Pietershow on the snow!
Puck Pieterse stravince sulla neve della Val di Sole. Alvarado e Bakker sul podio, forfait Van Empel. Buon quarto posto per la rientrante Persico.
“Quale colore ti viene in mente pensando al ciclocross?”. Di fronte a questa domanda, una buona percentuale di persone risponderebbe marrone. Il marrone è il colore del fango, protagonista delle battaglie che infuriano tra le atlete più ferrate di questa disciplina. Più marrone equivale a più sforzo per le crossiste e, molto spesso, a più spettacolo per i tifosi. Il marrone è il colore delle maschere che ricoprono i volti di chi, dopo un’ora scarsa di gara, taglia il traguardo delle prove più iconiche. Il marrone è totalmente contrapposto alle candide e luminose tonalità del bianco. È anche per questo che la decima prova di Coppa del Mondo assume un significato speciale. La risposta cambia, infatti, se alla domanda iniziale aggiungiamo la Val di Sole e il mese di dicembre. Da settimane, la Val di Sole è ricoperta da un bianco e lucido strato di neve, ben mantenuto dalle temperature costantemente sottozero. Il ciclocross si appresta a sfidare la neve e lo fa nella piccola località di Vermiglio, che ospita una prova di Coppa del Mondo per la seconda stagione consecutiva. L’attesa è tanta per questa prova tanto singolare: è l’unica prova di Coppa del Mondo in quota – Vermiglio supera i mille metri sul livello del mare – ed è l’unica in cui la neve non è rara eventualità, ma assoluta protagonista.
La sfida tra Fem van Empel e Puck Pieterse non si ferma nemmeno in questo scenario. L’anno scorso fu proprio Van Empel a trionfare dopo un duello con Marianne Vos, oggi assente come buona parte delle big. Discorso diverso per Pieterse che quel giorno non fu brillantissima e chiuse ai margini della top 10. Ai nastri di partenza ci sarà anche Ceylin Alvarado, in ripresa dopo un’influenza e pronta a recitare il ruolo di terza incomoda, ma anche Blanka Kata Vas che sulla neve può ben figurare. Da segnalare il rientro in Coppa del Mondo dell’azzurra Silvia Persico, bronzo iridato a Fayetteville e intenzionata a ben figurare nella gara di casa. Marie Schreiber e Manon Bakker proveranno a cogliere una top 5 approfittando delle assenze importanti di Shirin van Anrooij, Lucinda Brand, Denise Betsema e Inge van der Heijden. Non ci saranno neanche Clara Honsinger, che una settimana fa si è laureata campionessa statunitense della disciplina, e Yara Kastelijn, alla ricerca della condizione ottimale dopo l’infortunio che l’ha tenuta ferma per due mesi.
Alle 13 viene dato il via alla prova femminile. Lo start migliore è quello di Van Empel e Pieterse, ma alla prima curva entrambe scivolano sul ghiaccio e devono lasciare spazio a Schreiber e Alvarado; la neerlandese in particolare prova subito a scappare. Pieterse reagisce bene dopo la caduta e recupera terreno fino alla sesta posizione. Partenza buona anche per Bakker, Vas e Persico, mentre Van Empel soffre in fondo alla top 10 e non riesce a riportarsi in testa. A metà del primo giro si forma un terzetto al comando; ne fanno parte Persico, Alvarado e una scatenata Pieterse che vuole approfittare delle incertezze di Van Empel per guadagnare il più possibile in classifica generale. Al primo passaggio sul traguardo Bakker, quarta, paga già 13” dal terzetto di testa, seguita da Schreiber a 21”.
