La parola alle aziende: BCycle, il volto giovane dell'ecommerce ciclistico - Intervista all'amministratore Giacomo Pirioni
Per la serie "aziende giovani e tutte italiane che si lanciano in un mercato competitivo ed esigente come quello del ciclismo", andiamo alla scoperta di BCycle, società di ecommerce di prodotti di alta qualità dedicati a chi pedala.
Sede a Palmanova in provincia di Udine, in attività online da 2 anni, BCycle è diretta da Giacomo Pirioni, che ha 24 anni e ha iniziato a ricoprire questo incarico da quando ne aveva appena 22: «Attualmente siamo una realtà piccola, il team è infatti composto da 5 persone e l'età media è sotto i 40 anni; ma stiamo crescendo in modo regolare e strutturato, perciò siamo molto fiduciosi per il futuro. Tra i nostri obiettivi c'è quello di portare più innovazione possibile, sia in ambito comunicativo che in ambito di servizi al cliente e, a tal proposito, stiamo sviluppando diverse idee piuttosto interessanti».
Partono tutti da una grande passione per la bicicletta, i ragazzi di BCycle: «È vero, possiamo contare su una grossa esperienza in ambito ciclistico, diversi membri del team hanno già avuto importanti esperienze nel settore bici e tutti sono ciclisti di lunga data... forse sono proprio io il più "in erba", visto che vado in bici da soli 13 anni...», ci dice Giacomo, con cui abbiamo fatto una bella chiacchierata.
Come ti sei avvicinato al ciclismo?
«Come accade a moltissimi mi sono avvicinato alla bici più per caso che per esplicita volontà di farlo, e da quella volta non sono più riuscito a staccarmene. Ho iniziato da molto giovane, mi sono fatto tutta la trafila delle categorie giovanili fino al punto in cui ho deciso di continuare a pedalare per puro piacere personale, al di fuori degli impegni agonistici».
Sei un appassionato, ovvero segui proprio le gare?
«Molto. Purtroppo le gare sono tante e il tempo è poco, perciò difficilmente riesco a godermele come vorrei, una sola eccezione: il Mondiale, quello me lo vedo dal primo chilometro alla linea d'arrivo! Per il resto, seguo il ciclismo durante il lavoro, tv accesa e sempre un orecchio teso per cercare di monitorare la situazione, e poi a partire dall'ultimo km non ci sono per nessuno».
Vai in bicicletta, hai detto. Quali percorsi ti piacciono?
«Non solo vado in bicicletta, ma non potrei farne a meno! Cerco di mantenermi allenato uscendo nei ritagli di tempo, in più vado al lavoro in bicicletta... non è molto ma mi aiuta a mantenere un po' la gamba. Le uscite, quelle vere, le faccio nel weekend. Prediligo giri lunghi, sia su strada che in mtb, mi piace arrivare al limite delle mie capacità fisiche per cercare la forza di andare avanti. Sto in bici molte ore e possibilmente mi reco in luoghi montani/collinari per godermi il più a fondo possibile i panorami che il nostro paese offre, non trovo nulla di più appagante dello scollinare in cima ad una salita, io e la mia bici, con davanti un panorama mozzafiato».
Che tipo di valore aggiunto pensi di poter offrire ai tuoi clienti?
«Partiamo con le domande toste! L'impronta che abbiamo voluto dare al negozio, e che tutto il team si impegna ogni giorno per portare avanti, è caratterizzata da un eccellente servizio al cliente. Ci stiamo applicando in modo costante per fare in modo che la persona che effettua l'acquisto si senta fortemente a suo agio, fornendogli in modo preciso e veloce tutte le informazioni di cui necessita. A titolo di esempio, stiamo facendo un grosso lavoro per minimizzare il tempo di risposta alle email: attualmente abbiamo un tempo medio di risposta inferiore alle 2 ore. Altro esempio, tutto il team di BCycle è composto da appassionati di ciclismo, questo per rendere il rapporto con i clienti il più semplice, naturale ed amichevole possibile».
