Le squadre 2023: Jayco-AlUla
La storica squadra australiana cambia nome ma conferma gli stessi capitani. Yates, Matthews e Groenewegen guidano il team negli appuntamenti principali, speranza italiana con Sobrero, Zana e Colleoni
Con la stagione ciclistica appena avviata, ci occupiamo di presentarvi gli organici delle 18 squadre WorldTour 2023, viene ora il turno della Jayco-AlUla, ultima squadra della nostra rassegna. La formazione australiana per eccellenza diretta da Brent Copeland ma animata economicamente dal ricco imprenditore Gerry Ryan, ha dovuto affrontare periodi turbolenti a livello finanziario, che si spera siano conclusi con il rafforzamento della sponsorizzazione dello stesso Ryan e l’ingresso di un fondo d’investimento della città saudita di AlUla. Senza rinnegare le forti radici australiane, che la rendono un unicum nel WorldTour e non solo, il team ha però sempre mantenuto una forte vocazione internazionale, e spera ora di tramutare la ritrovata serenità a livello societario con importanti risultati sul campo.
Infatti, le ultime non sono state stagioni semplici neppure a livello sportivo, con la continuità di leader e obiettivi che non sembra aver dato le risposte sperate in termini di vittorie e risultati notevoli. Negli ultimi tempi infatti la Jayco-AlUla sembra essersi assestata su livelli discreti, senza particolari picchi e momenti di gloria, affidando la maggior parte delle proprie ambizioni ai capitani di lungo corso Simon Yates e Michael Matthews, a cui si è aggiunto lo scorso anno lo sprinter Dylan Groenewegen. Ecco quindi che la sfida per il 2023 del team può essere proprio il tentativo (tutt’altro che semplice) di uscire da una mediocrità in cui ultimamente sembra essersi immersa, ed in tal senso un ciclomercato all’insegna del ringiovanimento del roster sembra essere un buon punto di partenza.
Il mercato in entrata e in uscita
Come detto, il mercato appena concluso dal team è corposo e indirizzato al rinnovamento profondo del parco atleti, anche se non sembra intaccare gli storici ambiti d’eccellenza di squadra, corse a tappe in primis. Sono 10 le cessioni: lasciano il ciclismo pedalato gli esperti Cameron Meyer, Tanel Kangert e Sam Bewley, che annunciano il ritiro; mentre l’altro veterano Jack Bauer passa alla professional Q36.5. Lasciano poi anche gli australiani Alex Edmondson, destinazione DSM, e Damien Howson che raggiunge Bauer alla Q36.5. La cessione più pesante è però senza dubbio quella del velocista Kaden Groves, che approda alla Alpecin-Deceuninck. Infine Alexander Konychev riparte dalla Corratec, mentre i due scattisti Nick Schultz e Dion Smith passano rispettivamente a Israel-PremierTech ed Intermarché-Circus-Wanty. Sul fronte delle entrate invece assistiamo ad una maggiore varietà di profili e nazionalità. Entrano in squadra il campione italiano Filippo Zana e il veterano del ciclismo azzurro Alessandro De Marchi, rispettivamente provenienti da Bardiani e Israel-PremierTech. Arriva poi dalla Ineos Grenadiers lo scalatore irlandese Eddie Dunbar, mentre dalla Jumbo-Visma torna in patria l’altro grimpeur Chris Harper. Sul fronte classiche ci sono poi gli innesti di Lukas Pöstleberger e soprattutto Zdenek Stybar, infine entra in squadra un quartetto di giovani atleti: gli australiani Rudy Porter e Blake Quick, l’etiope Welay Hagos Berhe ed il tedesco Felix Engelahrdt.
Ingaggi
>Alessandro De Marchi (Israel-PremierTech)
>Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè)
>Chris Harper (Jumbo-Visma)
>Eddie Dunbar (Ineos Grenadiers)
>Lukas Pöstleberger (Bora-Hansgrohe)
>Zdenek Stybar (Quick-Step AlphaVynil)
>Felix Engelhardt (Tirol KTM)
>Blake Quick (InForm TMX MAKE)
>Rudy Porter (InForm TMX MAKE)
>Welay Hagos Berhe (EF-Nippo Dev.)
