Bahrain e UAE, un mercato da nababbi
Il bilancio del ciclomercato: tanti rinforzi per la Dimension Data, CCC, Deceuninck e Katusha potevano muoversi meglio
Dicembre è già iniziato da qualche giorno al pari dei ritiri di buona parte delle formazioni World Tour in vista della nuova stagione agonistica. Le rose delle diciotto squadre del primo livello internazionale sono ormai pressoché chiuse, se non per un paio di possibili aggiunte. Valutiamo come si sono mossi i team manager: fra acquisti che paiono azzeccati e altri sorprendenti, fra cessioni, mancati rinnovi e quant'altro, ecco i voti per ciascuno dei team del massimo circuito.
AG2R La Mondiale | ||
ARRIVI Paret Peintre (Neo) Bouchard (Élite2) Godon (Cofidis) Warbasse (Aqua Blue) |
PARTENZE Gautier (Vital Concept) R. Barbier (Israel) Bakelants (Sunweb) Montaguti (Androni) |
VOTO 6 |
ANALISI Come da consuetudine in casa savoiarda sono pochi i volti nuovi a fare il proprio ingresso. Uno di questi, il talentuoso Aurélien Paret Peintre, si è aggiunto ad inizio agosto e dovrà dar seguito alle buone cose mostrate nelle categorie giovanili. Ingaggio a sorpresa quello di Geoffrey Bouchard, dilettante non di primo pelo (classe '92) esploso quest'anno: curiosità dunque per capire se lo scalatore manterrà le aspettative. Dorian Godon è un passista utile sin da subito nelle gare in patria mentre lo statunitense Lawrence Warbasse, per altro amico di capitan Bardet, può rivelarsi un gregario di sostanza. Il colpo più atteso è quello del finlandese Jaakko Hänninen, che però si aggregherà in estate. Mercato senza infamia e senza lode, considerate anche le partenze di corridori non certo al centro del progetto tecnico; manca un pavearo per supportare meglio Naesen, ma il budget lievemente diminuito non ha permesso di prendere quella pedina in più. |
Astana Pro Team | ||
ARRIVI Natarov (Astana City) Boaro (Bahrain) Ballerini (Androni) Contreras (EPM) G. Izagirre (Bahrain) I. Izagirre (Bahrain) Kudus (Dimension Data) Gregaard (Riwal) Bohórquez (Manzana) |
PARTENZE Valgren (Dimension Data) J. Hansen (Cofidis) Kangert (EF) Gatto (Bora) Korsæth (Ritirato) Moser (Nippo) Tleubayev (Ritirato) Chernetskii (Caja Rural) R. Minali (Israel) Grivko (?) |
VOTO 6.5 |
ANALISI Storicamente i kazaki prediligono puntare ai grandi giri ma stavolta si è quasi esagerato: solo scalatori o quasi tra i ben nove ingaggi. L'unico ad allontanarsi da questo trend è Davide Ballerini, corridore completo che si è meritato il passaggio nel World Tour. Se Manuele Boaro è un gregario di provata affidabilità, le due vedette sono i fratelli Gorka e Ion Izagirre, per altro lautamente remunerati: nelle brevi corse a tappe saranno leader, nei grandi giri appoggeranno Fuglsang e López. I giovani Jonas Gregaard e Yuiry Natarov sono discrete speranze per il futuro, i colombiani Hernando Bohórquez e Rodrigo Contreras degli aiutanti di primo pelo. Tra le partenze, quella di Valgren è sanguinosa: il tuttofare danese non è stato rimpiazzato e il vuoto apertosi nel settore delle corse di un giorno è enorme. Non si vive di soli grandi giri, anche perché in caso di debacle la stagione prenderebbe una brutta piega... |
Bahrain - Merida | ||
ARRIVI S. Williams (SEG) Teuns (BMC) Bauhaus (Sunweb) Sieberg (Lotto Soudal) Caruso (BMC) Dennis (BMC) Tratnik (CCC) Garosio (D'Amico) |
PARTENZE Boaro (Astana) G. Izagirre (Astana) I. Izagirre (Astana) N. Bonifazio (Direct Énergie) Gasparotto (Dimension Data) B. Bozic (Ritirato) Pellizotti (Ritirato) D. Per (Adria Mobil) Navardauskas (Delko) Siutsou (?) Visconti (?) |
VOTO 8 |
