
Amstel Gold Race: il coming of age di Mattias Skjelmose
Pogačar prova ad andarsene, ma viene ripreso a 8km dal traguardo: monumentale lo sforzo di Evenepoel, ma allo sprint la spunta il danese della Lidl-Trek
Non era iniziata in modo roboante la stagione di Mattias Skjelmose (Lidl-Trek): una brutta caduta alla Parigi-Nizza e una, meno grave, al Giro dei Paesi Baschi gli avevano impedito di mettere in mostra il talento che, ormai da più di tre stagioni, illumina con un'altra stella il firmamento del ciclismo danese. Talento e carattere, quello del classe 2000, che gli hanno permesso di imporsi oggi all'Amstel Gold Race 2025, battendo in una volata a tre il campione del mondo Tadej Pogačar (UAE Team Emirates-XRG) e il campione olimpico Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step). È in gran parte quest'ultimo che ha condotto l'inseguimento ad un Pogačar già si era liberato del gruppo a 42.5km dal traguardo: Skjelmose ha avuto però la forza di evadere, unico insieme a Evenepoel, dal plotoncino che era rimasto all'inseguimento dello sloveno e di resistere alle formidabili tirate del belga dando anche il proprio contributo al riaggancio, avvenuto a 8km dal traguardo. Da lì una fase di studio, che ha permesso al danese di riordinare le idee e tirare il fiato, prima della volata finale che l'ha visto sopravanzare i due più blasonati avversari sul traguardo. Ancora un quarto posto per Wout van Aert (Visma-Lease a Bike); Davide Formolo (Movistar) primo degli italiani in ventisettesima posizione.
Il percorso
Gara di 255km con partenza da Maastricht e arrivo a Berg en Terblijt: saranno 34 le salite per un dislivello di circa 3000m. L'edizione 2025 segna il ritorno del Cauberg (800m al 6.6%), sul quale i corridori transiteranno per la prima volta a 85km dal traguardo, con un primo passaggio sulla linea d'arrivo. Inizierà quindi il primo dei due circuiti finali, con il temibile tris di salite formato da Gulperberg (900m al 5.5%), Kruisberg (700m al 7.3%) ed Eyserbosweg (1.1km al 7.6%). La corsa affronterà nuovamente il Cauberg, con un altro passaggio sul traguardo e l'ultimo, breve circuito, che negli ultimi 19.8km prevede Geulhemmerberg (700m al 6.6%), il Bemelerberg (1km al 4.4%) e un terzo e ultimo passaggio sul Cauberg, posto a soli 2500m dal traguardo.
Amstel Gold Race 2025, la cronaca della gara
Occorrono quasi 40km perché si formi la fuga di giornata, composta da otto corridori che prendono rapidamente circa 4' di vantaggio sul gruppo. I battistrada sono Michel Hessman (Movistar, Rémi Cavagna (Groupama-FDJ), Robert Stannard (Bahrain-Victorious), il crossista Emiel Verstrynge (Alpecin-Deceuninck), Cedric Beullens e Jarrad Drizners (Lotto), Hartthijs de Vries e Jelle Johannink (Unibet Tietema Rockets). In gruppo sono UAE Team Emirates-XRG, Q36.5 Pro Cycling Team e Soudal Quick-Step che si occupano di mantenere il gap controllato. A 107km dal traguardo, quando ai battistrada rimangono poco più di 1'30", partono al contrattacco di Simon Clarke (FreePalestine) e Reuben Thompson (Lotto), sui quali si riportano Dylan van Baarle (Visma-Lease a Bike) e Quinn Simmons (Lidl-Trek). L'inerzia della corsa è però tutta dalla parte del gruppo, che riprende i contrattaccanti a 93km dal traguardo. Resistono ancora in quattro i battistrada al primo passaggio sulla linea del traguardo: Hessman, Cavagna, Beullens e Jannink. Hessman sarà l'ultimo ad essere ripreso, quando mancano 69km al traguardo.

