Luca Mozzato si impone a Trélissac © Tour du Limousin - Twitter
Professionisti

È arrivata la prima di Luca Mozzato

Al Tour du Limousin arriva dopo tanti piazzamenti la prima vittoria del vicentino, che precede Askey e Cosnefroy: il normanno, sempre secondo in GC dietro a Grégoire, all'arrivo è furioso con il britannico

16.08.2023 16:58

L'anno scorso aveva collezionato la bellezza di venti top ten senza mai conquistare una vittoria, Luca Mozzato, e quest'anno il conteggio era già salito a otto, quattro delle quali arrivate addirittura al Tour de France. Meritava dunque una prima gratificazione la carriera del vicentino dell'Arkéa Samsic, che già aveva dimostrato il suo valore non solo con sette top ten nelle ultime due Grand Boucle, ma anche con piazzamenti di peso come il secondo posto al Tro-Bro Léon 2022 o il quinto alla scorsa Parigi-Tours, o con la soddisfazione della prima convocazione in nazionale allo scorso europeo su strada.

Per fortuna è stata oggi la volta buona, nella seconda frazione del Tour du Limousin 2023, dove il venticinquenne si è imposto regolando il gruppo in una tappa con un circuito finale appena mosso, condizioni ideali per le sue caratteristiche. 

La frazione ha coperto la distanza di 185.6 km da Excideuil a Trélissac, ma la fuga di giornata ha preso il via solo al km 30 dopo svariati tentativi: a comporla Kenny Molly e Tom Mainguenaud  (Van Rysel-Roubaix Lille Métropole), Johan Jacobs (Movistar), Vinzent Dorn (Bike Aid), e Andrea Pietrobon (Eolo-Kometa). Quest'ultimo era interessato a conquistare punti per la classifica Gpm, oggi virtualmente sulle spalle di Grégoire, dopo averne raccolti già 7 nella fuga di ieri: avendone raccolti altri quattro sia sul primo Gpm di giornata, la Côte d’Anlhiac (3a cat.), che sul secondo (Côte de Saint-Pierre-de-Chignac, 3a cat.) ripartirà domani con la maglia di miglior scalatore. I primi due sprint intermedi sono stati invece appannaggio di Tom Mainguenaud, che ha conservato così la maglia di leader della classifica dei traguardi volanti.

Il vantaggio massimo della fuga era stato di 5'40", prima che la Groupama-FDJ della maglia gialla Romain Grégoire decidesse di contenere il distacco dei fuggitivi, tra i quali c'era Molly con solo 2'15" da Grégoire, e a lungo leader virtuale della classifica generale. la fuga era andata di comune accordo finché Dorn non ha attaccato prima dell'ultimo sprint intermedio di Cornille, ai -15, valido per il trofeo Corrèze, mettendo in difficoltà Pietrobon e aggiudicandosi sia l'ultimo sprint che l'ultimo Gpm (Côte de Sarliac, sempre 3a cat.). Il bellunese ha dovuto dunque rialzarsi e vedersi riassorbito dal gruppo, tirato soprattutto dalla Intermarché-Circus-Wanty e dalla AG2R Citroën, cui poi si è unnita la Arkéa Samsic.

Ai -13 i quattro fuggitivi rimasti conservavano solo 27" di vantaggio, quando Joris Delbove (St-Michel-Mavic-Auber 93) ha provato a riportarsi su di loro, guadagnando meno di un centinaio di metri prima di essere ripreso dal gruppo: dopo l'ultimo sprint intermedio di di Le Change, vinto ancora da Mainguenaud, quest'ultimo si è rialzato, mentre i tre rimasti hanno resistito fino ai -4.

A lavorare più alacremente è stata la AG2R, convinta di poter lanciare Benoît Cosnefroy in caccia di abbuoni per avvicinare Grégoire in classifica, aiutata nell'ultimo km dalla Eolo-Kometa, ma a iniziare la volata è stata la Cofidis con Jesús Herrada. Per prendergli la ruota si sono scornati Cosnefroy e Lewis Askey (Groupama): Cosnefroy ha dovuto perdere la posizione ai -200, quando Mozzato, che era a ruota di Askey, trovandosi al vento è partito senza che né Askey né il normanno potessero rimontarlo. 

Come detto, per l'italiano, ancora senza contratto per la prossima stagione, è la prima vittoria in carriera, la quinta stagionale per l'Arkéa. Poco dopo il traguardo Benoît Cosnefroy non le ha mandate a dire ad Askey, strattonandolo per la maglietta ed esprimendo a brutto grugno il disappunto per averlo a suo dire stretto troppo contro le transenne nel contendergli la ruota di Herrada. Impassibile il britannico, che più che curarsi della sfuriata del campione del mondo U-23 di Bergen, sembrava ancora intento a riprendersi dallo sforzo patito in volata.

L'ordine di arrivo ha visto così Askey secondo alle spalle di Mozzato: Cosnefroy ha guadagnato 4" di abbuono che fanno scendere il suo ritardo in classifica a 19" da  Grégoire. Michael Storer (Groupama) è sempre terzo a 26" davanti a Lorenzo Rota, quarto a 39", mentre Askey con i 6" di abbuono, è ora quinto: la Groupama ha ora tre corridori nelle prime cinque posizioni della generale

In top ten di giornata anche Filippo Fiorelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e Giovanni Lonardi (Eolo), rispettivamente ottavo e nono. Domani la parola tornerà agli scalatori per la terza tappa, da Sarran a Bort les Orgues (195.5km), con la Côte de Puy de Bort (1a cat) da ripetere due volte negli ultimi 30 km.

Results powered by FirstCycling.com

Quale sport per le atlete transgender? Il ciclismo risponde così
Vuelta a Burgos, la Jumbo-Visma non sbaglia nella cronosquadre, Valter nuovo leader