Combinare Tour de France e Olimpiadi? Per Tom Pidcock è un obiettivo
L'asso britannico conferma il suo programma per il 2024: meno ciclocross, priorità al Tour de France e al doppio titolo olimpico. "Ma non sono ancora pronto a concentrarmi su una sola disciplina"
Tom Pidcock è uno dei corridori che meglio incarnano il concetto di multidisciplina. Sin dalle categorie giovanili il classe 1999 non ha mai smesso di puntare agli obiettivi più disparati tra strada, mountain bike e ciclocross. Un approccio che fino a questo momento ha pagato, consentendogli di centrare il titolo olimpico nel cross country e il titolo iridato nel ciclocross in pochi mesi, oltre ad alcuni risultati di peso su strada - su tutti l'ultima Strade Bianche, la tappa con arrivo sull'Alpe d'Huez al Tour de France 2022, una Freccia del Brabante e un 2° posto alla scorsa Liegi-Bastogne-Liegi. Nel 2024 la rotta non cambierà per il nativo di Leeds, che in un'intervista con il suo storico sponsor Red Bull ha confermato di puntare a più di un obiettivo, specialmente in estate, quando si svolgeranno i Giochi Olimpici a Parigi.
“A Parigi farò sia strada che mountain bike”, ha subito chiarito Pidcock. “Voglio difendere il mio titolo olimpico nel cross country, ma devo anche pensare agli obiettivi della mia squadra che ha bisogno di me al Tour de France e al contempo non voglio rinunciare alla prova olimpica su strada. Mi rendo conto che avere tanti obiettivi così vicini è molto al limite, ma sono convinto dei miei mezzi e mi dò le migliori chance di portare a casa ottimi risultati. Questo significa fare dei sacrifici: dovrò ridurre i giorni di corsa in mountain bike e saltare qualche prova di Coppa del Mondo.”
Si preannuncia un'estate ricca di gare per Pidcock: dopo il Tour de France, in programma dal 29 giugno al 21 luglio, otto giorni lo separeranno dalla prova cross country di Parigi, in programma il 29 luglio. Infine, il 3 agosto, è prevista la prova in linea maschile a cui Pidcock, come detto, non vuole rinunciare.
“Spero di poter correre su tutte e tre le discipline il più a lungo possibile. Da quando sono passato professionista mi sono reso conto che alternare tra le varie discipline mi fa bene, soprattutto a livello psicologico. Fare lavori specifici solo su strada per mesi e mesi aiuta a trarre il meglio nel corso di una stagione intera, ma dopo un po' diventa pesante per me. Non sono ancora pronto a rinunciare alla mountain bike e a dedicarmi solo al ciclismo su strada.”
Pidcock si è poi concentrato su alcuni dei suoi obiettivi a lungo termine, tra cui la vittoria del Tour de France.
“Non lo nego, è un mio obiettivo sul lungo periodo. Ho ancora tanta strada da fare per raggiungere il livello dei migliori uomini di classifica, ma ci vuole pazienza e ammetto che devo ancora lavorarci parecchio. Me ne sono accorto allo scorso Tour de France dove sono partito con troppi obiettivi: volevo vincere una tappa, fare bene in classifica e ne sono uscito con niente. Non è stato un boccone facile da digerire.”
E il ciclocross? L'ex campione iridato della specialità ha confermato che correrà le gare a lui più consone in funzione delle classiche di primavera.
“Sarà più che altro un modo per spezzare dai training camp invernali. Questa stagione di ciclocross mi servirà per migliorare in vista delle classiche e delle prime uscite stagionali su strada. Il Mondiale? Non so ancora se lo correrò.”