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Demi Vollering dà già spettacolo: esordio con vittoria alla Setmana Ciclista Valenciana
La neerlandese vince la prima tappa davanti alle ex compagne Reusser (2ª) e Van der Breggen (3ª). Balsamo (4ª) regola il gruppo, ritiro per Pikulik
Chi l'ha detto che il percorso di questa edizione della Setmana Ciclista Valenciana non sarebbe stato adatto alle scalatrici? Chiunque sia stato, non lo ha detto a Demi Vollering, che ha deciso di giocare subito a carte scoperte nella sua gara d'esordio stagionale. Il nuovo volto della FDJ-Suez ha vinto la tappa in solitaria dopo un attacco sull'Alto de Barx; la sua ex compagna e direttrice sportiva e ora avversaria Anna van der Breggen (SD Worx-Protime) è stata l'unica a resisterle, per poi cedere a 18 chilometri dall'arrivo e permettere alla rivale di involarsi in solitaria verso il primo successo stagionale.
Setmana Ciclista Valenciana, prima tappa - Cronaca
La prima corsa a tappe europea della stagione si apre con una frazione di 112 chilometri da Alzira a Gandia. I pronostici sorridono alle ruote veloci, ma un finale con due salite impegnative - Alto de Barxeta (1.9 chilometri al 5.2%) e Alto de Barx (4.6 chilometri al 5.2%) - offrono terreno per le tante scalatrici al via di questa edizione.
![L'altimetria della prima tappa della Setmana Ciclista Valenciana 2025, vinta da Demi Vollering](https://firstcycling.com/img/ritt_etapper/2025_9189_1.png)
La fuga di giornata vede come unica interprete l'atleta di casa Marina Garau (BePink-Imatra-Bongioanni), che attacca a 100 chilometri dall'arrivo in solitaria. L'iberica arriva ad avere quasi due minuti di vantaggio assicurandosi il passaggio in testa al primo GPM di giornata, l'Alto de Serra Grossa (2 chilometri al 5%), dove però il gruppo riesce a ricucire gran parte del distacco e a neutralizzare la sua azione nel giro di pochi chilometri.
La gara si anima a 60 chilometri dall'arrivo quando FDJ-Suez, AG Insurance-Soudal Team e Uno-X Mobility si portano al comando in vista dell'unico sprint intermedio di giornata, che assegna secondi d'abbuono - rispettivamente 3", 2" e 1" - per la classifica generale. La contesa vede primeggiare Mischa Bredewold (SD Worx-Protime) davanti a Liane Lippert (Movistar) e Demi Vollering (FDJ-Suez). Poco dopo, a 37 chilometri dall'arrivo, esce di scena una delle velociste principali: si tratta di Daria Pikulik (Human Powered Health), che deve dare forfait in seguito a una caduta.
A scongiurare ancora di più l'arrivo in volata ci pensa una coraggiosa FDJ-Suez, che mette alla frusta il gruppo sfruttando al massimo le qualità in salita di Evita Muzic e Elise Chabbey. La francese e l'elvetica impongono un ritmo troppo forte anche per Elisa Balsamo (Lidl-Trek), ultima velocista a staccarsi. Demi Vollering parte poco dopo, sul tratto centrale dell'Alto de Barx, portandosi dietro una decina di atlete. Tra queste c'è Kasia Niewiadoma (CANYON//SRAM-zondacrypto), ma dopo una prima accelerata la polacca deve tirare i remi in barca. Con Vollering, a sorpresa, resta solo Anna van der Breggen (SD Worx-Protime); le due neerlandesi, inseguite a pochi secondi da una solitaria Marlen Reusser (Movistar), danno vita a una lotta di nervi per un paio di chilometri: Van der Breggen evita di dare i cambi all'ex compagna di squadra, salvo poi alzare bandiera bianca a 18 chilometri dall'arrivo dopo un altro attacco di una Vollering scatenata, che si invola in solitaria verso la cima.
Vollering scollina con circa un minuto su Van der Breggen e Reusser, che nel frattempo si ricongiungono e, da buone specialiste delle prove contro il tempo, uniscono le forze per ridurre il distacco dalla solitaria Vollering. Il loro piano sembra funzionare, ma negli ultimi cinque chilometri il distacco, sceso a 30", si stabilizza. Per Vollering è una boccata d'aria: la neerlandese entra nel rettilineo finale da sola e battezza la maglia della FDJ-Suez con una grande vittoria. Reusser e Van der Breggen arrivano dopo 30" in quest'ordine, mentre alle loro spalle un gruppo piuttosto ricco viene regolato da Balsamo.
Domani è in programma la tappa più lunga di questa edizione, da Benicàssim a Nules, per un totale di 134 chilometri. Anche questa frazione sarà molto difficile da decifrare. La domanda è una sola: assisteremo a un arrivo in volata o vedremo ancora schermaglie tra le scalatrici principali?