Florian Vermeersch è costretto ad arrendersi a uno straordinario Sonny Colbrelli, al termine della Parigi-Roubaix 2021
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Parigi-Roubaix 2023 - Quote e pronostici

Van Aert o Van der Poel? Nessuno dei due! Per la Parigi-Roubaix, la scelta ricade su due quote molto popolari, in particolare quella abbinata alla vittoria di Florian Vermeersch.

Dopo un Giro delle Fiandre spettacolare, ma che alla fine ha visto i primi tre favoriti occupare le prime quattro posizioni (solo per "colpa" di Van Aert), arriva una Parigi-Roubaix che si preannuncia altrettanto appassionante, ma con un pronostico molto più aperto: un po' perché non ci sarà Pogacar, e quindi mancherà un punto di riferimento; un po' perché Wout Van Aert non sarà al 100% e, con lui, non lo sarà nemmeno il suo compagno di squadra, nonché campione in carica, Dylan Van Baarle; e un altro po' perché la Roubaix è pur sempre la Roubaix e cioè una corsa unica, in cui l'imprevisto è sempre dietro l'angolo (anche nelle giornate di sole e con poco vento, come dovrebbe essere quella di domani), le tattiche posso saltare per le ragioni più assurde e possono essere protagonisti corridori che, negli altri 364 giorni dell'anno, hanno poche o nulle possibilità di vittoria. Una corsa in cui, però, gli specialisti esistono, eccome se esistono! E, al netto delle circostanze sfortunate a cui facevo cenno prima, riescono a essere presenti nelle fase calde della corsa.

Non deve perciò sorprendere che i quotisti riconoscano come favoriti, anche piuttosto netti, i due fenomeni del ciclocross – e non solo di quello. Fino a metà settimana, a Wout Van Aert era riconosciuto un piccolo vantaggio nei confronti del rivale di una vita Mathieu Van der Poel, ma questa situazione si è ribaltata dopo le dichiarazioni del belga sulle sue sensazioni e quelle dell'olandese, di segno opposto. Tutto più che condivisibile: al 100%, Van Aert aveva forse qualcosa in più rispetto alla sua nemesi, sia in termini di squadra (con sè avrà il vincitore di 12 mesi fa, Laporte, Van Hooijdonk...) che di caratteristiche favorevoli per alzare le braccia al cielo nel velodromo di Roubaix (gran passo, spunto veloce anche al termine delle corse più lunghe e così via). È chiaro che, con un Van Aert non al pieno della condizione (o presunto tale), i favori del pronostico passino sulle spalle di Mathieu Van der Poel. MVDP che, dei due, è pure quello a essere andato più vicino a portarsi a casa la pietra, pur potendo vantare un piazzamento peggiore (terzo nel 2021, all’esordio) rispetto a Van Aert (secondo l’anno scorso, ma a quasi due minuti da Van Baarle). Dovendo scegliere per forza, punterei su Van der Poel, pur riconoscendo che l’assenza di Pogacar e i problemi – veri o presunti – di Van Aert possano rappresentare per lui un problema, più che un’opportunità. Avendo comunque la possibilità di astenermi, scelgo di evitare, perché le quote a cui entrambi sono proposti non concendono nulla.

