Huby primeggia in Repubblica Ceca: sua la Course de la Paix
Il francese ha inciso il suo nome sulla corsa a tappe ceca precedendo Dalby (+4). Ottimo terzo posto finale per De Cassan (+18"), piazzamenti di tappa anche per Raccani, Belletta e Arrighetti
Antoine Huby ha vinto la classifica finale della Course de la Paix. Il francese è stato grande protagonista in Repubblica Ceca e forte del 2° posto nella tappa regina è riuscito a scrivere il suo nome nell'albo d'oro a sette anni da David Gaudu, ultimo francese prima di Huby a vincere la corsa. Podio completato da Simon Dalby, a cui non è bastato lo sprint vincente su Huby nella terza tappa, e Davide De Cassan, autore di una quattro giorni molto consistente.
Per la terza edizione consecutiva la rassegna ceca della Nations' Cup riservata agli under 23 ha preso il via dalla cittadina di Jeseník. Gli atleti si sono sfidati su un prologo di 3.1 chilometri totalmente pianeggiante che ha visto prevalere Pierre Gautherat; il francese, già capace in questa stagioe di conquistare risultati importanti tra i professionisti con la maglia della AG2R Citroën Team, ha fermato il cronometro in 3'38" lasciandosi alle spalle con un secondo di distacco Henri Uhlig (Germania) e Carl-Frederik Bévort (Danimarca). Il primo degli italiani è stato Dario Igor Belletta, staccato di 6" dal vincitore. Il giorno dopo la corsa è partita alla volta di Rýmařov per una tappa di 121 chilometri adatta ai velocisti, nonostante la presenza di uno strappo di 800 metri al 6% nel circuito finale da ripetere tre volte. In uno sprint di gruppo Gautherat ha dimostrato di avere un'ottima gamba, conquistando la tappa davanti a Joshua Giddings (Gran Bretagna) e Karsten Larsen Feldmann (Norvegia). Top 10 di giornata per gli azzurri Nicolò Arrighetti (5°) e Davide De Cassan (9°).
Dopo due giornate riservate a velocisti e prologhisti, la corsa è entrata nel vivo con i 129 chilometri della tappa regina da Bruntál alla cima di Červenohorské. Il percorso prevedeva le salite di Tremesek (3 chilometri al 6.6%) e Hrabesice (5.2 chilometri al 4.7%) prima degli ultimi 30 chilometri in cui gli atleti hanno incontrato la salita di Pristresek (9.7 chilometri al 6.8%) e quella di Červenohorské (7.7 chilometri al 4.9%), dove era fissato il traguardo. A prevalere nel finale è stato Simon Dalby (Danimarca), che ha preceduto in una volata a due il nuovo leader della corsa Antoine Huby (Francia). Terzo posto a 3" di ritardo per Alfonso Eulalio (Portogallo), mentre De Cassan (4° a 4") e Simone Raccani (8° a 13") hanno regalato un altro doppio piazzamento all'Italia. Alla vigilia della tappa finale, che avrebbe condotto gli atleti di nuovo a Jeseník, Huby guidava la corsa su Dalby, che aveva peraltro lo stesso tempo del francese, e De Cassan, 3° a 14" e in piena lotta per il podio.
La corsa si è conclusa con i 167 chilometri della tappa di Jeseník, caratterizzata da un percorso mosso e ricco di brevi salite - su tutte quella di Lyra (6 chilometri al 4.2%) - prima di un finale pianeggiante. Nonostante i numerosi strappi affrontati non c'è stata molta selezione in gruppo e la tappa si è risolta con uno sprint di un gruppo numeroso. Jack Rootkin-Gray (Gran Bretagna) ha avuto lo spunto migliore precedendo Milan Kadlec (Repubblica Ceca) e Belletta. Nessun problema per Huby che grazie agli abbuoni ha distanziato Dalby e ha conquistato la classifica finale. De Cassan ha ottenuto il terzo posto finale, diventando il terzo italiano della storia a salire sul podio della corsa dopo Samuele Battistella, 2° nel 2018, e Filippo Zana, vincitore nel 2021.
Bottino notevole per i colori azzurri: oltre al podio finale e a due piazzamenti De Cassan, la selezione italiana torna a casa con le top 10 di tappa di Belletta, Raccani e Arrighetti.