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Una Tirreno dal sapore antico

13.12.2018 16:47

Presentato il percorso della Corsa dei Due Mari: niente grandi salite, saranno le crono e i muri a determinare il vincitore


Nel 2019 la Tirreno-Adriatico farà una sorta di ritorno al passato: oggi è stato presentato infatti il percorso dell'edizione numero 54 che si disputerà dal 13 al 19 marzo prossimi e quello che più colpisce a prima vista è l'assenza di un vero arrivo in salita o comunque di una tappa di montagna, una sorta di costante negli ultimi anni. Tuttavia questo particolare, non certo di poco conto e che potrebbe portare al via della Parigi-Nizza qualche uomo in più da grandi giri, non sarà sinonimo di una gara più facile rispetto: nel complesso il tracciato della prossima Corsa dei Due Mari ricorda quelli di una decina di anni fa, quando tra cronometro ed i sempre spettacolari muri marchigiani a giocarsi la vittoria finale erano corridori come Cancellara, Evans, Scarponi e Garzelli.

Nella prossima edizione della Tirreno-Adriatico in sette giorni di gara avremo quindi due tappe a cronometro, una a squadre ed una individuale, poi due frazioni per velocisti, due sui muri marchigiani con pendenze abbondantemente in doppia cifra ed anche un finale su una salita facile e che potrebbe essere nel mirino di svariate tipologie di corridori. Di sicuro sarà un percorso interessante e, nonostante il grosso peso che avranno le prove contro il tempo tutt'altro che scontato: proviamo ad analizzarlo un po' più nei dettagli, ricordandovi che le altimetrie ufficiali sono tutte consultabili sul nostro sito a questo indirizzo.

1a tappa: Lido di Camaiore-Lido di Camaiore (Cronosquadre, 21.5 km)
La frazione inaugurale della 54a edizione della Tirreno-Adriatico sarà l'ormai ben collaudata cronometro a squadre sul lungomare di Lido di Camaiore. Il tracciato sarà identico a quella del 2018 e dal punto di vista tecnico c'è ben poco da commentare: si tratta infatti di due lunghissimi rettinei paralleli con qualche curva di raccordo nel passaggio a Forte dei Marmi. Il chilometraggio è appastanza importante e potrebbe creare differenze che si faranno sentire anche sulla classifica generale finale, ma difficilmente saranno già decisive. Quest'anno abbiamo avuto quattro squadre in 15", dieci in 45" e sedici in meno di un minuto.

2a tappa: Camaiore-Pomarance (189 km)
Ecco un'altra tappa su strade abbastanza note alla Tirreno-Adriatico: Pomarance ospiterà il terzo arrivo in quattro anno ed il percorso che dovranno affrontare i corridori sarà molto simile a quello della Camaiore-Pomarance del 2017. Il Pitoro in partenza servirà solo a lanciare una fuga da lontano anche perché poi ci saranno parecchi chilometri pianeggianti prima di raggiungere il primo gpm di giornata, quello di Castellina Marittima. Il finale è interessante: a differenza del 2017, stavolta si salirà prima a Montecatini Val di Cecina e poi a Volterra (22 km all'arrivo) per provare a rendere un po' più dura la corsa, infine ci sarà la facile salita finale con l'ultimo chilometro e mezzo al 4.7% di pendenza media. Nel 2017 Geraint Thomas vinse per distacco arrivando al traguardo con 9" di vantaggio sul gruppo allungato con Dumoulin, Sagan, Van Avermaet, Gavazzi e Kwiatkowski nelle prime posizioni: non è un arrivo né da velocisti, né da scalatori.