Come scegli i prodotti che finiscono nei tuoi canali di vendita?
«Requisito fondamentale: devono avere "qualcosa in più". Non ho un criterio prestabilito secondo il quale valuto l'inserimento di un marchio. Mi piacciono molto i marchi in crescita, amo vedere le novità e capire perché un prodotto è migliore rispetto ad un altro, il mio obbiettivo è riuscire a trasmettere questo valore al cliente finale attraverso la pagina web. Spesso questo "in più" che i prodotti devono avere per finire tra le nostre pagine non è per forza di carattere tecnico, anche se esigiamo comunque standard qualitativi elevati, ma deve anche dimostrare un'attenzione concreta ai canoni estetici: il ciclista esige comodità e performance dal suo equipaggiamento, noi cerchiamo i prodotti che forniscano queste caratteristiche aggiungendoci anche un pizzico di senso estetico. Facendo un giro sul sito si vede che gli articoli non sono molti: spero di non vedere mai BCycle pieno di un mare di articoli per "fare numero". I prodotti sul nostro sito devono essere valorizzati a fondo sia dal punto di vista della presentazione attraverso la pagina web che dal nostro servizio clienti».
Perché un cicloamatore dovrebbe fare affidamento sulla tua azienda?
«Un cicloamatore non deve fare affidamento sulla mia azienda, deve essere BCycle, in tutte le sue parti, che riesce a metterlo nella condizione di sentirsi pienamente a suo agio. Quando un ciclista compra su BCycle so che lo ha fatto perché si è sentito in un ambiente familiare e si è fidato, e questo mi dà enorme soddisfazione perché è l'obiettivo che perseguiamo. Spesso scelgo di occuparmi personalmente dell'assistenza ai clienti rispondendo alle mail o al telefono, è un passaggio che mi piace da matti, amo poter dare al cliente le risposte che cercava: mi sembra di averlo davanti anche se è a 1000 km di distanza. BCycle sta crescendo con questa idea e tutto è strutturato intorno a ciò».
Quali sono i margini di crescita per un'attività online come la tua?
«I margini di crescita sono a perdita d'occhio: l'unico "dovere" è scegliere la strada giusta. Il mercato online è in crescita costante da oltre un decennio, l'impegno richiesto per far crescere un attività sul web è senza dubbio elevato, ma le soddisfazioni arrivano. Noi abbiamo stilato un piano piuttosto preciso riguardo il futuro di BCycle, che prevede l'entrata in un altro paese europeo (riservato, per ora) entro fine marzo 2016 e l'introduzione di diverse innovazioni per portare a livelli sempre più elevati l'assistenza al cliente, previsioni a termine più lungo non sono consentite, il mercato cambia in fretta e dobbiamo mantenere la massima flessibilità. Abbiamo in serbo anche un'altra grossa novità, ma ne parleremo a tempo debito».
Pensi che in futuro questo tipo di commercializzazione "virtuale" soppianterà in toto i negozi reali?
«Qualche giorno fa leggevo, tra i commenti di un post su Facebook di un nota azienda del settore, che coloro che comprano online lo fanno perché decidono di risparmiare denaro rinunciando al servizio che il negozio fisico offre. Non sono affatto d'accordo con questa affermazione: sono invece convinto che il ruolo dei negozi online debba essere quello di fornire al cliente un'alternativa al negozio fisico priva di compromessi, in grado di offrire tutto il servizio di cui il ciclista ha bisogno. Sarà poi la persona, nel momento in cui si trova ad effettuare l'acquisto, a scegliere quale dei due canali preferire, senza rinunciare a nulla. I due canali possono quindi tranquillamente convivere senza che nessuno dichiari guerra all'altro: è una sfida che il mercato impone, sta a noi svilupparla al meglio».
Qual è il tuo ultimo acquisto sul tuo negozio online?
