Mondiali 2024: l'Australia batte di un soffio la Germania, Italia terza nella mixed relay
Gli aussie volano grazie a Vine e Brown, la Germania spinge forte con Niedermaier. Prova corale dell'Italia su di un percorso poco adatto a Ganna e Affini
L'Australia succede alla Svizzera e si laurea Campione del Mondo nella Mixed Relay ai Mondiali di Zurigo 2024. Battuta di soli 85 centesimi la Germania, medaglia di bronzo per l'Italia in una prova difficile, corsa sul circuito cittadino che atlete e atleti affronteranno nelle prove in linea di sabato e domenica.
Staffetta mista mondiale 2024, la cronaca della gara
Percorso di 53.6 km e quasi 900 m di dislivello con partenza e arrivo a Zurigo, in un circuito cittadino da ripetere due volte. Blocchi di partenza, punto di scambio e arrivo coincidono. Prova aperta dall'impegnativo strappo di Bergstrasse (0.7 km all'8.4% di pendenza media, con punte al 17%); poi i corridori continueranno a salire fino a scollinare a Witikonerstrasse (1.4 km al 7.2%). Da lì, un tratto ondulato in quota, con il rilevamento cronometrico intermedio posto in cima allo strappetto di Binzstrasse (0.6 km al 6.4%, al km 10.5 per gli uomini e 37.5 per le donne). Altri due brevi dentelli (0.4 km al 3.8% e 0.5 km al 5.4%) precedono la discesa che riporterà i corridori sul lungolago. Ultima asperità (0.5 km al 5.9%) a 5 km dal punto di scambio (posto al km 26.85), al quale gli atleti arriveranno dopo una discesa e un breve tratto in pianura.
Diciannove le nazioni alla partenza, più gli atleti dello UCI World Cycling Centre. La squadra italiana (Ganna, Affini, Cattaneo, Longo Borghini, Paladin, Realini) parte con i favori del pronostico visto il recente successo ai Campionati Europei, ma attenzione alle squadre tedesca e svizzera (assente al campionato continentale) e alle forti rappresentative della Francia e dell'Australia.
Le prime 10 squadre a partire sono Mongolia, Rwanda, Afghanistan, Cina, Ecuador, Ucraina, la squadra dello UCI World Cycling Centre, Bulgaria ed Estonia. La sezione maschile della Mongolia è grande protagonista della prima parte di gara: il team asiatico si mette dietro tutte le squadre del primo blocco di partenza, meno l'Estonia che fa segnare il miglior tempo (36'38") nel punto di scambio con le selezioni femminili. Scambi che risultano problematici per alcune squadre: la giuria pasticcia e all'arrivo degli atleti dell'Algeria dalla pedana di partenza non scendono le connazionali, ma le ragazze dello UCI World Cycling Center. Le algerine partiranno, invece, qualche minuto dopo. Né il terzetto della Mongolia, né quello estone riescono ad amministrare il tesoretto messo da parte dai colleghi maschi: la selezione femminile dell'Ucraina sbaraglia la concorrenza, piazzandosi al primo posto con il tempo di 1 ora 19'52".
Secondo blocco: scendono in strada i grossi calibri
È intanto pronta alla partenza la selezione maschile del Canada, prima squadra a partire del secondo blocco. È poi la volta di Spagna, Austria e Danimarca, Stati Uniti, Germania, Australia, Italia e Francia. Difficoltà per Brandon McNulty (USA) nella prima parte di gara: il texano però si riprende e si riaccoda ai compagni, riuscendo a staccare l'ottimo tempo di 16'39" all'intermedio. Parte per ultima la Svizzera campione uscente, che perde Johan Jacobs già sul primo strappo compromettendo così tutta la sua gara. La Germania intanto fa segnare il miglior tempo all'intermedio in 16'28": sia l'Australia (+ 5") che l'Italia (+ 4") sono dietro, mentre è già alto il tempo della Francia e altissimo quello della Svizzera, ad oltre 1' di ritardo.
Il Canada arriva al punto di scambio in 34'42", mentre sono alti i tempi di Spagna e Austria, che addirittura taglia il traguardo quando già gli atleti danesi alle loro spalle sono nell'ultimo chilometro della loro prova. Il Team USA migliora ulteriormente al punto di scambio, ma altrettanto fa la squadra tedesca che passa in 34'06" e affida un buon vantaggio alla selezione femminile che vanta la presenza della Campionessa del Mondo a cronometro U23 Antonia Niedermaier. Gran finale, però, per l'Australia che, passata dietro all'intermedio, consegna ben 20" di vantaggio sulla Germania al forte terzetto femminile aussie, capitanato dalla Campionessa Mondiale e Olimpica a cronometro Grace Brown.
Edoardo Affini e Filippo Ganna entrano in coppia nell'ultimo chilometro e danno tutto, senza riuscire però a battere il tempo di Vine e O'Connor (Australia): gli azzurri pagano 7" e ora è tutto nelle mani di Elisa Longo Borghini, Soraya Paladin e Gaia Realini. Si sfalda intanto sulla salita di Witikonerstrasse il terzetto femminile australiano, con Grace Brown che mette in croce sia Ruby Roseman-Gannon che Brodie Chapman. Si stacca presto anche Paladin (Italia), mentre Niedermaier fa staccare Koch e mette in difficoltà Liane Lippert (Germania), che riesce però a riaccordarsi: il duo tedesco fa un ottimo tempo all'intermedio (53'17").
Chapman riesce a rientrare su Brown e le due australiane riescono a passare ancora in vantaggio sulle tedesche all'intermedio, sebbene di soli 5" (53'12"). Longo Borghini e Realini passano con 2" di ritardo dall'Australia. Tutte le altre squadre sembrano tagliate fuori: le tre nazionali che si contenderanno il podio sono quindi racchiuse in 5".
Crollano le ragazze degli Stati Uniti, che all'arrivo sono dietro alla Danimarca (1h14'58"), mentre già la coppia tedesca è nell'ultimo chilometro: Niedermaier e Lippert danno 2'05" alle danesi, fermando il cronometro su di un perentorio 1h12'53. È un testa a testa a distanza con l'Australia in trend negativo, ma che riesce incredibilmente a tagliare il traguardo per prima con soli 85 centesimi di vantaggio sulla squadra tedesca. Longo Borghini e Realini ci mettono tutta la loro grinta, ma per loro è praticamente impossibile passare sul traguardo in vantaggio: per loro sarà bronzo a soli 8" dal primo gradino del podio.