ANALISI In vista di quello che sarà il terzo anno nella categoria i mediorientali hanno compiuto un deciso passo avanti nella qualità media della rosa. Con i big Nibali, Mohoric, Colbrelli e Pozzovivo confermati la dirigenza ha rinforzato alcuni settori che erano scoperti, a partire dal supporting cast nelle corse a tappe: Damiano Caruso è uno capace di essere a ridosso della top 10 in ogni grande giro e di lottare per posizioni migliori nelle gare di una settimana. Il colpaccio per blasone è Rohan Dennis, indiscutibilmente il miglior cronoman del 2018 e che, a medio termine, ambisce ad essere un uomo da tre settimane. Per le classiche vallonate prezioso l'innesto di Dylan Teuns, uno dei migliori quando la pendenza è estremamente ripida. Il neopro' Stephen Williams è un longilineo scalatore su cui poter lavorare, l'ormai scafato Jan Tratnik è un passistone di sostanza utile anche nelle cronosquadre. Arriva anche un promettente velocista quale Phil Bauhaus, scortato da uno dei migliori gregari del gruppo quale Marcel Sieberg: dopo aver scortato Greipel ora affronta questa nuova sfida. Completa la lista l'ingaggio a sorpresa di Andrea Garosio, per una formazione sempre meno italiana (due ingressi e cinque partenze); manca sempre un corridore per le classiche delle pietre, ma il lavoro è comunque ottimo. |
Bora - Hansgrohe | ||
ARRIVI Drucker (BMC) Gatto (Astana) Schachmann (Quick Step) |
PARTENZE Kolar (Ritirato) Pelucchi (Androni) Saramotins (?) |
VOTO 7.5 |
ANALISI Pochi ma azzeccati colpi per i tedeschi: tre ingressi a fronte di altrettante partenze, con i sostituti ben più utili del sostituiti. Oscar Gatto è un pretoriano di Sagan e lo seguirà come un'ombra sulle pietre al pari di Jempy Drucker: con loro la guardia dello slovacco per la campagna del nord è veramente invidiabile. L'anima teutonica trova nuovo vigore con l'ingaggio di una delle rivelazioni del 2018, vale a dire quel Maximilian Schachmann vincitore al Giro, al Catalunya e al Deutschland, oltre che bronzo europeo della crono. Ormai si candidano a diventare una delle prime tre formazioni al mondo. E vedendo da dove sono partite bisogna solo ammirarli. |
CCC Team | ||
ARRIVI Van Keirsbulck (Wanty) Pauwels (Dimension Data) W. Barta (Hagens Berman) Geschke (Sunweb) Sajnok (CCC) Owsian (CCC) Cerny (Elkov) Van Hoecke (LottoNL) A. Antunes (CCC) Mareczko (Wilier) De la Parte (Movistar) Wisniowski (Sky) Ten Dam (Sunweb) Gradek (CCC) Bernas (CCC) Denifl (Aqua Blue) |
PARTENZE Teuns (Bahrain) Bettiol (EF) Wyss (Dimension Data) Gerrans (Ritirato) L. Vliegen (Wanty) van Garderen (EF) Caruso (Bahrain) Dennis (Bahrain) Küng (Groupama) J. Roelandts (Movistar) Frankiny (Groupama) Porte (Trek) Bookwalter (Mitchelton) Drucker (Bora) Roche (Sunweb) Bohli (UAE) M. Scotson (Groupama) |
VOTO 5.5 |
ANALISI La rivoluzione è qui. Complice il cambio di sponsor ad estate inoltrata, la formazione statunitense/polacca ha pressoché stravolto il roster, indebolendosi di molto rispetto al passato. Il voto è ovviamente insufficiente ma, considerate le premesse, ci sentiamo di concedere le attenuanti: poter trattare con i procuratori solo da metà luglio ha ovviamente ridotto il campo di azione. Con Van Avermaet come leader unico, una delle preoccupazioni era di fornirgli un cast di supporto di buona qualità: lo aiuteranno sulle pietre Lukasz Wisniowski, Guillaume Van Keirsbulck e Gijs Van Hoecke, non certo delle stelle ma nomi che sanno ben destreggiarsi. Nelle prove ondulate il barbuto Simon Geschke cercherà gli ultimi squilli della carriera al pari di Serge Pauwels, senza contare il recupero dello sfortunato