Cessioni
Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck)>
Tanel Kangert (Ritiro)>
Cameron Meyer (Ritiro)>
Sam Bewley (Ritiro)>
Jack Bauer (Q36.5)>
Damien Howson (Q36.5)>
Nick Schultz (Israel-PremierTech)>
Dion Smith (Intermarché-Circus-Wanty)>
Alexander Konychev (Corratec)>
Alex Edmondson (DSM)>
Gli uomini per le corse a tappe
Eddie Dunbar
Matteo Sobrero
Filippo Zana
Kevin Colleoni
Lucas Hamilton
Simon Yates resta indiscutibilmente il leader della formazione nei grandi giri e nelle corse a tappe più in generale. Il suo 2023 vedrà però un cambio netto rispetto alle ultime stagioni, perché il britannico punterà al Tour de France anziché al Giro d’Italia come obiettivo principale. Per la Corsa Rosa si nutrono invece grandi speranza per le prestazioni del neoacquisto Eddie Dunbar, che proverà a correre da capitano in un grande giro per la prima volta in carriera. Non sono certo finiti i buoni scalatori presenti in squadra, vista la presenza di un’ampia schiera di corridori in grado di distinguersi specialmente nelle corse di una settimana. Rientrano in questa categoria uomini come l’australiano Lucas Hamilton, il cronoman azzurro Matteo Sobrero e gli altri giovani italiani Kevin Colleoni e Filippo Zana. Un gradino sotto a questi vice-capitani che avranno più occasioni per giocarsi le proprie carte troviamo scalatori come Chris Harper, Tsgabu Grmay, David Peña e gli esperti Lawson Craddock ed Alessandro De Marchi, più passisti dei precedenti. Nella categoria “promesse” inseriamo invece gli esordienti Welay Hagos Berhe e Rudy Porter, che dovranno testarsi per la prima volta tra i grandi del WorldTour.
Gli uomini per le corse in linea
Zdenek Stybar
Anche nel reparto classiche si punta tutto sulla continuità, affidando la leadership al solito e solido Michael Matthews. L’australiano affronterà quindi una nuova annata da vero e proprio tuttofare nelle corse di giornata, potendo contare su notevoli doti di resistenza ed eccellente spunto veloce. Come spesso accaduto negli ultimi anni, i leader in questa specialità sembrano limitarsi al solo Matthews, ma gli innesti dal mercato ed alcuni giovani interessanti potranno offrire variazioni ad un canovaccio altrimenti già scritto. Zdenek Stybar non è più quello di qualche anno fa, ma il ceco ha esperienza e classe da vendere per provare a mettersi in mostra sulle pietre, il suo terreno preferito. Tra i giovani da cui ci si aspetta ulteriori miglioramenti annoveriamo Alexander Balmer, Kelland O’Brien e Felix Enghelardt, prospetti molto interessanti per le gare di giornata. Tra coloro che invece sfrutteranno le proprie doti sul passo a servizio dei capitani troviamo Luke Durbridge, Callum Scotson, Lukas Pöstleberger, Elmar Reinders, Jan Maas, Chris Juul-Jensen e Michael Hepburn.
Gli uomini per le volate
Nel 2022 si è rivisto un bel Dylan Groenewegen, e il velocista puro neerlandese sembra avere tutte le carte in regola per tornare a dominare gli sprint ai massimi livelli. Se da un lato la presenza di Groenewegen risolve i problemi per quanto riguarda le volate classiche, saranno invece diverse le occasioni dove i percorsi più esigenti chiameranno in causa Michael Matthews. Due uomini d’esperienza che potranno aiutare molto Groenewegen nella preparazione delle volate sono poi Luka Mezgec e Amund Grøndahl Jansen, specializzatisi ormai nel lanciare al meglio il proprio capitano. Infine, ci si attende che i due veloci australiani Blake Quick e Campbell Stewart riescano a confermare i buoni risultati ottenuti in patria anche sui palcoscenici del ciclismo europeo, ma è innegabile che nel reparto sprint l’attenzione sia posta quasi esclusivamente sui grandi nomi citati in precedenza.