Nella seconda tornata Pieterse dimostra di averne più delle due compagne d’avventura e approfitta di una sbavatura di Persico per allungare. Van Empel, per contro, è in compagnia di Vas e Rochette a oltre 30” dalla testa della corsa. La leader di Coppa del Mondo appare in seria difficoltà e poco dopo è vittima di una brutta caduta su un tratto rettilineo. Una botta al ginocchio e le basse temperature le impediscono di proseguire: un ritiro pesantissimo, considerando che proprio in quel momento Pieterse se ne va e non si volta più indietro. All’inizio del terzo giro l’atleta della Alpecin Deceuninck conserva 16” su Alvarado e Persico e oltre 45” su Bakker e Rochette, che sta recuperando posizioni velocemente. Crisi invece per Vas che dopo un ottimo avvio ha perso tanto terreno e naviga a oltre un minuto da Pieterse insieme a Schreiber. Da segnalare la buona gara di Sara Casasola, ottava provvisoria e in lotta per un piazzamento in top 10.
Tra il terzo e il quarto giro Pieterse continua a guadagnare, in particolare nei tratti più tecnici dove Alvarado e Persico commettono parecchie sbavature. L’italiana prova a scappare, ma dopo una scivolata con conseguente caduta della catena è costretta a fermarsi e perde di vista Alvarado. Alle sue spalle si fa sempre più vicina la figura di Bakker che ha trovato un ottimo ritmo sulla neve e nel corso del quarto giro ha lasciato sul posto Rochette, saldamente quinta. Dopo la scivolata di Persico, Alvarado se ne va e riesce a mantenere un passo simile a quello di Pieterse, che ha ormai più di 40” di margine da gestire.
All’inizio dell’ultimo giro Pieterse transita con 35” su Alvarado e più di un minuto su Persico che continua a commettere sbavature e mette a serio rischio la sua terza posizione. Con le prime due posizioni cristallizzate, la lotta più interessante è quella per la settima piazza tra Sidney McGill, Hélène Clauzel e Casasola. A poche centinaia di metri dal traguardo si accende anche la lotta per il terzo posto; Bakker riesce a rientrare sulla ruota di Persico, che rischia una beffa clamorosa dopo una gara in cui è stata sempre virtualmente a podio.
Pieterse taglia il traguardo in solitaria dopo una gara sublime e un dominio incontrastato. Alvarado coglie un ottimo secondo posto a 44” dalla compagna di squadra e può dirsi più che soddisfatta per il suo secondo podio stagionale in Coppa del Mondo. Alle loro spalle, una sfortunata Persico scivola all’ultima curva nel tentativo di difendersi dal sorpasso di Bakker, che coglie un ottimo terzo posto a 1’26”. Rochette arriva come un treno alle spalle di Persico, ma in volata l’azzurra prevale e chiude quarta a 1’34” davanti alla canadese. A 3’31” sopraggiunge Schreiber, che conferma la buona condizione nonostante un ritardo notevole dalla vincitrice. Seguono Hélène Clauzel a 4’07”, Casasola a 4’10” e McGill a 4’16”. A chiudere la top 10 è la diciannovenne ceca Kristyna Zemanova, che taglia il traguardo con 4’17” di ritardo. Da segnalare le prove di Fleur Moors, tredicesima, e Katerina Hladikova, quindicesima.
In classifica generale Van Empel rimane in testa con 330 punti, seguita da Pieterse che con i 40 punti di oggi si porta a 265. Alvarado si porta in terza posizione con 182 punti e sorpassa l’assente Betsema, ferma a quota 181.
Nel dopo gara, giungono notizie su Fem van Empel; la leader di Coppa del Mondo sta bene, non presenta fratture e la sua partecipazione alle prossime gare non dovrebbe essere compromessa. Una buona notizia in vista delle quattro prove rimaste: il successo di Pieterse riapre la sfida con Van Empel per la conquista della Coppa del Mondo. Un discorso che sembrava quasi chiuso dopo Dublino, ma che si riapre con il ribaltone odierno.
Per il prossimo appuntamento si torna in Belgio, a Gavere, il 26 dicembre.
Chi la spunterà tra Van Empel e Pieterse?