Stefan Denifl anche in ottica grandi giri. Dove c'è un gregario di sterminata esperienza come Laurens Ten Dam il quale, ahilui, non avrà nessuno da assistere: l'unico scalatore puro arrivato è Amaro Antunes, ma il lusitano appare più uomo da squilli isolati che da costanza sulle tre settimane. Contrariamente alla tradizione della squadra è stato deciso di puntare sulle ruote veloci, prendendo due giovani: se Szymon Sajnok è reduce da un'annata sorprendente, Jakub Mareczko sembra già chiamato a dare conferme sulla strada al suo talento da sprinter. Serve, ovviamente, migliorare di molto la tenuta quando la strada non è piatta come un fuso. Giovane è anche William Barta, puncheur-scalatore fermo per la frattura del femore da metà luglio. Víctor De la Parte e Jakub Cerny sono due cronoman che cercheranno gloria anche in corse a tappe minori mentre completano la rosa i promossi dalla fu formazione Professional Pawel Bernas, Kamil Gradek e Lukasz Owsian. Rischia di essere la squadra meno competitiva del'intero World Tour: a loro il compito di smentire i foschi presagi. |
Deceuninck - Quick Step | ||
ARRIVI Evenepoel (Neo) Honoré (Virtu) |
PARTENZE Terpstra (Direct Énergie) De Plus (Jumbo) Schachmann (Bora) Narvaez (Sky) Gaviria (UAE) Capecchi (?) |
VOTO 5 |
ANALISI Per il secondo anno di fila lo squadrone belga registra pesanti defezioni: stavolta vanno via, fra gli altri, il veterano di tante vittorie Terpstra, il rampante Schachmann e lo sprinter completo Gaviria. Nessuno di questi è stato rimpiazzato, con la decisione di sperare nell'esplosione dei giovani già presenti in rosa. La ricerca del nuovo sponsor, così a lungo protrattasi, non ha certo permesso al vecchio Lefevere di concentrarsi sul mercato. Gli ingaggi, quindi, sono solo due: il danese Mikkel Frøhlich Honoré potrà essere il classico tuttofare che in un team come questo fa sempre comodo mentre per l'altro, pur essendo il primo millenial di sempre a diventare professionista, le aspettative sono enormi. Remco Evenepoel è la promessa più scintillante del ciclismo mondiale, con un dominio tra gli juniores praticamente mai visto con questa prepotenza. L'approccio nella massima categoria sarà tutto da vedere ma l'interesse che c'è su di lui è quello di un big. Squadra mediamente scesa come livello generale ma che comunque rimane tra le primissime della lista. |
Groupama - FDJ | ||
ARRIVI Küng (BMC) Frankiny (BMC) M. Scotson (BMC) |
PARTENZE Roy (Ritirato) Vichot (Vital Concept) Cimolai (Israel) |
VOTO 6.5 |
ANALISI Tre arrivi ed altrettanti addii tra i francesi, che salutano due colonne come Roy e Vichot oltre a Cimolai. I rinforzi, per altro stranamente tutti stranieri e provenienti dalla BMC, abbassano l'età media e alzano la qualità in settori diversi: lo scalatore Kilian Frankiny tornerà utile anche nelle gare di una settimana, il passista Miles Scotson sarà utile nelle prove a squadre, il talentuoso Stefan Küng diventa il punto di riferimento per le pietre e sarà validissimo aiutante nei grandi giri. Buon mercato per una squadra che ambisce a crescere di livello. |
Lotto Soudal | ||
ARRIVI Vanhoucke (Neo) Ewan (Mitchelton) Kluge (Mitchelton) Dewulf (Neo) C. Hagen (Joker) Iversen (Élite2) van Goethem (Roompot) Blythe (Aqua Blue) |
PARTENZE Greipel (Arkéa) Sieberg (Bahrain) Hofland (EF) Bak (Dimension Data) Debusschere (Katusha) J. Shaw (?) |
VOTO 6.5 |
