Emma Norsgaard beffa le velociste a Blagnac ©Tour de France Femmes
Donne Élite

Norsgaard rompe gli schemi: è il Tour Femmes delle fuggitive

Giornata di gloria per la danese della Movistar, che se ne va con Skalnjak e Alonso e resiste fino in un fondo con una sparata di cinquecento metri. Beffate Kool, Vos e le altre velociste

28.07.2023 18:23

Giocando sui molteplici significati della parola break, si può dire che la fuga (breakaway) di oggi a Blagnac di Emma Norsgaard, ma più in generale tutte quelle che hanno caratterizzato gli ultimi giorni del Tour de France Femmes, compresa quella corta di 300 metri di Julie Van de Velde, abbia costituito una rottura (break) di molti schemi convenzionali del ciclismo femminile. Difficilmente negli ultimi anni nelle principali gare a tappe le azioni da lontano dalle attrici secondarie della corsa avevano caratterizzato in questa misura la narrazione complessiva. Uno svolgimento non consueto e lineare dettato dall'assenza di Lorena Wiebes nelle ultime tappe, che ha frenato la SD Worx dal dare tutto in possibili finali in volata, dalla grande attesa del Tourmalet e della crono finale per le donne di classifica, ma forse anche dalla necessità di trovare soluzioni alternative per non dover sempre fare i conti con squadre e singole corritrici dominanti. 

Queste ultime quattro tappe sono state la grande occasione per dare spazio alle grandi azioni di atlete di grande talento come Yara Kastelijn o Ricarda Bauernfeind, che hanno saputo cogliere la loro occasione nel ciclismo delle grandi fuoriclasse. Oggi è stato il turno di Emma Norsgaard, una delle velociste e passiste più forti e resistenti del gruppo, che spesso però ha trovato qualche avversaria migliore di lei nei testa a testa nelle corse più importanti. Oggi la vittoria è tutta sua, dopo una sparata nel finale che ha ricacciato indietro il rientro del gruppo in un finale incertissimo.

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Sul primo gpm di quarta categoria nasce la fuga di giornata: Agnieszka Skalniak-Sojka (Canyon SRAM) riesce a staccare Sandra Alonso e a proseguire in solitaria. La spagnola della Ceratizit viene ripresa poco dopo da Emma Norsgaard. La danese sarebbe la carta migliore della Movistar in caso di arrivo in volata, e la sua presenza in fuga che anche oggi non sarà così scontato l'arrivo a ranghi compatti.

Sulla Côte de Puycels (1.9 km al 5.8%) la fuga si ricompatta, mantenendo 2 minuti di margine sul gruppo. La corsa si anima sulla salita successiva, la Côte du Clos Pourtié (2.8 al 4.7): molto attive in particolare la Fdj-Suez, con Loes Adegeest e Jade Wiel, e la Lidl-Trek con Amanda Spratt e Lizzie Deignan, a cui la Sd Worx non lascia spazio con la solita Marlen Reusser.

Queste accelerazioni non portano via una nuova fuga, ma riducono di molto il vantaggio delle tre di testa, che scende fino a 40", e mettono parecchia fatica nelle gambe delle velociste. A farne le spese è Charlotte Kool, che rimane staccata a una trentina di secondi dal gruppo, e soprattutto Lotta Henttala, squalificata per traino prolungato insieme all'ammiraglia della Ag-Insurance.

Ai -52 una caduta a un restringimento fa parecchi danni: la maglia a pois Yara Kastelijn e la maglia bianca Cédrine Kerbaol perdono qualche secondo ma riescono a rientrare, mentre Veronica Ewers, donna di classifica della EF, arriverà con grande sofferenza a quasi dieci minuti.

Prima dell'ultimo gpm di giornata, la Côte de la Gayre (1 km al 5.7%), il vantaggio della fuga risale fino a 1'45". Nei quasi quaranta chilometri rimanenti serve grande accordo tra le squadre delle velociste per andare a chiudere. Jumbo Visma, Uae Team ADQ e Dsm-firmenich sono le squadre maggiormente interessate per favorire Marianne Vos, Chiara Consonni e Charlotte Kool, che nel frattempo era rientrata in gruppo.

Il distacco cala progressivamente, ma non è facile andare a riprendere tre ottime passiste. Ai -10 sono 38" i secondi di margine da gestire per una scatenata Norsgaard, che su stratto in leggera salita a quattro chilometri dalla conclusione lascia sul posto Alonso, che verrà ripresa poco dopo. Davanti rimangono in due, ma Skalniak sembra decisamente meno brillante rispetto alla danese.

In gruppo tutte le squadre sanno che questa è l'ultima occasione per una vittoria in volata, ma nonostante i grandi sforzi e la doppia fila, si arriva all'ultimo chilometro con ancora tutto in bilico. L'azione del plotone viene in parte rallentata dalla planimetria degli ultimi cinque chilometri, con diverse rotonde e una curva insidiosa poco prima dell'ultimo chilometro, in cui avviene una caduta intorno alla ventesima posizione che forse ha condizionato l'esito finale.

Qualsiasi se o ma viene spazzato via negli ultimi 500 metri dalla rasoiata terrificante di Emma Norsgaard: un colpo da finisseur che non lascia nessuna possibilità né a Skalniak, costretta a sedersi dopo pochi metri e riassorbita dal gruppo negli ultimi metri, né a Charlotte Kool, che vince la volata per il secondo posto davanti a Kopecky e Vos, ma può solo guardare esultare la fuggitiva a pochi metri di distanza.

Una vittoria memorabile per la ventiquattrenne di Silkeborg, che ha scelto di non scommettere sulle sue doti da velocista, che sicuramente le avrebbero comunque fruttato un ottimo risultato, tornando sulla fuga per poi tenersi la sua classica sparata finale, come se fosse stata tranquillamente in mezzo al gruppo per tutto il giorno.

Tra le deluse di oggi, piazzate alle spalle di Kool, anche tre italiane nelle prime dieci: quinto e sesto posto per Soraya Paladin e Chiara Consonni, mentre il nono posto di Vittoria Guazzini fa ben sperare per le sue condizioni dopo l'infortunio che la ha tenuta a lungo lontana dalle corse. 

Dopo quattro giorni resi spettacolari da grandi azioni da lontano, domani sarà il giorno della verità per le pretendenti alla maglia gialla: Col d'Aspin e soprattutto l'ascesa finale al Col du Tourmalet saranno il palcoscenico della giornata decisiva di questa edizione del Tour Femmes. Lotte Kopecky arriva alle grandi montagne ancora in maglia gialla, con 53" su Moolman, 55" su Van Vleuten, Longo Borghini e Niewiadoma e 1'07" sulla compagna Demi Vollering, attesa al grande duello con AVV. Dopo tante belle sottotrame, domani sapremo chi sarà la protagonista.

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