
Ma Tadej Pogacar può davvero vincere la Milano-Sanremo?
Lo sloveno dell'UAE Team Emirates - XRG ha perso ancora una volta la Classicissima proponendo l'ennesimo tentativo diverso: vincerà prima di ritirarsi?
La Milano-Sanremo 2025 è stata probabilmente una delle corse di un giorno, ma vogliamo esagerare, una della Classiche Monumento, più emozionanti degli ultimi anni. L'incertezza fino all'ultimo metro, la presenza di Filippo Ganna tra i papabili vincitori, l'ennesima tattica diversa da parte di Tadej Pogacar per provare a laurearsi campione per la prima volta nella sua carriera, sono stati solamente alcuni degli ingredienti che hanno contribuito a condire la ‘Classicissima’. Alla fine, però, ha vinto Mathieu van der Poel che, con il successo del 2023, va a siglare una doppietta da antologia che non si vedeva dai tempi di un certo Oscar Freire.

Milano-Sanremo, tutte le tattiche di Pogacar
Quello su cui ci vogliamo soffermare, però, è proprio l'ennesimo tentativo ‘a vuoto’ di Tadej Pogacar e dell'UAE Team Emirates - XRG. O meglio, la volontà di chi scrive è quella di capire se davvero lo sloveno possa vincere la Milano-Sanremo un giorno. E se la risposta dovesse essere sì, come potrebbe farlo? Al momento le partecipazioni del nativo di Komenda sono cinque, ma la vittoria, pur vicina in alcune occasioni, non è mai arrivata. Al di là del 2020, quando giunse 12° al traguardo e non propose mai un vero e proprio attacco, dal 2022 al 2025 ha rimescolato tattiche e tentativi, ma ne è uscito sempre sconfitto.
Nei primi tre casi, infatti, ha attaccato in tre punti diversi del Poggio di Sanremo, segnale evidente della volontà di provarle tutte, mentre in quest'ultima edizione ha voluto addirittura anticipare i tempi, proponendo una prima stoccata - di tante - addirittura sulla Cipressa. Non sarebbe corretto, in questa disamina, non prendere in considerazione gli avversari, oltre alle possibili tattiche messe in atto da Tadej Pogacar. Nel 2022, ad esempio, si è trovato al cospetto di un Matej Mohoric - suo connazionale - in formato deluxe, in grado di fare la differenza in discesa prendendosi rischi non indifferenti.
Milano-Sanremo 2025, la tattica dell'UAE Team Emirates -XRG
La tattica di questa Milano-Sanremo 2025 è stata molto chiara. L'UAE Team Emirates - XRG si è nascosta in modo egregio fino alle fasi calde della corsa, non prendendo un filo di aria, e poi ha lavorato per far sì che Tadej Pogacar attaccasse sulla Cipressa, ultima mossa a sorpresa che poteva pensare di fare, con un gruppo il più sgranato ed allungato possibile. Alla fine, però, non ha pagato, anche perché ha dovuto far fronte ad un Mathieu van der Poel in grado di resistergli anche in salita, quello che sarebbe il terreno di caccia dello sloveno.
Vincerà o non vincerà? Questo è il dilemma
A questo punto viene da chiedersi cosa debba fare Tadej Pogacar per vincere un giorno la Milano-Sanremo. Gli restano da fare due cose, per provare ancora a sorprendere, dopo di che potremmo arrivare ad una conclusione definitiva. La prima è che l'attacco arrivi in discesa, ma c'è anche da dire che in questo caso si potrebbe imbattere in degli specialisti (Matej Mohoric e Tom Pidcock su tutti). La seconda è che la stoccata la metta a segno ancora prima della Cipressa, magari addirittura sul Capo Berta, per portarla poi sul piano della resistenza fisica. E anche lì gli avversari non mancano, perché vai a proporre a Mathieu van der Poel un affronto di questo tipo, vedrai che ti rimarrà incollato a ruota …
La risposta più scontata che verrebbe da dare è che Tadej Pogacar non può vincere la Milano-Sanremo se Mathieu van der Poel fa parte della startlist. Che lavori per sé stesso o per un compagno, Jasper Philipsen per esempio, l'olandese sembra sempre avere un passo in più del suo rivale. E la dimostrazione è l'attacco che lo ha fatto vincere nel 2023 così come il fatto di farsi trovare sempre pronto in questa Milano-Sanremo 2025. In sua assenza, forse, qualche possibilità in più la può avere, ma dipende da chi si troverà davanti. Solo il tempo ci dirà se effettivamente il nativo di Komenda si possa imporre o meno nella ‘Classicissima’. Quel che è certo è che finché non ce la farà probabilmente lo vedremo tornare in Italia sistematicamente per provarci. E questo è un bene per i nostri occhi.