3a tappa: Pomarance-Foligno (224 km)
La terza frazione sarà molto lunga e per certi versi può essere sfruttata come un'ottimo test in vista della Milano-Sanremo. Non sarà un tappa particolarmente impegnativa ma nella prima parte ci sarà pochissima pianura con i due gpm di Passo del Rospatoio e La Foce come passaggi più impegnativi. Nel finale di corsa il profilo altimetrico diventa sempre più piatto e sarà quindi molto difficile sfuggire ad un arrivo in volata a ranghi compatti: ma dopo ben 224 chilometri, e con un po' di fatica nelle gambe, lo sprint potrebbe essere abbastanza incerto.

4a tappa: Foligno-Fossombrone (223 km)
Dall'Umbria si passa nelle Marche ed ecco arrivare subito i classici muri della zona, salite brevi ma estremamente ripide. Per il secondo giorno consecutivo avremo un chilometraggio davvero notevole, un'ottima preparazione per le grandi classiche di primavera: la prima parte di gare non è particolarmente impegnativa e gli strappi di Sorbolongo e di Monteguiduccio saranno il riscaldamento perfetto per ciò che attenderà i corridori negli ultimi 20 chilometri. Dopo un primo passaggio sotto al traguardo di Fossombrone, il gruppo si dirigerà verso la cosidetta Salita di Cappuccini, un muro di circa 1700 con una pendenza media superiore all'11% che andrà ripetuto due volte, l'ultima delle quali terminerà a soli 5.7 chilometri dal traguardo. La carreggiata è stretta e sarà importante prendere davanti la salita che sicuramente farà selezione e metterà in evidenza i corridori più esplosivi ed in forma: attenzione anche alla discesa che presenta alcuni passaggi delicati.

5a tappa: Colli al Metauro-Recanati (178 km)
Quella in programma domenica 17 marzo sarà la tappa regina della Tirreno-Adriatico 2019 nonostante non si vada mai sopra i 300 metri di quota sul livello del mare. Dopo il passaggio da Loreto si entrerà nella fase decisiva di questa bellissima tappa e gli ultimi 70 chilometri del percorso saranno tutti in circuito attorno a Recanati e per i tifosi a bordo strada sarà un grande spettacolo. Saranno due i muri su cui si daranno battaglia i corridori: uno, il più facile, sarà a metà circuito e sarà affrontato per tre volte, quello più impegnativo con una pendenza massima del 18% sarà invece scalato per ben quattro volte e condurrà i corridori proprio al traguardo di questa quinta tappa. Anche senza grandi salite, è una giornata che promette fuochi d'artificio, come praticamente sempre quando si corre da queste parti: per quanto riguarda i distacchi bisognerà fare attenzione, perché c'è tutto il terreno per ribaltare anche le situazione in apparenza più complicate.

6a tappa: Matelica-Jesi (195 km)
Tornano di scena i velocisti in gara, anche se dovranno fare i conti con una tappa lunga e abbastanza ondulata nella prima parte. L'unico gpm di giornata è il Valico di Pietra Rossa dopo 53 chilometri e sarà seguito da alcuni sali-scendi che non potranno spaventare le ruote veloci del gruppo, anche perché poi nel tratto finale di gara ci sarà ampio spazio per recuperare. Anche in questo caso gli ultimi chilometri saranno in circuito, tre giri da 12.3 chilometri che daranno agli sprinter la possibilità di studiare al meglio l'ultimo chilometro.

San Benedetto del Tronto-San Benedetto del Tronto (Cronometro, 10.1 km)
Ad eccezione della prima edizione nel 1966, la Tirreno-Adriatico si è sempre conclusa a San Benedetto del Tronto e anche nel 2019 sarà così: per il nono anno consecutivo l'ultima tappa sarà una cronometro individuale ed il percorso sarà lo stesso delle quattro edizioni. Sono poco più di 10 chilometri completamente pianeggianti e con pochissime curve: gli specialisti saranno favoriti, ma non sarà facile fare grossi distacchi: nelle ultime nove edizioni, quelle conclusesi con una prova contro il tempo, solo nel 2012 la maglia di leader ha cambiato padrone passando da Chris Horner a Vincenzo Nibali.
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