
Mathieu stuzzica, Tadej risponde: la Sanremo 2026 è già iniziata!
L'appassionante sfida tra i due fuoriclasse continua anche sui social. Van der Poel commenta un post di Pogačar: «L'anno prossimo Cipressa in 8 minuti?». Lo sloveno sta allo scherzo
Nemmeno il tempo di godere ancora dello straordinario spettacolo offerto ieri sulle strade del Ponente ligure, che proprio i due principali protagonisti della magnifica corsa di ieri, Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel, si e ci proiettano già all'edizione 2026 della Milano-Sanremo. Del resto, mancano solo 52 settimane alla prossima edizione...
Il palcoscenico del nuovo duello tra i due fuoriclasse non è la strada, ma i social network, Instagram per la precisione, a cui Pogačar, nell'insolito ruolo di sconfitto, affida i propri pensieri del day after: «Congratulazioni Mathieu e Filippo! Sono felice di aver condiviso il podio con due leggende come voi», scrive lo sloveno nel suo post sul social network Meta.
Mathieu: «La Cipressa in 8 minuti l'anno prossimo?»
«Non fatevi trarre in inganno - prosegue il campione del mondo - tornerò con una squadra fantastica come la UAE Team Emirates XRG, che ha fatto un lavoro superbo negli ultimi giorni, per altro ancora». Devono essere state queste parole a solleticare la fantasia di Van der Poel, superbo vincitore ieri della 116ª edizione della Classicissima.
Messo alla frusta sulla Cipressa dal ritmo imposto, nell'ordine, da Wellens, Narvaez e Pogačar in persona, Van der Poel ha immaginato una tattica ancora più aggressiva da parte del suo principale avversario: «Cipressa sotto gli 8 minuti l'anno prossimo?», ha domandato scherzosamente il campione della Alpecin-Deceuninck, immaginandosi cosa possa passare per la testa di Pogačar in queste ore.

Tadej: «Ho fatto i conti e...»
La risposta del 26enne sloveno non si è fatta attendere; e dimostra una florida vena comica: «Sto analizzando il tutto proprio adesso - ha scritto Tadej - e sì, possiamo andare un po' più velocemente. Qualcosa tipo 59 secondi in meno», ha concluso il campione del mondo, che ieri ha scalato la Cipressa in 8'59" (come riportato sul profilo Strava dello stesso Pogi) e che, quindi, non riuscirebbe a stare sotto agli otto minuti indicati dall'amico e collega di giustezza.

Battute a parte, c'è da immaginare che, fosse per Pogačar, correrebbe la prossima Milano-Sanremo già domani, forse anche oggi. La voglia di rivincita dello sloveno non può che intimorire, e al tempo stesso stuzzicare, i suoi avversari, in particolare quei pochissimi che possono pensare di giocarsela con lui e addirittura - come ha fatto ieri Van der Poel - batterlo.
Per la prossima sfida sulla Cipressa tra i due fenomeni di questo decennio bisognerà aspettare ancora un anno, ma già venerdì le loro ruote si dovrebbe incrociare - a meno di cambi di programma - alla E3 Saxo Classic di Harelbeke, in quella che si preannuncia come una sorta di prova generale in vista del Giro delle Fiandre di domenica 6 aprile. E una settimana più tardi c'è anche la Parigi-Roubaix: chissà che, dopo quello della Cipressa, Pogačar non abbia voglia di prendersi anche il KOM della Foresta di Arenberg.