Chiamiamolo Puck Pack! Pieterse guida il gruppetto di olandesi dominanti tra le under. Bramati 16esima
Triello doveva essere e triello è stato. Su questa prova c'erano tantissime aspettative e le fenomenali protagoniste della gara non le hanno deluse. Fem van Empel, Shirin van Anrooij e Puck Pieterse sono destinate a dominare la scena crossistica per anni e hanno iniziato il loro dominio sin dalla categoria juniores, passando ora per quella U23. Oggi era atteso il secondo round della battaglia fra le tre, dopo che lo scorso anno fu Van Empel a spuntarla divenendo campionessa del mondo in Belgio. Stavolta, invece, è l'unica che non aveva mai alzato le braccia al cielo in stagione a conquistare la maglia iridata: Puck Pieterse è oro mondiale! Argento a Van Anrooij (battuta allo sprint per pochissimi centimetri), che ora si dovrà consolare con il titolo europeo vinto a novembre. Tagliata fuori nel finale per sua colpa e merito di Pieterse colei che era partita con il dorsale uno, la campionessa nazionale Van Empel.
Il primo giro scorre senza scosse, con il gruppo guidato dalla coraggiosa ma folle Amandine Fouquenet, contro queste avversarie mai avrebbe dovuto andar davanti. Dietro di lei, in ordine sparso, Marie Schreiber, le tre favorite, l'altra francese Line Burquier e la ceca Kristyna Zemanova; poco più indietro Harriet Harnden, britannica e Katie Clouse, americana. Nella seconda tornata il primo affondo vero e proprio: Pieterse e Van Anrooij si alleano e lungo la salita staccano Van Empel, in compagnia di Burquier.
La campionessa uscente rimane calma e si gestisce con grande conoscenza del proprio corpo, mentre Shirin e Puck continuano ad aumentare il vantaggio. Proprio Van Anrooij rimane un po' sulle gambe nel corso del terzo giro (su sei totali) e cede qualcosina nei confronti di Pieterse, fortissima tecnicamente e in condizioni straordinarie, ma meno adatta delle altre al tracciato così veloce e con pochi passaggi realmente impegnativi. Sul finire della tornata Shirin rientra e con lei si riavvicina pure Van Empel, che, con il cruise control attivato, non le ha mai lasciate scappare oltre i 7/8". Terminata la salita e approcciato l'unico tratto tecnico del circuito, Fem commette un errore sul terrapieno e perde metri importanti dalle rivali, che continuano a spingere senza rallentare.
Dopo un quinto giro interlocutorio, in cui è soprattutto Pieterse a intestarsi gran parte del lavoro, Shirin prende davanti la discesa dell'ultimo giro, ma sono tutte e tre insieme, mentre a poca distanza rimane l'ottima Burquier. Fem è la migliore in volata, Van Anrooij dovrebbe staccarla dalla scalinata in avanti, Pieterse nel tratto tecnico dopo la salita, come nel quarto giro. Nel segmento in pendenza le tre rallentano e si guardano l'un l'altra, poi Pieterse sferra l'attacco e come normale che sia, la meno esplosiva Shirin perde secondi. Nello stesso terrapieno che le era costato metri due tornate prima, Van Empel sbaglia (in parte a causa alla furbizia di Pieterse) e deve dire addio alle possibilità di bis.
Puck pare avviata verso il successo, ma Van Anrooij ha più watt e rientra con una seconda parte di tornata eccezionale. Le due si giocheranno il Mondiale in volata e come punte di velocità sono più o meno pari. Shirin commette nuovamente lo stesso errore: invece di lanciarsi all'ultima curva, rimane a ruota e aspetta che sia Pieterse a partire. Puck raggiunge prima la massima velocità e riesce a tenere la posizione fino alla fine, prendendosi l'oro e relegando Van Anrooij al secondo posto; terza Van Empel (a 12"), quarta Burquier (a 39"), quinta Fouquenet (a 1'26") e sesta la lussemburghese Schreiber (a 1'49"); poi, a completare la top ten, nell'ordine, Zemanova, Munro, Clouse e Harnden. Buon sedicesimo posto per Lucia Bramati.
Ora, in chiusura, la prova regina élite maschile.