«Un casco Poc Octal AVIP Orange. E a breve arriveranno anche le Dmt Vega 2.0 Orange Limited in coordinato!».
www.bcycle.cc
Sede a Palmanova in provincia di Udine, in attività online da 2 anni, BCycle è diretta da Giacomo Pirioni, che ha 24 anni e ha iniziato a ricoprire questo incarico da quando ne aveva appena 22: «Attualmente siamo una realtà piccola, il team è infatti composto da 5 persone e l'età media è sotto i 40 anni; ma stiamo crescendo in modo regolare e strutturato, perciò siamo molto fiduciosi per il futuro. Tra i nostri obiettivi c'è quello di portare più innovazione possibile, sia in ambito comunicativo che in ambito di servizi al cliente e, a tal proposito, stiamo sviluppando diverse idee piuttosto interessanti».
Partono tutti da una grande passione per la bicicletta, i ragazzi di BCycle: «È vero, possiamo contare su una grossa esperienza in ambito ciclistico, diversi membri del team hanno già avuto importanti esperienze nel settore bici e tutti sono ciclisti di lunga data... forse sono proprio io il più "in erba", visto che vado in bici da soli 13 anni...», ci dice Giacomo, con cui abbiamo fatto una bella chiacchierata.
Come ti sei avvicinato al ciclismo?
«Come accade a moltissimi mi sono avvicinato alla bici più per caso che per esplicita volontà di farlo, e da quella volta non sono più riuscito a staccarmene. Ho iniziato da molto giovane, mi sono fatto tutta la trafila delle categorie giovanili fino al punto in cui ho deciso di continuare a pedalare per puro piacere personale, al di fuori degli impegni agonistici».
Sei un appassionato, ovvero segui proprio le gare?
«Molto. Purtroppo le gare sono tante e il tempo è poco, perciò difficilmente riesco a godermele come vorrei, una sola eccezione: il Mondiale, quello me lo vedo dal primo chilometro alla linea d'arrivo! Per il resto, seguo il ciclismo durante il lavoro, tv accesa e sempre un orecchio teso per cercare di monitorare la situazione, e poi a partire dall'ultimo km non ci sono per nessuno».
Vai in bicicletta, hai detto. Quali percorsi ti piacciono?
«Non solo vado in bicicletta, ma non potrei farne a meno! Cerco di mantenermi allenato uscendo nei ritagli di tempo, in più vado al lavoro in bicicletta... non è molto ma mi aiuta a mantenere un po' la gamba. Le uscite, quelle vere, le faccio nel weekend. Prediligo giri lunghi, sia su strada che in mtb, mi piace arrivare al limite delle mie capacità fisiche per cercare la forza di andare avanti. Sto in bici molte ore e possibilmente mi reco in luoghi montani/collinari per godermi il più a fondo possibile i panorami che il nostro paese offre, non trovo nulla di più appagante dello scollinare in cima ad una salita, io e la mia bici, con davanti un panorama mozzafiato».
Che tipo di valore aggiunto pensi di poter offrire ai tuoi clienti?
«Partiamo con le domande toste! L'impronta che abbiamo voluto dare al negozio, e che tutto il team si impegna ogni giorno per portare avanti, è caratterizzata da un eccellente servizio al cliente. Ci stiamo applicando in modo costante per fare in modo che la persona che effettua l'acquisto si senta fortemente a suo agio, fornendogli in modo preciso e veloce tutte le informazioni di cui necessita. A titolo di esempio, stiamo facendo un grosso lavoro per minimizzare il tempo di risposta alle email: attualmente abbiamo un tempo medio di risposta inferiore alle 2 ore. Altro esempio, tutto il team di BCycle è composto da appassionati di ciclismo, questo per rendere il rapporto con i clienti il più semplice, naturale ed amichevole possibile».
Come scegli i prodotti che finiscono nei tuoi canali di vendita?
