Prima un monsone, poi un ciclone: Tirreno spazzata via
Filippo Ganna parte tra gli ultimi nella cronometro di apertura della Tirreno-Adriatico e si impone per distacco. 2° posto per Kämna (+28") davanti a Sheffield (+31"), Yates il peggiore tra i big
Filippo Ganna comincia la Tirreno-Adriatico nel migliore dei modi, conquistando la cronometro di apertura. Il campione italiano delle prove contro il tempo, partito tra gli ultimi, ha dominato la prova andando così a vestire la prima maglia di leader.
La corsa dei due mari si è aperta con la cronometro individuale del Lido di Camaiore. Come da tradizione la prova contro il tempo, che misurava 11.5 chilometri, si è disputata sul lungomare su un tracciato totalmente pianeggiante e privo di difficoltà planimetriche - era presente una sola curva dopo 4.5 chilometri , in corrispondenza dell'intermedio di Fiumetto.
Ad aprire le danze Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla), che ha lasciato la pedana di partenza alle 12:50. Il suo tempo è stato condizionato dalla pioggia che si è abbattuta su Camaiore sin dalle prime ore del mattino. Pochi minuti dopo è partito il primo protagonista di giornata, Wout Van Aert (Jumbo-Visma), ancora alla ricerca della forma migliore dopo un paio di settimane in altura condizionate da un problema fisico. Il belga ha infatti concluso la sua prova in 13'42", più lento di Nico Denz (Team DSM) di 5". Il tempo del tedesco è stato presto battuto da Bruno Armirail (Groupama-FDJ), che ha tagliato il traguardo dopo 13'25" conquistando la leadership provvisoria.
Tra gli uomini di classifica il primo partente è stato Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious), che ha fermato il cronometro in 13'38". Alle 14:25 ha invece preso il via Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers), che nonostante una forte grandinata è riuscito ad abbassare notevolmente il miglior tempo, sfondando la barriera dei 13' terminando la sua prova in 12'59". Lo statunitense si è così piazzato in prima posizione poco prima che le condizioni meteo migliorassero notevolmente. Tra gli uomini di classifica Primoz Roglič (Jumbo-Visma), Ben O'Connor (AG2R Citroën Team), Jai Hindley e Aleksandr Vlasov (BORA-hansgrohe) hanno stampato dei buoni tempi tra i 13'17" e i 13'20", ma ad avvicinare ancora di più Sheffield sono stati Brandon McNulty (UAE Team Emirates) in 13'02", Michael Hepburn (Team Jayco AlUla) in 13'01" e soprattutto Lennard Kämna: l'atleta della BORA-hansgrohe ha fermato il cronometro in 12'56", superando Sheffield.
Il tempo del tedesco è sembrato inarrivabile fino a quando non ha preso il via Filippo Ganna. Il cronoman della INEOS Grenadiers, partito per quartultimo, ha dato 9" a Kämna all'intermedio incrementando ulteriormente nella seconda parte e chiudendo la prova in 12'28". Ganna ha così conquistato la tappa e la prima maglia di leader davanti a Kämna (+28") e Sheffield (+31"). A completare la top 5 Hepburn (+33") e McNulty (+34"), seguiti da Thymen Arensman (INEOS Grenadiers) a 39", João Almeida (UAE Team Emirates) e Andreas Leknessund (Team DSM) a 41", Casper Pedersen (Soudal-Quick Step) a 47" e Wilco Kelderman (Jumbo-Visma) a 48".
Tra gli uomini di classifica la giornata si è rivelata positiva, oltre che per quelli già citati in top 10, anche per Roglič, Hindley, Vlasov, O'Connor, Tao Geoghegan Hart (INEOS Grenadiers) e Enric Mas (Movistar Team) che hanno chiuso la prova entro il minuto di distacco da Ganna. Distacchi più ampi, invece, per Mikel Landa (Bahrain-Victorious) e Adam Yates (UAE Team Emirates), giunti al traguardo con un ritardo di 1'15" e 1'18".