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Lefevere: “Remco Evenepoel ci manca, se puntasse al Fiandre potrebbe farcela"
In un'intervista alla radio-televisione franco-belga, l'ex general manager ha parlato del futuro della Soudal, dell’assenza di Evenepoel e del talento di Paul Magnier
L'ex general manager della Soudal-Quick Step Patrick Lefevere, ritiratosi dopo 22 anni alla guida del team, ha concesso un'intervista al giornalista della RTBF (Radio-télévision belge de la Communauté française) Martin Weynants, dove ha parlato del presente e del futuro della Soudal, ma soprattutto delle prospettive del campione olimpico Remco Evenepoel, prossimo al rientro dopo l'infortunio in allenamento di inizio dicembre, dovuto allo scontro con un furgoncino che gli ha procurato diverse fratture.
Lefevere ha detto di star trascorrendo la sua pensione in modo tranquillo, senza aver provato quel "vuoto" che molti gli avevano prospettato. Ha raccontato di essere una persona che si sveglia presto e di aver notato che, da quando ha smesso di lavorare, si sveglia ancora prima, è ancora più attivo e si concede diversi viaggi.
Parlando della sua ex squadra, ha spiegato di sperare che alcuni corridori riescano a ottenere buoni risultati, pur riconoscendo la difficoltà di competere contro fenomeni come Van der Poel, Van Aert e Pogačar. Ha ricordato che, fino a qualche anno fa, la Quick-Step poteva contare sulla propria forza collettiva, ma oggi le strategie tradizionali sembrano superate quando un corridore come Van der Poel attacca a 80 km dall’arrivo. Tuttavia, ha sottolineato che la squadra non deve arrendersi, ma continuare a lottare e cercare di anticipare le mosse degli avversari.
"Se Remco puntasse al Fiandre, potrebbe farcela"
A proposito del Giro delle Fiandre, che il suo team ha vinto ben otto volte sotto la sua guida, e dei leader della squadra per le classiche del nord, ha ammesso che probabilmente i punti di riferimento saranno sprinter come Tim Merlier e il giovane Paul Magnier. Tuttavia, ha ricordato che quest’ultimo è ancora molto giovane e che spera anche in un ritorno al top di Yves Lampaert. Ha poi aggiunto: "Abbiamo altri corridori, ma dobbiamo essere realistici: Remco ci manca. Sono convinto che, se puntasse al Giro delle Fiandre, potrebbe farcela. Ma il suo obiettivo principale ora sono i tre Grandi giri. Purtroppo è infortunato, credo che sia molto dura per lui stare a guardare la TV mentre i suoi avversari corrono e vincono, ma il Tour è ancora lontano. E ho sempre imparato che il panico è un cattivo consigliere."
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Le prospettive di Magnier
Parlando di Magnier, ha spiegato che la squadra lo segue fin dai tempi delle categorie giovanili e che ha sempre mostrato progressi, nonostante alcuni infortuni e problemi di salute. Ha sottolineato il suo grande talento, pur precisando che non bisogna mettergli troppa pressione: anche se non dovesse ottenere subito risultati, non spetta certo a un ragazzo di 20 anni avere la responsabilità portare la squadra a raggiungere i propri obiettivi.
Infine, riguardo alle sue caratteristiche, ha detto che si tratta di un corridore molto esplosivo e forte. Fare paragoni con grandi campioni del passato come Tom Boonen o Johan Museeuw sarebbe un peso troppo grande per un giovane come lui, ma ha ammesso che Magnier possiede caratteristiche simili.