«Requisito fondamentale: devono avere "qualcosa in più". Non ho un criterio prestabilito secondo il quale valuto l'inserimento di un marchio. Mi piacciono molto i marchi in crescita, amo vedere le novità e capire perché un prodotto è migliore rispetto ad un altro, il mio obbiettivo è riuscire a trasmettere questo valore al cliente finale attraverso la pagina web. Spesso questo "in più" che i prodotti devono avere per finire tra le nostre pagine non è per forza di carattere tecnico, anche se esigiamo comunque standard qualitativi elevati, ma deve anche dimostrare un'attenzione concreta ai canoni estetici: il ciclista esige comodità e performance dal suo equipaggiamento, noi cerchiamo i prodotti che forniscano queste caratteristiche aggiungendoci anche un pizzico di senso estetico. Facendo un giro sul sito si vede che gli articoli non sono molti: spero di non vedere mai BCycle pieno di un mare di articoli per "fare numero". I prodotti sul nostro sito devono essere valorizzati a fondo sia dal punto di vista della presentazione attraverso la pagina web che dal nostro servizio clienti».
Perché un cicloamatore dovrebbe fare affidamento sulla tua azienda?
«Un cicloamatore non deve fare affidamento sulla mia azienda, deve essere BCycle, in tutte le sue parti, che riesce a metterlo nella condizione di sentirsi pienamente a suo agio. Quando un ciclista compra su BCycle so che lo ha fatto perché si è sentito in un ambiente familiare e si è fidato, e questo mi dà enorme soddisfazione perché è l'obiettivo che perseguiamo. Spesso scelgo di occuparmi personalmente dell'assistenza ai clienti rispondendo alle mail o al telefono, è un passaggio che mi piace da matti, amo poter dare al cliente le risposte che cercava: mi sembra di averlo davanti anche se è a 1000 km di distanza. BCycle sta crescendo con questa idea e tutto è strutturato intorno a ciò».
Quali sono i margini di crescita per un'attività online come la tua?
«I margini di crescita sono a perdita d'occhio: l'unico "dovere" è scegliere la strada giusta. Il mercato online è in crescita costante da oltre un decennio, l'impegno richiesto per far crescere un attività sul web è senza dubbio elevato, ma le soddisfazioni arrivano. Noi abbiamo stilato un piano piuttosto preciso riguardo il futuro di BCycle, che prevede l'entrata in un altro paese europeo (riservato, per ora) entro fine marzo 2016 e l'introduzione di diverse innovazioni per portare a livelli sempre più elevati l'assistenza al cliente, previsioni a termine più lungo non sono consentite, il mercato cambia in fretta e dobbiamo mantenere la massima flessibilità. Abbiamo in serbo anche un'altra grossa novità, ma ne parleremo a tempo debito».
Pensi che in futuro questo tipo di commercializzazione "virtuale" soppianterà in toto i negozi reali?
«Qualche giorno fa leggevo, tra i commenti di un post su Facebook di un nota azienda del settore, che coloro che comprano online lo fanno perché decidono di risparmiare denaro rinunciando al servizio che il negozio fisico offre. Non sono affatto d'accordo con questa affermazione: sono invece convinto che il ruolo dei negozi online debba essere quello di fornire al cliente un'alternativa al negozio fisico priva di compromessi, in grado di offrire tutto il servizio di cui il ciclista ha bisogno. Sarà poi la persona, nel momento in cui si trova ad effettuare l'acquisto, a scegliere quale dei due canali preferire, senza rinunciare a nulla. I due canali possono quindi tranquillamente convivere senza che nessuno dichiari guerra all'altro: è una sfida che il mercato impone, sta a noi svilupparla al meglio».
Qual è il tuo ultimo acquisto sul tuo negozio online?
«Un casco Poc Octal AVIP Orange. E a breve arriveranno anche le Dmt Vega 2.0 Orange Limited in coordinato!».
www.bcycle.cc