ANALISI Tempo di rivoluzione per i belgi che hanno salutato il leader dell'ultimo decennio e pressoché tutti i suoi gregari fidati. Lo scettro che fu di Greipel è stato concesso a Caleb Ewan, che dovrà riemergere da una annata insufficiente; l'australiano porta con sé Roger Kluge e l'amico Adam Blythe, che saranno rispettivamente penultimo e ultimo uomo del suo treno. Il resto degli innesti è composto da scommesse: Brian van Goethem sarà un gregario per le pietre, settore dove per il futuro si scommette sul vincitore della Roubaix under 23 Stan Dewulf. Come lui giunge dal vivaio il minuto scalatore Harm Vanhoucke, già aggregatosi in estate. Completano gli acquisti due scandinavi non di primissimo richiamo come lo scalatore Carl Fredrik Hagen e il puncheur Rasmus Iversen, dominatore della stagione dilettantistica italiana ma che nelle gare internazionali si è eclissato. Mercato discreto ma, in attesa dell'esplosione di Lambrecht, manca sempre uno scalatore di rango. |
Mitchelton - Scott | ||
ARRIVI R. Stannard (Devo Mitchelton) C. Scotson (Devo Mitchelton) Schultz (Caja Rural) Bookwalter (BMC) Affini (SEG) D. Smith (Wanty) Grmay (Trek) |
PARTENZE Ewan (Lotto Soudal) Verona (Movistar) Kreuziger (Dimension Data) Kluge (Lotto Soudal) Power (Sunweb) Tuft (Rally) |
VOTO 6 |
ANALISI Sufficienza di incoraggiamento per gli australiani che perdono, non sostituendolo per scelta, lo sprinter principale e un prezioso gregario in salita. Ben tre volti nuovi sono neopro': si tratta dell'azzurro Edoardo Affini, non un semplice cronoman, e dei gioiellini del vivaio Callum Scotson e soprattutto Robert Stannard, uno già pronto per la massima categoria. Interessante la presa del puncheur-veloce Dion Smith così come quella dello scalatore Nick Schultz. Verrà utilizzato come supporto nelle prove a tappe l'eritreo Tsgabu Grmay mentre l'esperto Brent Bookwalter potrà rendersi utile in varie situazioni. Ci si attendeva qualcosa in più, anche per supportare le maggiori ambizioni di casa Yates. |
Movistar Team | ||
ARRIVI Verona (Mitchelton) J. Roelandts (BMC) L. Mas (Caja Rural) E. Prades (Euskadi) |
PARTENZE De la Parte (CCC) Bico (Burgos) D. Quintana (?) Rosón (?) |
VOTO 6.5 |
ANALISI Pochi colpi ma ben assestati per i navarri che salutano corridori di secondo piano sostituendoli con elementi più funzionali al progetto. L'esperto passista-veloce Eduard Prades, tra le sorprese del 2018, sarà utile soprattutto nelle brevi corse a tappe del calendario spagnolo e nelle prove ondulate. Abbandona la vita da fuggitivo Lluís Mas per dedicarsi a quella di gregario, scelta intrapresa sin dall'inizio della carriera da Carlos Verona. Particolarmente interessante l'arrivo di Jurgen Roelandts: il belga sarà il capitano per le gare sulle pietre, anche per una concorrenza interna non certo irresistibile, e fungerà da guida per i capitani nei grandi giri. Squadra rafforzata, certo, ma uno scalatore di vaglia in più poteva essere ingaggiato. |
Team Dimension Data | ||
ARRIVI Valgren (Astana) Wyss (BMC) Kreuziger (Mitchelton) De Bod (Dim Data CT) Tiller (Joker) Bak (Lotto Soudal) Gasparotto (Bahrain) Nizzolo (Trek) Mäder (Neo) |
PARTENZE Pauwels (CCC) Antón (Ritirato) Kudus (Astana) L. Morton (EF) Berhane (Cofidis) M. Debesay (?) Dougall (?) Thwaites (?) Van Zyl (?) |
VOTO 8 |
