (Direct Énergie), Julien Duval (AG2R La Mondiale), Piet Allegaert (Sport Vlaanderen-Baloise), Preben Van Hecke (Sport Vlaanderen-Baloise), Evan Huffman (Rally UHC Cycling), Maurits Lammertink (Roompot-Charles), Arjen Livyns (Roompot-Charles), Lukas Spengler (Wallonie Bruxelles) e Daniel Viejo (Euskadi Murias).
Già al km 10 il loro margine ammonta a 2'45" per poi esplodere nel prosieguo: al km 50, infatti, gli attaccanti possono vantare su ben 6' di margine, gap che rimane pressoché inalterato per tutto il pomeriggio. All'altezza dei meno 60 km dal traguardo, infatti, i dieci vengono segnalati con 6'10" di vantaggio.
Quando mancano circa 52 km dal termine, tuttavia, lo scenario muta: in gruppo, complice un tratto con vento a favore, si sventaglia. Solo in tredici riescono a rimanere davanti e sono tutti nomi di un certo spessore: restano davanti Magnus Cort Nielsen e Alexey Lutsenko per l'Astana, Kamil Gradek, Greg Van Avermaet e Guillaume Van Keirsbulck per il CCC Team, Sven Erik Bystrøm, Alberto Rui Costa e Alexander Kristoff per la UAE Team Emirates, Silvan Dillier per l'AG2R La Mondiale, André Greipel per il Team Arkéa Samsic, Damien Gaudin e Adrien Petit per la Direct Énergie e Boy van Poppel per la Roompot-Charles.
Questo drappello guadagna oltre mezzo minuto sul resto del gruppo; intanto anche davanti la situazione evolve. Nel primo passaggio sullo strappo di Qurayyat restano in testa solamente Allegaert, Bonifazio e Van Hecke: ai meno 30 km dal traguardo il trio di testa transita con 55" su Duval, Huffman, Lammertink, Livyns e Spengler, 2'20" sul gruppetto Kristoff e 2'40" sul gruppo principale.
Allegaert perde terreno, lasciando così solo un ottimo Bonifazio e l'instancabile Van Hecke in avanscoperta; dietro, intanto, si assiste al ricongiungimento, con il gruppo ora composto da un'ottantina di unità. Ma il plotone si spezza di nuovo in pianura, a circa 12 km dal termine; meno di una quarantina di elementi compongono il gruppo principale, nel quale continua a viaggiare il leader Kristoff. Complice la nuova accelerazione, l'avventura di Bonifazio e Van Hecke viene annullata poco prima del cartello dei meno 10 km dal traguardo.
A lavorare sono soprattutto AG2R La Mondiale, Astana Pro Team e CCC Team, a cui si aggiunge il Team Dimension Data una volta che inizia la salita finale di 2.8 km al 6.5% di pendenza media. L'andatura dei sudafricani, con Jacques Janse van Rensburg a sobbarcarsi il lavoro, fa diverse vittime: fra di loro cede anche Alexander Kristoff, in un drappello che ai meno 2 km conta solamente su 25 atleti.
A conquistare il successo, come accaduto 24 ore, fa è Alexey Lutsenko, che con la prova omanita ha un particolare feeling, anche oggi capace di staccare tutti. Semplicemente impressionante il ruolino di marcia della su Astana Pro Team, che con questo coglie il settimo centro negli ultimi quattro giorni.
Seconda posizione per lo spagnolo Jesús Herrada (Cofidis, Solutions Crédits), terza per Greg Van Avermaet (CCC Team) e quarta per Alberto Rui Costa (UAE Team Emirates): per tutti 1" di ritardo dal vincitore. Quinta piazza per il migliore degli italiani, ossia Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida), giunto a 4". Seguono Eliot Lietaer (Wallonie Bruxelles) a 6", Oliver Naesen (AG2R La Mondiale), Quentin Pacher (Vital Concept-B&B Hotels), Elie Gesbert (Team Arkéa Samsic) e Ryan Gibbons (Team Dimension Data) a 11".
Grazie al successo il kazako Alexey Lutsenko balza in vetta alla classifica generale con 18" su Herrada, 20" su Van Avermaet, 24" su Costa e 27" su Pozzovivo. Domani spazio alla Yiti-Oman Convention and Exhibition Centre di 131 km con tre passaggi sullo strappo di Al Jabal Street che possono favorire qualche attacco; l'ultimo km è in leggera pendenza.