Arvid de Kleijn (Tudor Pro Cycling) © A.S.O./Billy Ceusters
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La Tudor festeggia ed elogia Trentin: il regista perfetto

De Kleijn, alla prima vittoria nel WT a 29 anni, loda la squadra e l'azzurro. Pithie sarà a disposizione di Gaudu, ma vuole difendere la maglia gialla

04.03.2024 18:12

Le dichiarazioni al termine della seconda tappa della Parigi-Nizza 2024, con partenza da Thoiry e arrivo a Montargis. E' stata la prima vittoria nel World Tour per Arvid de Kleijn e per la Tudor stessa. La maglia gialla, in virtù degli abbuoni, è finita sulle spalle di Laurence Pithie, che dice di voler provare tenerla e aiutare al contempo Gaudu, nonostante la cronometro di domani prenda il tempo già sul primo arrivato.

De Kleijn: "Trentin sapeva esattamente cosa fare, è bastato ascoltare lui"

“Una vittoria nel World Tour significa molto. Penso di esserci stato vicino un paio di volte ed è stato bello arrivarci in questo modo: come tutti hanno potuto vedere, è stata una grande prestazione di squadra. Abbiamo Matteo (Trentin n.d.r.) nella nostra squadra e sapeva esattamente cosa fare. Ha detto che dovevamo mantenere la calma fino alla fine. La squadra è stata meravigliosa e abbiamo fatto un lavoro incredibile, oggi a differenza di ieri eravamo tutti compatti. La nostra è una squadra giovane che sta crescendo, stiamo facendo grandi passi avanti, me compreso, che sto crescendo ogni anno: forse sono un po' più vecchio degli altri ma sto ancora crescendo, posso ancora migliorare ed è molto bello farlo insieme agli altri ragazzi."

 

Laurence Pithie: “Domani proveremo a tenere la maglia, ma il leader è Gaudu”

“È un po' deludente non aver vinto, si lotta sempre per la vittoria di tappa, ma De Kleijn è stato super veloce e ha vinto con un vantaggio notevole. Sono riuscito a seguire il treno dei Tudor, ed è stata la cosa giusta da fare. E' molto bello indossare la maglia gialla in una gara come questa, non me lo sarei aspettato, è sorprendente perché è la mia prima corsa a tappe del World Tour in Europa e considero ogni giorno un'esperienza. Ora non vedo l'ora di aiutare il nostro leader David Gaudu. Domani sarà una giornata davvero dura, ma cercheremo di mantenere la maglia e di fare un buon lavoro di squadra per David. Partiremo ultimi, così potremo vedere cosa come saranno andati gli altri team e vedere cosa possiamo fare. Daremo tutto fino al traguardo."

Laurence Pithie (Groupama-FDJ) in maglia gialla © A.S.O./Billy Ceusters
Laurence Pithie (Groupama-FDJ) in maglia gialla © A.S.O./Billy Ceusters

Mathieu Burgaudeau: “Oggi ci ho riprovato, ma continuerò ad attaccare”


“Avevo già provato a prendere la maglia a pois nella tappa di ieri ma non ci sono riuscito, così ho voluto riprovarci oggi, ma sulla prima salita (la Côte des Mesnuls n.d.r.) non sono riuscito a vincere. In questa tappa gli sprint erano in fondo le salite, su un terreno molto pianeggiante, quindi anche questo non mi aiutava. Ma sulla seconda salita (la Côte de Villeconin n.d.r.) sono stato aiutato da Pierre LaTour e questo mi ha reso molto più facile vincere la maglia a pois. Rutsch non ha voluto proseguire a collaborare e quindi gli ho detto che non avrei tirato neanche io. Tutto sommato non è andata male: l'obiettivo ora è restare all'attacco e cogliere le occasioni. La maglia a pois sarà un premio se dimostrerò buone gambe in salita.”

 

Bart Leysen, d.s.Tudor Pro Cycling: “Trentin è un prolungamento del direttore sportivo”


“Naturalmente è eccezionale riuscire vincere una tappa alla Parigi-Nizza. Non è un obiettivo semplice da raggiungere e bisogna apprezzarlo. Se non lo fai, allora qualcosa non va", ha detto Leysen a WielerFlits:"È la prima vittoria del WorldTour per la squadra e quindi anche la più grande vittoria della sua esistenza. La Parigi-Nizza è una delle corse a tappe più importanti del World Tour in primavera,quindi dovremmo davvero godercelo. Trentin è un prolungamento del direttore sportivo, è perfetto in qualsiasi gara. Oggi il suo senso del tempismo e la visione della gara sono stati perfetti, ma lo ha già fatto perfettamente in qualsiasi gara. È un direttore sportivo sulla moto, un vero capitano di strada, un fattore cruciale anche nel treno. Dall'ammiraglia non vediamo tutto al momento giusto, di solito solo alcuni secondi dopo, quindi è importante se Matteo prende le decisioni giuste al momento opportuno. Ora c'è ancora una tappa sprint per De Kleijn alla Parigi-Nizza. L'obiettivo  successivo è condurre una buona campagna delle classiche. Con Arvid guardiamo al Classic Brugge-De Panne, Nokere Koerse, Bredene-Koksijde Classic e Scheldeprijs. Trentin potrebbe diventare il leader nelle classiche più dure”.

 

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