La lavagna di Bet365 per la Parigi-Roubaix 2023, alla vigilia della corsa

Non scelgo nemmeno Mads Pedersen, terzo favorito nelle lavagne dei bookmaker, ma fino a oggi abbastanza allergico alle pietre delle campagne francesi: ritirato nelle ultime due edizioni, il miglior piazzamento del campione del mondo di Harrogate è il 51esimo posto proprio del 2019; magari vincerà lui, che indubbiamente è tra i migliori di questa campagna del Nord, ma alla quota proposta non vale proprio la pena giocarlo. A fianco del danese troviamo Filippo Ganna, che in questa corsa ha l’obiettivo principale della prima parte di stagione; Pippo ha davvero tutto per puntare al bersaglio grosso e, sperando che gli strascichi della caduta alla Gand siano solo un ricordo, avrà anche il vantaggio di essersi riposato domenica scorsa, al contrario di tanti altri avversari; neanche Ganna, a queste quote, rappresenta un’opzione valida. Scartati anche Van Baarle (reduce da troppi problemi per essere considerato affidabile), Asgreen (idem come Van Baarle, con in più il peso di zero risultati di un qualche rilievo in questa corsa) e Mohoric (quinto l’anno scorso, ma vittima di una brutta caduta sette giorni fa), l’unica quota con un qualche valore, tra quelle proposte per i primi dieci favoriti dei quotisti, è quella di Christophe Laporte, disponibile a 18 su Betfair: sesto nel 2021, nella sua ultima stagione in maglia Cofidis (e senza il freno posteriore funzionante nelle fasi finali della corsa), il francese ha dimostrato di essere uno dei più in forma e forti sul passo, vincendo – per gentile concessione di Van Aert – la Gand-Wevelgem e ripetendosi pochi giorni più tardi alla Attraverso le Fiandre.

Più ancora di quello di Laporte, però, un nome mi stuzzica proprio tanto. È quello di Florian Vermeersch, secondo nel fango dell’edizione 2021 alle spalle di Colbrelli – e davanti a Van der Poel – al suo debutto e costretto al ritiro l’anno scorso in seguito a una caduta, quando si trovava ancora tra i migliori. Pur privo di picchi, l’inizio di 2023 del 24enne fiammingo della Lotto Dstny è stato molto solido, con il 12esimo posto di domenica scorsa a testimoniare una condizione buona, se non ottima. Le pietre delle campagne francesi si addicono di più al nativo di Gand, rispetto a quelle dei muri di casa, e per questo trovo valore nella quota 71 proposta da Eurobet per la sua vittoria. Da provare anche il piazzamento sul podio a 16 (offerto da vari book) e quello nei primi 10 a 3.5.

Rapida carrellata sui testa a testa. Per quanto scritto in precedenza, mi piace Ganna meglio piazzato di Pedersen a 1.8 Snai. Interessanti anche Kung davanti a Mohoric e Politt contro Asgreen, proposti sempre da Snai rispettivamente a 1.85 e 2.2. Rispetto all’apertura di giovedì, la quota è leggermente scesa (da 2 a 1.85 su Goldbet), ma vale ancora la pena puntare sul miglior piazzamento di Stuyven rispetto al campione del mondo Gravel Gianni Vermeersch: il belga della Trek è caduto nel corso del Giro delle Fiandre, ma è riuscito a concludere la corsa in 26esima posizione, quattro prima rispetto a Vermeersch; il corridore della Alpecin-Deceuninck è stato impegnato in supporto a Van der Poel, ruolo a cui dovrà dedicarsi anche domani; in carriera, Gianni vanta il 15esimo posto conseguito nell’autunnale (anche meteorologicamente) edizione del 2021 quale miglior piazzamento, mentre Stuyven ha nel proprio curriculum anche un quarto posto, nel 2017, e l’anno scorso è arrivato settimo; anche per quanto detto in precedenza, non credo sarà costretto a spendersi più di tanto per Pedersen quindi, al netto dell’incognita sulle sue condizioni, punto su di lui con buona convinzione.

Edit domenica, ore 8:45
Aggiungo un pronostico, dopo aver adocchiato una quota che mi era sfuggita: Yves Lampaert sul podio a 16 (Sisal). Terzo nel 2019, il belga della Soudal-QuickStep è un vero specialista della Roubaix, corsa in cui può vantare anche un quinto posto nel 2021 e un settimo nel 2015. L'anno scorso, solo uno sfortunato incidente — uno scontro con il pubblico — nel finale gli ha impedito di lottare per il podio. Nella stagione in corso, Lampaert ha strappato un podio — al compagno di squadra Jakobsen, più che agli avversari — alla Brugge-De Panne e qualche piazzamento qua e là, soffrendo un po' alla Gand-Wevelgem e al Giro delle Fiandre. La quota vale comunque un tentativo, come lo merita (pur avendo meno valore) il piazzamento nei primi dieci a 2.25.

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Marco Francia
Nonostante tutto, il ciclismo è la mia unica passione.