La corsa entra nel vivo con l'azione della EF Education-EasyPost sul Loorberg (-54km), che allunga il gruppo e stacca Alex Aranburu (Cofidis). Allo scollinamento le carte si rimescolano e prima Mauro Schmidt (Jayco AlUla) poi i Lidl-Trek guidano il gruppo in discesa. Sul primo, duro tratto del Gulperberg, a 47.5km dal traguardo, Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) fa per attaccare, ma lo sorpassa d'orgoglio Julian Alaphilippe (Tudor): i due prendono qualche metro di margine sul gruppo, mentre dietro provano a chiudere Ben Healy e Thibau Nys (Lidl-Trek), che però vengono ripresi. La coppia di testa ha poco meno di 10” sul resto del gruppo, dove si rimette in testa la EF Education-EasyPost.
Pogačar stacca Alaphilippe sul Kruisberg, involandosi in solitaria a 42.5km dal traguardo. In gruppo la prima reazione arriva da Mattias Skjelmose, ma il danese non va lontano. Sull'Eyserbosweg è Remco Evenepoel in persona a tirare il gruppo per provare a riprendere Pogačar, che difende 20" di margine sui più immediati inseguitori, destinati ad aumentare mentre il peloton si fraziona. Evenepoel forza di nuovo sul Keutenberg e nel gruppo inseguitore si crea una piccola frattura: in un brevissimo tratto di falsopiano è Skjelmose a rilanciare, prendendo un po' di margine sugli altri favoriti (-31km). Tom Pidcock (Q36.5) prova a reagire, ma il gruppetto inseguitore procede a scatti, facendo il gioco dei due uomini che sono riusciti a evadere: Pogačar è ormai a oltre 40" e Skjelmose galleggia stabile a 10" dagli altri favoriti.
A 26.7km dal traguardo scatta Evenepoel, ma il campione olimpico viene chiuso prima da Schmidt, poi Brandon McNulty (UEA Team Emirates) e Pidcock riportano sotto il gruppo, che ora vede Skjelmose davanti a sé in uno dei pochi tratti rettilinei. Remco ci prova ancora da centro gruppo, riuscendo finalmente a staccarsi e a riportarsi su Skjelmose a 25km dal traguardo. Intanto Pogačar approccia il Cauberg con 24" sulla coppia Evenepoel-Skjelmose al suo inseguimento: non è lontanissimo nemmeno il gruppo, in testa al quale Neilson Powless (EF Education-EasyPost) si spende per Healy, che prova a scattare a metà salita, ma viene ripreso. Pogačar è intanto sul rettilineo del traguardo, in fondo al quale compaiono anche Evenepoel e Skjelmose: sono ancora 14" per il campione del mondo sulla coppia inseguitrice, mentre passano a 32" gli altri inseguitori.
Pogačar sembra ricacciare indietro il belga e il danese al suo inseguimento sul Geulhemmerberg, ma prima del Bemelerberg Evenepoel e Skjelmose sono di nuovo a tiro, con soli 10" di distacco a 10km dal traguardo. Il campione olimpico mette in campo il massimo sforzo per riportarsi su Pogačar, che sembra a questo punto rallentare per favorire il riaggancio, che avviene a 8km dal traguardo: Evenpoel tira dritto con Skjelmose a ruota e Pogačar deve aprire un minimo il gas per riaccordarsi.
Facce da poker nel terzetto di testa, che rallenta un po' in previsione dell'ultimo sforzo sul Cauberg: Evenepoel lo prende in testa tenendo alto il ritmo, ma c'è grande studio e nessuno piazza un attacco sull'ultima difficoltà di giornata, dove invece si danno battaglia gli inseguitori. Le carte, infatti, si rimescolano ancora con Healy, Louis Barré (Intermarché-Wanty) e Tiesj Benoot (Visma-Lease a Bike) che hanno qualche metro sul resto del gruppo. Con i battistrada intanto siamo già nell'ultimo km: Evenepoel è ancora in testa, mentre Skjelmose in ultima ruota controlla il ritorno del gruppo. Sarà volata a tre: parte lungo Evenepoel e Pogačar esce alla sua sinistra, affiancandolo e superandolo. Ma è Mattias Skjelmose a riuscire a sfruttare al meglio la propria posizione, rimanendo nella scia del campione del mondo per uscire dalla sua ruota solo negli ultimi 20m: serve il photofinish, ma la vittoria è netta, con la ruota del danese che supera quella di Tadej Pogačar e Remco Evenepoel sulla linea del traguardo. Regola il gruppo inseguitore Wout van Aert.