Sei Giorni di Berlino: terzi Scartezzini e Viviani (che aspetta le Wild Card del Giro...)
La Sei Giorni di Berlino si chiude con il successo di Kluge e Reinhardt, che chiude in bellezza la carriera, e il terzo posto di Viviani e Scartezzini, che ora pensano agli Europei
La 112ª edizione della Sei Giorni di Berlino 2025 si è conclusa ieri con il nuovo successo dei padroni di casa Roger Kluge e Theo Reinhardt, che si erano già imposti nel 2019, con quest'ultimo che ha chiuso in bellezza la propria carriera agonistica.
Nel Velodromo di Berlino, i due tedeschi hanno conquistato la vittoria con 176 punti, superando la coppia neerlandese formata da Yoeri Havik e Philip Heijnen (167 punti) e da Elia Viviani e Michele Scartezzini, che hanno chiuso al terzo posto con 163 punti.
La gara è stata aperta fino all’ultimo, con un finale dove le tre squadre sono state testa a testa finché Kluge e Reinhardt hanno sferrato l’attacco decisivo negli ultimi 20 giri, sfruttando al meglio esperienza e spinta del pubblico di casa. In particolare, la coppia tedesca ha saputo recuperare lo svantaggio accumulato rispetto agli azzurri dopo la prima parte della gara Derny.
Sia per gli azzurri che per i loro avversari la competizione è stata un'ottima preparazione in vista dell'Europeo di Heusden-Zolder che inizierà tra 10 giorni (12-16 febbraio), dove Viviani e Scartezzini dovrebbero essere i veterani della nazionale azzurra, che sarà priva di Ganna, Consonni e Milan, impegnati nelle competizioni su strada
Una tradizione centenaria e un addio speciale
La Sei Giorni di Berlino ha disputato quest'anno la sua 122esima edizione: la prima fu nel 1909. Il Velodromo ha registrato il tutto esaurito, con oltre 8.000 spettatori presenti.
Questa edizione ha avuto un significato particolare, segnando l’addio alle competizioni di Theo Reinhardt (questa volta per davvero, visto che sembrava aver già dato l'addio dopo la Sei Giorni di Brema…). Il due volte campione del mondo dell’americana ha chiuso la sua carriera davanti al pubblico di casa, che lo ha salutato con una standing ovation. Per lui è già pronto un posto come collaboratore della nazionale su pista tedesca.
I risultati della categoria Sprint e i nuovo record
Lea Sophie Friedrich ha confermato il suo dominio nella velocità femminile, battendo Emma Hinze e Pauline Grabosch e stabilendo un nuovo record della pista nella prova a tempo con 13.154 secondi. Nel torneo maschile, il polacco Mateusz Rudyk ha replicato il successo dello scorso anno. Infine, Robert Förstemann, insieme al suo partner ipovedente Thomas Ulbricht, ha fatto segnare un nuovo record tedesco nei 500 metri a cronometro con partenza lanciata.
Il futuro di Elia Viviani dipende dalle Wild Card del Giro
Il futuro del veronese è legato alle Wild Card che verranno assegnante a breve alle squadre Professional invitate al prossimo Giro d'Italia: il 35 enne ex-INEOS-Grenadiers, dopo che il suo contratto con i britannici è terminato il 31 dicembre, è ancora in cerca di una sistemazione, dato che vorrebbe correre almeno un altro anno prima di chiudere la carriera. Prima di dicembre aveva avviato i contatti con la Q36.5, che in caso di invito al Giro d'Italia sarebbe interessata a rafforzarsi (anche per un altro atleta senza contratto, Matteo Fabbro, ci sarebbero speranze nel team svizzero). Tuttavia la presenza di Giacomo Nizzolo e di un ritrovato Matteo Moschetti non favorirebbe l'arrivo di Viviani, che quindi spera di trovare spazio in qualcun altra delle Professional invitate.
Se questa opzione non si concretizzasse, secondo alcune fonti Elia Viviani sarebbe la prima scelta del presidente federale Cordiano Dagnoni per sostituire Daniele Bennati, unico c.t. a non essere stato ancora rinnovato, oltre a Paolo Sangalli, che nel frattempo si è accasato alla Lidl-Trek, alla guida della nazionale su maschile strada.