André Drege © Team Coop-Repsol/Kjetil Birkedal Pedersen
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La morte di André Drege provocata dalla foratura della ruota posteriore

Chiusa l'inchiesta della magistratura austriaca

06.01.2025 00:36

La tragica morte di André Drege - il 25enne norvegese morto il 6 luglio 2024 a seguito di una terribile caduta nel corso della quarta tappa del Giro d'Austria (St. Johann in Salzburg-Kals am Großglockner) - è stata provocata da un'improvvisa foratura della ruota posteriore. Lo ha stabilito la procura di Klagenfurt, che ha così archiviato il fascicolo di inchiesta aperto a carico di ignoti poche ore dopo l'incidente. 

La morte di André Drege causata da una foratura

Un atroce capriccio del destino ha così stroncato la giovane esistenza del corridore della Coop-Repsol, finito fuori strada lungo la discesa del Grossglockner mentre si trovava in fuga con altri 6 uomini. «La ruota posteriore si è bucata dopo l'impatto con un oggetto pesante, avvenuto con ogni probabilità nella curva adiacente al luogo in cui si è verificata la caduta», la concisa dichiarazione del pubblico ministero Thomas Burger al quotidiano austriaco «Die Presse». Dunque, il povero Drege - lanciato a tutta velocità in un tratto di strada ripida - non avrebbe avuto neppure il tempo di ammortizzare la foratura, a riprova dell'estrema gravità dello schianto.

L'indagine della magistratura ha avvalorato una volta di più la testimonianza dello sloveno Jaka Primozic - anch'egli all'attacco in quella giornata maledetta - che aveva subito notato la fuoriuscita di una sostanza lattiginosa (il sigillante che si usa per le ruote tubeless) dallo pneumatico posteriore della bici di Drege. 

Per celebrarne la memoria, il 12 ottobre 2024 è stata inaugurata una stele nel punto in cui si è consumata la tragedia. Alla cerimonia hanno partecipato gli organizzatori del Giro d'Austria (che dovrebbero anche ritirare il numero 171 con cui correva Drege a partire dall'edizione 2025, in programma dall'8 al 13 luglio), i familiari e i compagni di squadra del corridore norvegese.

Il Colosso di Rodi era pronto per il salto nel World Tour

Un risultato dopo l'altro, il ragazzo scandinavo - in forza da tre stagioni alla Coop-Repsol - si era assicurato la chiamata della Jayco-AlUla per il 2025. Dopo aver dominato la Visit South Aegean Islands - vincendo entrambe le tappe e la classifica generale - Drege si era ripetuto anche al Tour of Rhodes, aggiudicandosi la corsa greca dopo aver primeggiato nel prologo. Nella primavera del 2024, infine, altri due successi parziali sulle strade d'Oltralpe al Circuit des Ardennes e al Tour du Loir et Cher

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André Drege vince la prima tappa del Visit South Aegean Islands © Team Coop-Repsol/Nassos Triantafyllou
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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20