Ethan Vernon vince a Vallée de Joux
Nella volata della prima tappa in linea, il britannico della Soudal Quick Step si impone su Thibau Nys e Milan Menten ed è il nuovo leader. Simon Yates costretto al ritiro per problemi di stomaco
La Crissier-Vallée de Joux di quasi 171 km è formalmente la prima tappa del Giro di Romandia 2023, dopo il prologo a cronometro di ieri dove hanno brillato gli specialisti contro il tempo. Josef Černý ha sorpreso i favoriti ed indossa la maglia gialla di leader generale. La domanda sorge spontanea: ma fino a quando? Già oggi infatti il ceco della Soudal Quick Step deve resistere ad eventuali attacchi che potrebbe subire specialmente nella parte centrale del percorso, dove si affronteranno i tre gpm di Fontanezier, di Mauborget e di Mont d’Orzeires. Il particolare il primo gpm è quello certamente più duro, con alcuni tratti al 10%. Se la fuga di giornata non prenderà il largo nei primi km di corsa, la tappa potrebbe esplodere proprio su questo gpm.
Da Crissier non partiva Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), risultato positivo al covid. La fuga di giornata si formava dopo neanche 2 km dal via, grazie all’azione di quattro ciclisti: Michael Schär (AG2R Citroën), Jan Stöckli e Dario Lillo (Nazionale svizzera), Julien Bernard (Trek Segafredo) e Tobias Bayer (Alpecin Deceuninck). Sotto l’impulso dell’INEOS Grenadiers, la fuga veniva ripresa a 74 km dalla conclusione. Oltre a Lutsenko, erano costretti ad abbandonare la corsa a causa di problemi fisici anche Rui Costa (Intermarchè Circus Wanty), Simon Yates (Jayco AlUla) e Mark Cavendish (Astana Qazaqstan).
Inoltre diversi velocisti restavano attardati in un gruppetto di una quarantina di unità e tra di loro si segnalavano Elia Viviani (INEOS Grenadiers), Alberto Dainese (DSM), Fernando Gaviria (Movistar) e Giacomo Nizzolo (Israel Premier Tech). Il ritardo di questo gruppo sul gruppo maglia gialla aumentava anche a causa di una falla nell’organizzazione, quando a circa 16 km dalla conclusione veniva fatto fermare per un paio di minuti ad un incrocio, ignorando se si dovesse svoltare a sinistra o a destra.
Gli ultimi km vedevano la Soudal Quick Step lavorare per Ethan Vernon ed anche la maglia gialla Černý si impegnava alacremente per tenere il compagno nelle prime posizioni. Proprio il britannico riusciva ad avere la meglio sul traguardo di Vallée de Joux davanti a Thibau Nys (Trek Segafredo) e Milan Menten (Lotto Dstny). Al quarto posto si piazzava Romain Bardet (DSM) mentre in quinto e primo degli italiani era Jacopo Mosca (Trek Segafredo).
La top ten veniva completata, dalla sesta alla decima posizione, da Nick Schultz (Jayco AlUla), Lilian Calmejane (Intermarchè Circus Wanty), Clément Venturini (AG2R Citroën), Ivo Oliveira (UAE Team Emirates) e (Intermarché Circus Wanty).
Vernon ottiene la terza vittoria stagionale, dopo essersi già imposto al Trofeo Palma e nelle prime due tappe del Tour du Rwanda. In classifica generale - ancora molto corta visto che in 55 secondi sono presenti ben 110 ciclisti - Vernon è primo con lo stesso tempo di Černý ma avendo una migliore somma di piazzamenti indossa lui la maglia gialla. Al terzo posto, ad 1 secondo di ritardo, si trova Tobias Foss (Jumbo Visma)
Domani è in programma la seconda tappa in linea da Morteau a La Chaux-de-Fond di 162.7 km. Le insidie altimetriche saranno concentrate nella seconda parte del percorso dove sono presenti cinque gpm – tre di seconda e due di terza categoria – nell’arco di 70 km. In caso di attacchi o di corsa dura non escludiamo che la classifica generale possa subire scossoni nelle prime posizioni.