Primo successo in carriera per il giovane Felix Engelhardt
Il tedesco classe 2000 trova il successo nella Per Sempre Alfredo, vincendo uno sprint ristretto, non prima che tutti gli attaccanti venissero stesi da un'insidiosa pioggerella; 4° Filippo Fiorelli
Verrebbe da dire, eccone un altro: stavolta il fiore ad essere sbocciato è il tedesco Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla), che inaugura il palmarès con il primo successo tra i grandi. Non si può dire che sia del tutto una sorpresa: Engelhardt era stato un grande protagonista del panorama U23 nelle passate stagioni ed in particolare nel 2022, vincendo il campionato europeo su strada e cogliendo il 6° posto in classifica generale al Giro d'Italia Giovani, entrando in top10 in 4 delle 7 tappe in programma. Oggi al termine di una corsa rocambolesca beffa allo sprint un gruppo di poche unità, davanti al britannico Mark Stewart (Bolton Equities Black Spoke) e il danese Anders Foldager (Biesse-Carrera).
La Per Sempre Alfredo 2023 prevedeva un percorso simile a quello della passata edizione, con partenza da Piazzale Michelangelo e arrivo a Sesto Fiorentino dopo 190,2 km; l'altimetria è stata alleggerita della doppia salita a Vetta le Croci, ma ha mantenuto la stessa sequenza finale: Montecarelli, Croci di Calenzano e triplo passaggio da Collina, sulle pendici del Monte Morello. Nella prima parte di fondovalle lungo il fiume Sieve che porta il gruppo in Mugello, prende corpo la fuga del mattino, formata da Aaron Van der Beken (Bingoal Pauwels Sauces), Michael Belleri (Biesse Carrera), Marcel Camprubi (Q36.5), Stefano Leali (General Store - Essegibi), Mattia Piccini (Gallina Ecotek Lucchini), Anthoni Silenzi (Mg. K Vis Color for Peace), Giacomo Garavaglia (Work Service – Vitalcare). Su di loro provano invano a riportarsi prima Lorenzo Pellegrini (D'Amico-UM Tools), poi Andres Mancipe (GW Shimano-Sidermec), ripresi entrambi dal gruppo dopo alcuni km a bagnomaria.
Verso il primo GPM di Montecarelli perde contatto Silenzi, mentre il resto dei fuggitivi riesce a superare anche l'ascesa alle Croci di Calenzano, venendo riassorbito a Calenzano, in vista del circuito conclusivo. Salendo la prima volta a Collina il gruppo inizia a selezionarsi mentre si sgancia un nuovo tentativo d'attacco, portato da Georg Steinhauser (EF Education Easy-post) e Alexis Guerin (Bingoal). I due ottengono spazio dal gruppo, che li avvicina molto salendo a Collina per la seconda volta, per poi mollarli nuovamente.
I due vengono ripresi a 13 km dal traguardo quando il gruppo si appresta a salire per l'ultima volta l'asperità decisiva: dopo un primo allungo di Simone Raccani (EOLO-Kometa), è Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team) a fare la differenza, ma il promettente classe 2001 - dopo essere scollinato con 7 secondi sui primi inseguitori - scivola nella prima parte dell'insidiosa discesa conclusiva, ulteriormente complicata dalla pioggia che ha funestato la corsa in molteplici occasioni. Da dietro sbuca Brandon Smith Rivera (INEOS Grenadiers), che rimane da solo, ma cade a sua volta quando la discesa sta per concludersi. A questo punto il gruppo dei primi si trova compatto a 3 km dall'arrivo, destinato a giocarsi la corsa in volata.
Primo azzurro Filippo Fiorelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè); menzione d'onore per Sergio Meris (Team Colpack Ballan), altro classe 2001 che ha ben figurato l'anno scorso tra gli U23, giunto 5° e soprattutto Walter Calzoni, rientrato dopo la caduta e arrivato 8° in volata, confermando su nuovi palcoscenici quanto di buono aveva fatto in Rwanda.