Zakarin e Kittel nel 2018 alla Katusha-Alpecin ©Ilnur Zakarin via Fb
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Il racconto di Zakarin su Kittel: "Ecco perché non scommetto più sullo sport"

L'ex-professionista russo racconta un aneddoto curioso su Kittel e una scommessa mancata al Tour de France, con un retroscena sulla carriera di entrambi

Ilnur Zakarin, ex ciclista su strada russo, ha recentemente condiviso un aneddoto curioso riguardante la sua carriera. In un post su Facebook, Zakarin ha ricordato un Tour de France a cui prese parte come compagno di squadra alla Katusha Alpecin di Marcel Kittel, il noto velocista tedesco che per alcuni anni si impose come il più forte sprinter puro del gruppo, salvo poi involversi e lasciare il ciclismo nel 2019.

Secondo quanto riporta il post, durante una cena dopo la settima tappa del Tour de France 2018, l'unico corso da compagno di squadra di Kittel (ma probabilmente l'autore si riferiva alla settima tappa, visto che il tedesco finì fuori tempo massimo all'11esima tappa di quel Tour), Zakarin osservò Kittel mangiare una grande quantità di pasta, e Kittel scherzò con lui, dicendo di avere il presentimento essere il vincitore dell'indomani, e che questo presentimento non lo aveva mai deluso finora.

L'ex velocista tedesco, che aveva vinto cinque tappe al Tour de France l'anno precedente, aveva avuto dunque una sensazione di cui Zakarin decise di fidarsi. Il russo, la sera stessa pensò di scommettere sul risultato della tappa successiva tramite un amico (la somma era "100mila", anche se non si capisce se fossero euro o rubli, ma più probabilmente euro). L'indomani, Zakarin si prodigò per aiutare Kittel, ma lui non riuscì a disputare la volata nelle prime posizioni, terminando 15esimo (sempre presupponendo si trattasse dell'ottava tappa). Il russo riporta anche laconicamente la sua delusione nel constatare la nonchalance di Kittel nel comunicargli dopo l'arrivo che “qualcosa era andato storto”, e conclude “Dopodiché, non scommetto più sullo sport”.

Una pratica dannosa e vietata

Oltre all'ennesima constatazione dell'inutilità di rischiare i propri soldi in scommesse, c'è da aggiungere che Zakarin in quell'occasione violò i regolamenti UCI che vietano agli atleti di scommettere sulle gare, a maggior ragione in quelle in cui sono coinvolti: il regolamento, alla voce “Prevenzione della manipolazione delle corse”, che potete trovare a questo link in maniera dettagliata, recita:

“Tutti gli individui vincolati dai regolamenti UCI e dal codice etico UCI devono rispettare le seguenti linee guida: NON organizzare MAI scommesse sui propri eventi ciclistici o su quelli in cui si è coinvolti in qualsiasi modo; è vietato a un titolare di licenza piazzare scommesse o concordare con una terza persona che una scommessa venga piazzata in relazione a in cui il titolare di licenza o la sua squadra possono partecipare o in relazione ai quali è direttamente coinvolto in altro modo; tutti i campionati nazionali, continentali e mondiali della disciplina/delle discipline del titolare di licenza; e tutti gli eventi multisport in cui il titolare di licenza partecipa o in relazione ai quali è altrimenti coinvolto.”
 

Ilnur Zakarin: ottimo uomo da corse a tappe, pessimo discesista

Zakarin ha iniziato la sua carriera da giovanissimo, ottenendo una vittoria ai campionati europei a cronometro juniores nel 2007. Dopo una sospensione di due anni per doping nel 2009, è tornato alle corse nel 2011 con una buona reputazione tra gli Under-23. Passato professionista nel 2013 con la RusVelo, ha subito mostrato il suo talento vincendo il campionato russo a cronometro, titolo bissato nel 2017. I suoi successi più importanti sono stati la vittoria al Tour de Romandie 2015 e due vittorie di tappa al Giro d'Italia nel 2015 e nel 2019.  Nel 2016 stava disputando un ottimo Giro d'Italia, quando cadde malamente nella discesa del Colle dell'Agnello (la stessa che era stata fatale anche a Steven Kruijswijk pochi minuti prima): quinto in classifica, generale, avrebbe potenzialmente potuto lottare per il podio.  Si è ritirato definitivamente nel 2022, lasciando un segno nel ciclismo come corridore con un grande potenziale ma con una carriera costellata di alti e bassi.

Marcel Kittel vince a Bergerac durante il Tour de France 2017 ©ammattipyoraily via X
Marcel Kittel vince a Bergerac durante il Tour de France 2017 ©ammattipyoraily via X

Marcel Kittel: prima velocista micidiale, poi il graduale declino

Marcel Kittel è stato uno dei più grandi velocisti della sua generazione, professionista dal 2011 al 2019. Ha corso per Skil-Shimano, Giant-Alpecin, Etixx-Quick Step e infine Katusha-Alpecin, vincendo un totale di 14 tappe al Tour de France e trionfando in quattro tappe al Giro d'Italia e una alla Vuelta a España. Kittel si è affermato anche in classiche come lo Scheldeprijs, che ha vinto cinque volte, e ha conquistato il titolo europeo a cronometro Under-23 nel 2009. A causa di problemi fisici e mancanza di motivazione, ha annunciato il suo ritiro nel 2019 dopo aver riportato 89 vittorie da professionista.

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