ANALISI Un terzo di corridori diversi per il team sudafricano che, al di là di ogni ragionevole dubbio, si sono rinforzati in maniera significativa rispetto alla catastrofica annata 2018. Seconde linee tra i partenti, diversi futuri capitani tra i nuovi. Michael Valgren è un colpaccio considerando anche la polivalenza del danese, che andrà a formare con Boasson Hagen un duo temibile sulle pietre mentre nelle prove vallonate completerà con gli altri inediti Enrico Gasparotto e Roman Kreuziger un trio di primo valore. Con Cavendish in fase declinante c'era la necessità di avere un velocista di affidabilità: la scelta è ricaduta su Giacomo Nizzolo, che prova a rilanciarsi dopo i troppi malanni che lo hanno rallentato. L'espertissimo Lars Bak è un gregario prezioso al pari di Danilo Wyss; chi potenzialmente può divenire un validissimo aiutante nelle prove pianeggianti è il possente norvegese Rasmus Tiller. Completano gli innesti due tra i migliori under 23 dell'ultima annata come il sudafricano Stefan De Bod e lo svizzero Gino Mäder, entrambi talenti sui terreni ondulati. Un mercato veramente di svolta per una formazione troppo debole rispetto alle altre. |
Team EF Education First | ||
ARRIVI Whelan (Drapac) Bettiol (BMC) van Garderen (BMC) Hofland (Lotto Soudal) Kangert (Astana) Caicedo (Medellin) Se. Bennett (Hagens) L. Morton (Dimension Data) |
PARTENZE Rolland (Vital Concept) W. Clarke (Trek) Magnusson (Riwal) Van Asbroeck (Israel) Canty (?) D. Moreno (?) |
VOTO 7 |
ANALISI Si consolida la formazione a stelle e strisce, che opera inserendo ben nove elementi abbassando al contempo l'età media. Nessuna partenza di primo piano, con il solo Rolland che rivestiva un ruolo di media importanza. Il reparto maggiormente rafforzato è quello dei grandi giri con l'arrivo di quel Tejay van Garderen che deve dare una svolta ad una carriera in rapida discesa; potrebbe riciclarsi come gregario di lusso, medesimo ruolo che svolgerà Tanel Kangert, tra i più affidabili uomini da salita del panorama internazionale. In attesa di ufficializzate l'ingaggio del promettente colombiano Sergio Higuita, dal Sudamerica giunge l'ecuadoriano Jonathan Caicedo, scalatore con un discreto spunto veloce. Un po' come lo statunitense Sean Bennett, corridore interessante e spesso sottovalutato. Torna dopo quattro anni altrove Lachlan Morton, uno che funziona solo nelle prove nordamericane. Ritorno anche per Alberto Bettiol che ambisce a riprendere il percorso di crescita del 2017. Per il settore delle volate Moreno Hofland è stato preso come apripista nonché come gregario nelle classiche del pavé, settore dove si punta a far crescere il promettente James Whelan. Bel mercato ma è necessaria la riprova su strada dato che troppo spesso i colpi di Vaughters non hanno rispettato le attese. |
Team Jumbo | ||
ARRIVI Vingegaard (ColoQuick) Hofstede (Sunweb) De Plus (Quick Step) Teunissen (Sunweb) van der Hoorn (Roompot) T. Martin (Katusha) |
PARTENZE Van Hoecke (CCC) Battaglin (Katusha) Wagner (Arkéa) Boom (Roompot) Tankink (Ritirato) |
VOTO 7.5 |
ANALISI E se arrivasse veramente Wout Van Aert... Già così i gialloneri sono migliorati rispetto alla ottima rosa del 2018, sostituendo corridori ai margini del progetto con giovani di qualità. Chi non è più giovane da un po' ma ha tanta voglia di riscattarsi è Tony Martin, che verosimilmente occuperà un ruolo di supporto nelle classiche e nei grandi giri, provando a dare filo da torcere nelle sue amate cronometro. Per il pavé quella di Mike Teunissen è un'aggiunta di qualità mentre è grande la curiosità per capire se Taco van der Hoorn possa diventare un nome da tenere d'occhio nelle gare di un giorno. Laurens De Plus è una validissima aggiunta nel reparto degli scalatori, al quale si aggrega il neopro' Jonas Vingegaard. Completa la campagna il rientrante Lennard Hofstede, gregario per i terreni più complicati. Ottimo lavoro quello dei neerlandesi, che con un budget non certo elevatissimo costruiscono un roster giovane, profondo e competitivo. |
Team Katusha Alpecin | ||
