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Riecco Ackermann! A Koksijde vince di volata su Hofstetter e Merlier. Ottavo Mozzato

18.03.2022 17:38

L'annuncio del suo trasferimento alla UAE Emirates aveva sorpreso molti e fatto discutere. Ci si chiedeva quale potesse essere il senso di un tale movimento di mercato per un velocista come Pascal Ackermann. Il tedesco, infatti, nella nuova squadra trovava altri sprinter a sbarrargli la strada (su tutti Alvaro Hodeg e Fernando Gaviria) e soprattutto un ambiente sempre più focalizzato su grandi giri e classiche, grazie al fenomeno Tadej Pogacar. Lo spazio per mettersi in proprio non pareva poi così vasto, ma Pascal ha sfruttato adeguatamente una delle prime opportunità da capitano.

La diciannovesima edizione della Bredene Koksijde Classic si articola in tre fasi: partenza e primi chilometri in pianura, segmento centrale con ben 6 muri da affrontare, tra cui due volte il Kemmelberg (l'asperità principale della Gand-Wevelgem), e infine il finale, piatto, tra il vento del Mare del Nord. Un totale di 200.9km che sorridono complessivamente alle ruote veloci.
Centrano la fuga in cinque: Patrick Gamper (Bora-Hansgrohe), Adrien Petit (Intermarché-Wanty-Gobert), già attivo ieri nel GP de Denain, Karl Patrick Lauk (Bingoal Pauwels Sauces WB), Kasper Saver (Minerva Cycling Team) e Thibau Verhofstadt (Tartaletto-Isorex). Vantaggio che si aggira sempre attorno ai 4 minuti con i battistrada tenuti a tiro dall'Alpecin-Fenix, squadra del favorito Tim Merlier.

Lungo la serie di muri i più attivi sono Victor Campenaerts (Lotto Soudal), sempre più a suo agio tra le stradine belghe, e Rasmus Tiller (Uno-X Pro Cycling Team), norvegese che abbiamo ormai imparato a conoscere come uno dei maggiori competitor delle classiche del Nord, comprese quelle più prestigiose come il Giro delle Fiandre. I due sono raggiunti nel tentativo di evasione da Dries De Bondt (Alpecin), ex-campione belga sempre protagonista nelle corse del proprio paese, Mauro Schmid e Jannik Steimle (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e da Barnabás Peák (Intermarché), già nel drappello dei migliori alla Ronde van Drenthe.

Il gruppo, tirato da UAE Emirates e Cofidis (per Max Walscheid, vincitore ieri), chiude ai -73, portandosi ad appena 2'30" dai fuggitivi. A questo punto prendono il comando delle operazioni Alpecin, Lotto e Quick-Step, presenti in forze nelle prime posizioni. Su un tratto in pavé a 57km dalla linea d'arrivo Campenaerts apre un ventaglio spezzando in brandelli il plotone. Davanti rimangono una trentina di atleti, tra cui Arnaud De Lie, compagno di Campenaerts alla Lotto, una folta rappresentanza dell'Alpecin (con fra gli altri Merlier, De Bondt e Guillame Van Keirsbulck) e della Quick-Step (Steimle, Bert Van Lerberghe e Stijn Steels); poi ancora sprinter del calibro di Sandy Dujardin (TotalEnergies), Walscheid, Pascal Ackermann (UAE) e Kristoffer Halvorsen (Uno-X).

L'accordo non manca e su De Moeren, il lungo stradone esposto al vento, gli attaccanti guadagnano rispetto al grosso del gruppone. Tutte le squadre rimaste escluse si alleano e ai -42 riescono a neutralizzare il pericolosissimo tentativo. 35 chilometri più tardi, all'interno del terzo ed ultimo dei tre giri da 11km previsti nel circuito finale, anche i fuggitivi devono arrendersi al ritorno dei big, con Lotto Soudal, Alpecin-Fenix e Quick-Step a spendersi più di tutte per tenere cucita la corsa. Negli ultimi 5km è scontro frontale tra i vari treni. Uno-X, Intermarché, Quick-Step e Bingoal sono le compagini più numerose ma perdono pezzi e unità a causa del complicato finale planimetrico; tocca ai velocisti trovare in prima persona la posizione migliore prima dell'ultima curva ai -300 metri.

Ackermann la prende in quarta ruota e si produce in uno sprint lunghissimo. Hugo Hofstetter (Arkéa-Samsic) gli esce di scia solo nei metri conclusivi, senza mettere in pericolo il successo del tedescone della UAE. Si deve accontentare del terzo posto Merlier, abbastanza convincente ma un po' indietro nel momento cruciale. Quarta piazza al pistard australiano Sam Welsford (Team DSM), che precede Gerben Thijssen (Intermarché), Timothy Dupont (Bingoal), Soren Wærenskjold (Uno-X), Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM), De Lie (il quale si è prodigato in uno slalom speciale all'interno dell'ultimo chilometro conclusosi con un salto di catena) e Van Lerberghe

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