Vollering, quella notte in bianco prima della Liegi
Demi confessa dopo la Doyenne: "Ero nervosa come non mai". Marlen Reusser ci mette la solita autoironia, Elisa Longo Borghini festeggia: "Potevo fare un finale migliore ma pazienza: guai se ci avessero riprese!"
Un'altra vittoria di squadra per la SD Worx, che giustamente festeggia anche ai microfoni con le sue punte Demi Vollering e Marlen Reusser; in particolare per la prima il successo nella Liegi-Bastogne-Liegi 2023 rappresenta un obiettivo che alla vigilia le ha letteralmente tolto il sonno. Tra le due sul podio si è inserita un'Elisa Longo Borghini che continua a fare i conti coi postumi del Covid ma che per sua fortuna ha trovato una giornata di ottima condizione.
Demi Vollering, seconda nella storia a centrare il Trittico delle Ardenne: “Stanotte non ho dormito, fino all'ultima salita ero piuttosto nervosa”
“È super speciale vincere tutte e tre le gare del Trittico. Abbiamo visto con Tadej Pogacar quanto sia difficile ottenere un simile risultato. Sono molto grata a tutta la squadra, per come abbiamo corso e per il fatto che mi abbia permesso di riuscire a centrare quest'obiettivo. Abbiamo preso un ottimo andamento sin dalla vittoria di Lotte Kopecky alla Omloop Het Nieuwsblad e siamo rimasti in questa scia vincente. Solitamente non sento tanto la pressione ma oggi ero piuttosto nervosa. Non ho dormito bene stanotte, ho passato tanto tempo a pensare a come mi sarei dovuta muovere oggi. Provavo a dirmi di stare calma, poi in gara ero di nuovo nervosa prima dell'ultima salita, ma una volta su di essa ho dimenticato tutto e mi sono ritrovata un'altra volta a lasciarmi scorrere. L'anno scorso, prima del Tour de France, ho iniziato a farmi allenare da Anna van der Breggen. Lei mi ha davvero motivata a conoscere me stessa. A volte, quando ho dei dubbi, lei mi dice: ‘Penso che tu conosca già la risposta’. Forse cerco solo una conferma e lei mi incoraggia a trovarla. E ora come potete vedere sono molto fiduciosa di quello che posso fare in gara.
Questa Liegi è stata la più difficile delle tre gare ardennesi. Volevo davvero vincere oggi perché sapevo che questa era un'opportunità unica per realizzare la tripletta, non è una cosa che si possa realizzare tutti gli anni, mi rendo conto di aver fatto una prestazione speciale. Ho avuto la sensazione che tutte facessero la corsa su di me, è una situazione che in passato mi ha messo in difficoltà ma sulla quale ho fatto passi avanti. Ovviamente aiuta avere questa squadra dietro di me. Tutte le ragazze hanno corso fortissimo e hanno anche espresso piena fiducia in me. Prima del Tour, andrò anche ad allenarmi in quota. Questi risultati sono ovviamente un'enorme motivazione per lavorare ancora più duramente durante quel ritiro per essere ancora migliore in Francia".
Elisa Longo Borghini: “Mi sto ancora riprendendo dal Covid ma oggi stavo benissimo”
"Sono un po' emozionata per aver raggiunto il podio dopo il lavoro svolto dalla squadra, che è stata perfetta nell'eseguire il piano tattico studiato da Ina Teutenberg. C'era sempre del blu intorno a me. Amanda Spratt era in fuga, Lucinda Brand e Lizzie Deignan tenevano sempre me e Gaia Realini nelle prime posizioni del gruppo, e il lead-out sulla Roche-aux-Faucons, con Amanda e Shirin van Anrooij, è stato pazzesco. Sono riuscita a prendere un piccolo margine anche perché sapevo che Demi Vollering avrebbe attaccato, e poi quando lei è arrivata sono stata in grado di tenere abbastanza bene il suo ritmo. Lei è in un momento eccezionale, la SD Worx è molto forte, ma sono sicura che saremo in grado di affrontarle una volta che la nostra squadra sarà al meglio. Abbiamo fatto una buona campagna delle Ardenne con due terzi posti (Van Anrooij all'Amstel e Realini alla Freccia), e il mio secondo a Liegi. Abbiamo una squadra così forte con tante carte da giocarsi e questa è la nostra forza. Mi sto ancora riprendendo dal Covid, ci sono giorni in cui mi sento meglio di altri, e oggi mi sono sentita benissimo. Forse ho interpretato un po' male il finale, ma se fossero rientrate le altre non so se avrei centrato il podio; sono un po' insoddisfatta per il mio sprint, ma alla fine Demi è stata più forte, chapeau. Ho provato a farla stare al vento, che veniva laterale da destra, fino ai 150 metri, ma lei è più veloce. Devo allenarmi di più nelle volate, spero di farne altre contro di lei".
Marlen Reusser: “Speravo solo che mi raggiungessero il più tardi possibile”
“Penso che sia andato tutto alla perfezione anche se lo svolgimento è stato diverso dai piani che avevamo. Nel finale abbiamo seguito il nostro istinto ed è andata così. Il mio progetto non era di andare in fuga, volevo salvare la gamba. Ma ero davanti, gli attacchi si susseguivano e con una fuga così importante che stava nascendo ho sentito l'obbligo di seguire le altre. Poi ho cercato di risparmiare più energia che potevo ma ho comunque fatto i miei turni a tirare e in salita mi sono sentita davvero bene. Ovviamente, quando sono rimasta sola ho pensato di resistere fino al traguardo. Ma ad essere onesti, dopo la Côte des Forges ho trovato un forte vento contrario che ha complicato le cose. Sapevo che le scalatrici avrebbero avuto le gambe per riprendermi ma speravo che ciò avvenisse il più tardi possibile. In fondo sto ancora imparando, ad esempio oggi non avevo le gambe migliori, ho avuto una settimana molto difficile e nonostante ciò sono riuscita a raggiungere un simile risultato. Per fortuna Demi è riuscita a vincere, e con un primo e un terzo posto al traguardo possiamo dire di aver fatto un'altra gara perfetta”.
Riejanne Markus: “Una delle classiche più belle del calendario”
“Sono molto orgogliosa di questa performance anche se un podio sarebbe stato bello per concludere la primavera; posso comunque accettare il risultato, guardando indietro è stato il migliore possibile oggi. La gara è stata tanto bella quanto difficile. Sono state aggiunte cinque nuove salite al percorso femminile che hanno reso la corsa estremamente dura. Comunque una grande esperienza correrla, penso sia una delle classiche più belle del calendario”.
Juliette Labous: “Non vedo l'ora che arrivi la Vuelta”
"Oggi è stata una corsa veloce e dura! Esmée Peperkamp ha preso la fuga giusta come avevamo programmato questa mattina ed è andata molto bene. Pfeiffer Georgi non si sentiva al meglio, quindi si è sacrificata per me, per tenermi davanti soprattutto sulla Redoute. Poi mi sono staccata sulla Roche-aux-Faucons e non ho più potuto seguire le migliori sette della giornata. Sono un po' delusa ma ho dato tutto quindi non ho rimpianti! Al traguardo ho lanciato il mio sprint un po' troppo tardi, per cui non sono entrata in top 10 ma questo è un aspetto su cui sto migliorando. Adesso non vedo l'ora che arrivi la Vuelta, sarà l'occasione per mettere alla prova le mie doti da scalatrice sulle lunghe salite!".