Giro d'Italia Under 23, Voisard si prende il Nevegal. Ayuso a un passo dal trionfo
Era l'ultima tappa di montagna, erano pressoché nulle le speranze degli avversari di strappare la maglia rosa allo spagnolo Juan Ayuso (Team Colpack-Ballan), ma la Cavalese-Nevegal di 167.1 km con oltre 3.100 metri di dislivello ha offerto comunque uno spettacolo ragguardevole. L'ha spuntata lo svizzero Yannis Voisard, che ha regalato alla Swiss Racing Academy il secondo successo di giornata in questo Giro d'Italia Under 23, dopo quello di Aloïs Charrin nella sesta frazione, anticipando nell'arrivo in salita Ayuso; terzo il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Dare Development Team).
Al diciottenne talento iberico manca un'inezia per festeggiare: la tappa conclusiva di domani, la San Vito al Tagliamento-Castelfranco Veneto di 162.7 km, si presenta sulla carta come una formalità. Dovesse arrivare la vittoria finale, si tratterebbe di un'affermazione in linea con quella ottenuta da Tom Pidcock nel 2020: anche il britannico (allora alla Trinity Racing) era stato l'assoluto padrone della corsa rosa.
Rimaniamo a oggi, per il momento. Dopo una settantina di km davanti si forma un gruppo di 45 corridori. Ci sono tutti i migliori, anche Ayuso che prima rimane coinvolto in una caduta, quindi fora senza però avere problemi nel rientrare. La gara entra nella fase decisiva con la prima delle due ascese al Nevegal, quando al traguardo mancano 42 km. La prima fatica si conclude con svariati tentativi che non producono particolari scossoni alla corsa, ma soltanto una scrematura del gruppo, gara che si accende con la successiva ascesa.
A fare l'andatura il Development Team DSM, guidato da un anche oggi ottimo Gianmarco Garofoli. Alessandro Verre, a sua volta in palla, è sempre a fianco di Ayuso con l'obiettivo di evitare spiacevoli sorprese al suo capitano. Inizia l'ultima salita e i migliori sono davanti: si fa notare soprattutto il danese Asbjorn Hellemose (Velo Club Mendrisio), oltre ai gemelli norvegesi Tobias Johannessen e Anders Johannessen (Uno-X Dare Development Team).
Le pendenze non sono trascendentali, quindi fare la differenza è complicato. Hellemose riesce comunque a sgattaiolare via, su di lui si porta Anders Johannessen: i due mettono insieme un margine di 7", ma cedono, prima il danese quindi il norvegese. Quest'ultimo viene ripreso e staccato da Voisard, che accelera, resiste e va a vincere.
A completare la top ten, al quarto posto il belga Henri Vandenabeele (Development Team DSM), quindi Edoardo Sandri (Cycling Team Friuli), il britannico Thomas Gloag (Trinity Racing), Edoardo Zambanini (Zalf Euromobil Désirée Fior), Omar El Gouzi (Iseo Serrature Rime-Carnovali), Davide Piganzoli (Kometa Under 23) e Lorenzo Milesi (Beltrami TSA-Tre Colli).