ARRIVI H. Tanfield (Canyon) Navarro (Cofidis) Debusschere (Lotto Soudal) Battaglin (LottoNL) Guerreiro (Trek) Strakhov (Lokosphinx) |
PARTENZE Mathis (Cofidis) B. Planckaert (WB) M. Lammertink (Roompot) Machado (Sporting) T. Martin (Jumbo) R. Kiserlovski (Ritirato) J. Restrepo (Manzana) Belkov (?) |
VOTO 5.5 |
ANALISI Tanti, tantissimi dubbi accompagnano la sessione di mercato dei russo-elvetici, protagonisti di un 2018 da mani nei capelli - il cosponsor vorrebbe essere però ringraziato in altro modo. I sei acquisti alzano sicuramente la qualità media ma non consentono di far tornare il team ai fasti dell'epoca Rodríguez-Kristoff. Lasciati corridori fuori dal progetto o in rottura con l'ambiente (citofonare Martin), gli innesti sono tutti dei grossi punti interrogativi. Prendiamo Enrico Battaglin: l'italiano andrà alla caccia di tappe nei grandi giri e si cimenterà da capitano nelle classiche vallonate, ma la concorrenza pare di altro spessore. Caratteristiche simili sono quelle di Rubén Guerreiro, cresciuto bene negli ultimi mesi. Per il pavé Jens Debusschere sarà il nuovo capitano e si districherà anche come apripista di Kittel, ma dal belga è difficile attendersi vittorie di peso. Lascia dubbi l'ingaggio dello stagionato scalatore Daniel Navarro, per altro con contratto pluriennale. Sul passo il britannico Harry Tanfield ha dimostrato di essere una locomotiva nelle gare a cui ha preso parte: saprà riconfermarsi tra i grandi? Completa la selezione il russo Dmitry Strakhov, sensazionale con la Lokosphinx ma il cui reale valore deve essere misurato in contesti diversi. Il rischio di rimanere tra i peggiori del lotto pur con un budget tra i più elevati non è affatto svanito. Anzi. |
Team Sky | ||
ARRIVI Dunbar (Aqua Blue) Narvaez (Quick Step) Ganna (UAE) B. Swift (UAE) |
PARTENZE Ser. Henao (UAE) Wisniowski (CCC) Intxausti (Euskadi) Dav. López (Ritirato) Deignan (Ritirato) |
VOTO 7.5 |
ANALISI Sono già i più forti e, saggiamente, sanno che il ferro va battuto finché è caldo. Non paghi di una squadra extralusso i britannici rinforzano ulteriormente il settore delle corse a tappe, salutando l'evanescente Henao sr. Già protagonista nelle poche gare disputate a settembre, l'irlandese Edward Dunbar ha tutto per poter diventare un gregario con i fiocchi per i bisogni di Froome, Thomas e compagnia. Medesimo discorso che vale per il l'ecuadoriano Jhonatan Narvaez, promettente scalatore ma valido anche nelle corse di un giorno. Ritorna all'ovile Ben Swift, che avrà un ruolo di gregario/chioccia per i più giovani, mentre l'attenzione italiana è tutta riposta su Filippo Ganna: il piemontese continuerà nella sua progressione da cronoman/pavearo oppure come altri in passato verrà spostato sulle corse a tappe? Ai posteri l'ardua sentenza. Ah, nel voto non è compreso l'ormai certo arrivo di Iván Ramiro Sosa. L'anno scorso concludemmo con "e chi li ferma questi?": dodici mesi dopo la chiosa non cambia. |
Team Sunweb | ||
ARRIVI Kanter (Devo Sunweb) C. Bol (SEG) Power (Mitchelton) Roche (BMC) Hirschi (Devo Sunweb) C. Pedersen (Aqua Blue) Nieuwenhuis (Devo Sunweb) Bakelants (AG2R) A. Kragh Andersen (Virtu) |
PARTENZE Bauhaus (Bahrain) Hofstede (Jumbo) Geschke (CCC) Teunissen (Jumbo) Ten Dam (CCC) Theuns (Trek) Stamsnijder (Ritirato) |
VOTO 6.5 |
