Hirschi si impone nella seconda frazione dello Czech Tour ©marketaphoto/CV/sprintcycling
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La UAE cannibalizza anche lo Czech Tour; Hirschi festeggia davanti a Ulissi

Doppietta che vale la sessantesima vittoria stagionale per la formazione degli Emirati Arabi Uniti. Si rivede anche un buon Matteo Fabbro, quinto oggi e sesto in generale

Dopo la vittoria di Luke Lamperti nella volata che ha deciso ieri la prima tappa, nella frazione odierna dello Czech Tour a festeggiare è la UAE Emirates, che stampa una doppietta con Marc Hirschi e Diego Ulissi sull'arrivo in salita di Pustevny: entrambi avevano il via libera per giocarsi le proprie carte, stando alle dichiarazioni del vincitore, così sull' ultima rampa l'elvetico ha attesi il momento giusto per lanciare il proprio attacco e raggiungere un Vermaerke che sembrava assaporare la vittoria, ma si è clamorosamente piantato nel finale. Anche Ulissi ha così potuto dare sfogo alle proprie energie cogliendo la seconda piazza davanti a Higuita.

Czech Tour 2024, la cronaca della seconda tappa

La seconda delle quattro frazioni dello Czech Tour partiva da Zlín e arrivava dopo 172.7 km  in cima alla seconda delle due ascese al gpm di prima categoria di Pustevny  (9.5 km à 5.7%).

Dopo più di quindidici chilometri e svariati attacchi, si sono avvantaggiati sul gruppo principale Sean Flynn (DSM-firmenich PostNL), Cameron Rogers (Lidl-Trek Future Racing) e Aaron Van Poucke (Flanders-Baloise), ma sono stati ripresi quando i velocisti hanno voluto giocarsi il primo traguardo volante a Luhačovice dopo 24.4 km, vinto da Maikel Zijlaard (Tudor) su Rui Oliveira (UAE Emirates) e Arne Marit (Intermarché-Wanty).

Dopo circa 55 km è partito un nuovo attacco effimero promosso questa volta da Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step), cui si è accodato prima il diciottenne Andrew August (INEOS Grenadiers) e poi la coppia composta da Jasper Dejaegher (Flanders-Baloise) e dal veterano Ben Swift (INEOS Grenadiers), ma anche il loro vantaggio è durato poco. 

Julian Alaphilippe  nelle prime fasi della seconda frazione dello Czech Tour ©Czech Tour via X
Julian Alaphilippe  nelle prime fasi della seconda frazione dello Czech Tour ©Czech Tour via X

Altri tentativi si sono susseguiti finché finalmente il canadese Pier-André Côté (Free Palestine) ha avuto il via libera del gruppo intorno ai -90 dall'arrivo, poi raggiunto dal ceco Michal Schuran (ATT Investments) e, dopo quasi venti chilometri di inseguimento, da Javier Serrano (Polti Kometa) e Charles Paige (TDT - Unibet). Il quartetto si è compattato ai piedi della prima ascesa al gpm di Pustevny, quando mancavano 58 km all'arrivo: qui la fuga ha anche toccato il suo vantaggio massimo, superando i 3'.

I quattro però si sono pian piano sfaldati e in testa sono rimasti Schuran e, con grande difficoltà, Serrano, che ai -38 ha perso le ruote del ceco. Nel frattempo nel gruppo inseguitore lavorava la Soudal Quick-Step (tra i più attivi Mattia Cattaneo), nonostante il leader Luke Lamperti si fosse già staccato. 

Prima di essere riassorbito dal gruppo, Serrano ha aiutato per qualche centinaio di metri il compagno di squadra Paul Double, che si è poi riportato su Schuran superandolo prima del Gpm. Dal gruppo principale in cima al Gpm si sono mossi Andreas Leknessund (Uno-X Mobility) e Ben Zwiehoff (Red Bull-BORA-hansgrohe), che hanno ripreso Double in fondo alla discesa. Un altro drappello si è staccato dal gruppo principale (tra di essi anche Vegard Stake Laengen, della UAE Emirates) riportandosi sul trio di testa, ma il lavoro della Soudal ha fatto sì che fossero ripresi ai -21.

Il gruppo dei favoriti si è così presentato ai piedi della salita forte di una sessantina di corridori: a lavorare soprattutto la Tudor per Michael Storer e la UAE che con Langen e Domen Novak cercava di tenere in testa Diego Ulissi e Marc Hirschi

Storer e Vermaerke infiammano la corsa, ma Hirschi è cinico

Ai -3 proprio Storer ha cercato di dare una prima accelerata con Hirschi e Sergio Higuita (Red Bull-BORA-hansgrohe) pronti alla sua ruota. Il colombiano ha provato a rilanciare, selezionando un quartetto con Hirschi, Storer e Kevin Vermaerke (DSM-firmenich PostNL), ma a chiudere su di loro è stato un sorprendente Andrew August. Ai -2 ha così rilanciato lo statunitense Vermaerke, che ha passato lo striscione dell'ultimo chilometro con un centinaio di metri di vantaggio. Proprio qui è partito il contrattacco di Marc Hirschi: l'elvetico ha passato Vermaerke a velocità doppia ai -300 metri, involandosi verso il traguardo. Dietro di lui anche Diego Ulissi aveva lanciato la propria azione: l'italiano è arrivato con 11" di ritardo dal compagno di team. Terza piazza per Higuita con 14" di ritardo, mentre Vermaerke si è dovuto accontentare della quarta posizione davanti a Matteo Fabbro (Polti Kometa) e Julian Alaphilippe, tutti con 17" di ritardo.

Ora lo svizzero guida la generale con 15" su Ulissi e 20" su Higuita: domani la terza tappa dello Czech Tour, da Moravská Třebová a Dlouhé stráně, con 134.5 km e 2284 di dislivello: meno di oggi ma con un arrivo ancora più duro: il Gpm di Dlouhé stráně prevede infatti 12.3 km al 6.7%, anche se la salita è divisa in due parti con punte sopra il 10% e un falsopiano di 2 km intorno ai -4 a dare respiro.

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