Le curiosità più incredibili sul ciclismo tra record e aneddoti bizzarri
Il Web si nutre degli eventi più importanti che riguardano le discipline maggiori, ma ci sono siti che regalano tantissime storie interessanti che vanno oltre il solito calcio. Betfair blog ci presenta tutte le news, mentre Betfair le statistiche aggiornate e nel ciclismo sono tantissimi gli aneddoti e le curiosità che raccontano la storia di questo sport.
Abbiamo selezionato per voi le curiosità più incredibili sul ciclismo tra record e aneddoti bizzarri, per scoprire a fondo la storia di questa disciplina sportiva, tra le più amate e seguite al mondo.
Come tutto ebbe inizio
Siamo nella metà del XIX secolo quando si organizzano le prime gare ciclistiche, su bici in legno con ruote di ferro. La prima gara della storia di questo sport è datata 1868 e si percorse nel parco di Saint Cloud, nei pressi della capitale parigina. Il vincitore fu il corridore inglese James Moore, che completò per primo il percorso di 1200 metri.
La nascita del Tour de France con corridori disposti a tutto pur di vincere
La leggenda narra che una rivista francese per vendere più copie ebbe l’idea originale di una corsa in bici tutta francese. Nel 1903 prese davvero piede questa ipotesi e nacque la prima competizione ciclistica al mondo, ancora oggi la più antica.
Durante le prime edizioni i ciclisti non erano controllati come oggi e accadeva un po’ di tutto, c’era chi si attaccava alle carrozze, a cavalli o altri veicoli, chi testava più di un bicchiere di vino per migliorare le prestazioni e corridori che fumavano, convinti che questo avrebbe aumentato la resistenza. C’è da aggiungere che le prime tappe erano massacranti, con percorsi che arrivavano anche a 400km: miti o leggende?
La Maglia Nera al Giro d'Italia: arrivare ultimi, vincendo
Oggi le scommesse Italia su eventi sportivi come il Giro in diretta su Betfair attirano milioni di appassionati con la diretta streaming e in tv, veder lottare i corridori per la maglia rosa è un’esperienza unica che ogni anno si ripete, con uno spettacolo sempre più intraprendente.
Fino agli anni ‘50, oltre al premio per il vincitore, c’era la maglia nera, conferita all’ultimo in classifica, di conseguenza anche in coda al gruppo si combatteva una lotta all’ultima (non) pedalata: ma per arrivare ultimi.
Non mancarono gli atteggiamenti bizzarri per conquistare la maglia nera, come nascondersi nei bar, forare le gomme di proposito e ogni tecnica che promuovesse l’arte di perdere tempo per ottenere almeno un riconoscimento: per questo fu abolita nel 1952. Il paradosso è che la maglia nera conferiva anche un premio in denaro, ecco perché molti atleti volevano vincerla a tutti i costi.
120 mila calorie bruciate nel Tour de France
Se ami mangiare e riesci a sopportare i ritmi del ciclismo professionistico, allora hai trovato lo sport che fa per te. Ovviamente scherziamo, nel Tour de France che è uno dei più duri, gli atleti arrivano a consumare tra 5000 e 8000 calorie per ogni tappa, in totale sono circa 120 mila le calorie consumate durante tutto il Tour: l’equivalente di 200 hamburger, circa.