ANALISI Serviva come l'aria un miglioramento fra i gregari da salita per Dumoulin (e non solo): qualcosa si è fatto, ma forse non abbastanza. Nicolas Roche ha esperienza da vendere ma ultimamente è in rapido calo di rendimento, discorso che può valere anche per Jan Bakelants. I due virtualmente sostituiscono due pedine di peso all'interno del team come Ten Dam e Geschke: nello scambio non pare esserci un vantaggio evidente - neppure uno svantaggio, va detto. Ecco allora che le attese maggiori sono su Robert Power, che pare finalmente sulla strada del completo recupero, e sull'iridato under 23 Marc Hirschi. Dal vivaio provengono anche l'interessante velocista Max Kanter (che prende il posto di Bauhaus) e il crossista Joris Nieuwenhuis mentre Cees Bol passa meritatamente pro' dopo una stagione ricca di belle prestazioni come passista-veloce. Completano il quadro i danesi Asbjørn Kragh Andersen, fratello maggiore d'arte che può districarsi come gregario, e il promettente pavearo Casper Pedersen. Un buon mercato ma manca ancora qualcosina per dare al leader unico una squadra alla sua altezza. |
Trek - Segafredo | ||
ARRIVI Moschetti (Polartec) Porte (BMC) W. Clarke (EF) Kirsch (WB) Ciccone (Bardiani) Theuns (Sunweb) |
PARTENZE Rast (Ritirato) Brändle (Israel) Guerreiro (Katusha) Nizzolo (Dimension Data) B. van Poppel (Roompot) Grmay (Mitchelton) Didier (Ritirato) Alafaci (?) |
VOTO 7 |
ANALISI L'anno scorso, oggettivamente, operarono non al meglio complice anche il ritiro all'ultimo del totem Contador. Dopo dodici mesi lo spagnolo viene virtualmente sostituito da Richie Porte, all'ultima chiamata della carriera nei grandi giri, a cui sommerà il consueto buon rendimento nelle gare di una settimana. Meritata promozione al piano di sopra per Giulio Ciccone, che si testerà con continuità ad un livello che gli appartiene. Altro italiano di talento è Matteo Moschetti, sorprendente tra gli under 23 e andato ad occupare la casella di secondo velocista dopo Degenkolb: una bella responsabilità ma le potenzialità ci sono tutte. William Clarke è il classico passistone di fatica, Alex Kirsch è il jolly per tutti i terreni che può ritagliarsi un bel ruolo nelle corse minori. C'è, infine, la vecchia conoscenza Edward Theuns, pronto al rilancio dopo un 2018 con poche luci. Un peccato che alla lista non possa aggiungersi come preventivato Iván Ramiro Sosa, che qui avrebbe subito trovato spazio come capitano in diverse corse. Il potere del dio denaro lo ha portato altrove. |
UAE Team Emirates | ||
ARRIVI Pogacar (Ljubljana) C. Muñoz (Coldeportes) Bohli (BMC) Ser. Henao (Sky) Molano (Manzana) I. Oliveira (Hagens) R. Oliveira (Hagens) Gaviria (Quick Step) Philipsen (Hagens) |
PARTENZE Niemiec (Ritirato) Ganna (Sky) Bono (Ritirato) B. Swift (Sky) Atapuma (Cofidis) Ait el Abdia (?) |
VOTO 8 |
ANALISI Per il secondo anno è questo il team che meglio si è mosso sul mercato. Ma, sul campo, il 2018 è stato tutto fuorché memorabile, con più flop che top. I nomi acquistati sono tutti interessanti, a cominciare da quel Fernando Gaviria strappato a suon di moneta sonante alla Deceuninck: il rischio che si pesti i piedi con Kristoff, però, indubbiamente è elevato. Si è meritato la chiamata nel World Tour Sebastián Molano, velocista di talento e già con esperienza, mentre lo svizzero Tom Bohli sarà utile nelle cronometro e come gregario per le pietre. Ma dove la formazione italo-emiratina (sempre meno italo) è nel reclutamento dei giovani, complice anche una garanzia sul tema rappresentata dal team manager Matxín: il miglior under 23 dell'ultimo anno per le corse a tappe (Tadej Pogacar) e quello per le classiche (Jasper Philipsen) sono stati prontamente strappati alla concorrenza, al pari dei validi gemelli Ivo e Rui Oliveira e del talentuoso scalatore Cristián Muñoz. Per tutti loro l'obiettivo è a medio termine ma non è da escludere che i primi risultati giungano sin da subito. |