Wiebes e Vos giocano d'azzardo: "A volte bisogna scommettere". A lasciare tutto sul tavolo è la DSM
La SD Worx e la Jumbo-Visma lasciano il grosso del lavoro alla squadra di Kool, che poi sciupa: "In arrivo giorni difficili, non volevamo dare tutto ora". Per Julie van de Velde sorriso dolceamaro: "C'ero quasi, ma la pois è un sogno"
Ecco le dichiarazioni delle protagoniste della terza tappa del Tour de France Femmes, vinta da Lorena Wiebes.
Lorena Wiebes: “Abbiamo giocato d'azzardo. Lotte Kopecky lead-out d'eccezione”.
"Quando ci è stato detto che negli ultimi cinque chilometri Van de Velde aveva ancora un vantaggio di 35 secondi, tutte le mie compagne sono state mandate davanti per chiudere. La cosa più importante è avere piena fiducia nel tuo lead-out ed è così è per me con Lotte. Siamo entrate nell'ultima curva e ho capito che avremmo raggiunto Van de Velde, Lotte stava tirando molto forte, ho avuto un lead-out d'eccezione. Stavo anche guardando a lato della strada per vedere la distanza dal traguardo, e quando Marianne Vos è partita, sono partita anch'io e sono stata felice di aver vinto così. Pensavamo che non spettasse a noi iniziare l'inseguimento perché stanno arrivando giorni difficili e noi non vogliamo che le nostre compagne di squadra diano tutto ora e non nella battaglia per la generale. Conosco anche la DSM per aver corso con loro l'anno scorso, e sapevo che che si sarebbero impegnate per Charlotte Kool. A volte, devi giocare d'azzardo, anche noi ci siamo trovate spesso nella situazione di dover guidare l'inseguimento. Negli ultimi cinquecento metri sono dovuta solo stare a ruota di Lotte, e quando ho sentito Marianne Vos partire, sono uscita. Sono contenta di questa vittoria e contenta di aver avuto una buona giornata".
Marianne Vos: “È stata una scommessa per noi lasciare l'inseguimento a SD Worx”.
“Julie Van De Velde ci è andata davvero vicino, è stata molto intelligente. Per molto tempo sembrava che non ce l'avrebbe fatta. Il vento era contro Van de Velde e il percorso era in discesa, il che ha consentito al gruppo di guadagnare più velocità, soprattutto nel prepararsi allo sprint. È stata una scommessa per noi lasciare l'inseguimento alla SD Worx: sappiamo che sono in testa alla classifica e hanno un velocista molto veloce come Wiebes. Poi stava a noi attaccare prima e cercare di stare davanti nello sprint. Alla fine c'è stato molto divario tra me e Wiebes, ma penso che sia stata comunque una bella volata”
Lotte Kopecky: "Non mi dispiace lavorare per le mie compagne".
"Van de Velde andava molto forte, era bella da vedere, ma alla fine è sempre dura stare davanti sola così a lungo contro il gruppo. Ho cercato di mantenere la calma, perché se mi fossi innervosita, lo avrebbe fatto anche Lorena Wiebes. Nell'ultima curva, ho potuto vedere Julie e sono partita d'istinto. Mi sentivo che dovevo partire e mi sentivo bene. Lorena mi ha passato ma io ho continuato e ho preso la terza piazza, è andata molto bene. Questo è anno molto speciale e tutto sta andando alla grande in questo Tour. Non mi dispiace fare un po' più di sforzi per aiutare le mie compagne di squadra. Demi Vollering è ben posizionata in classifica generale, abbiamo già due vittorie, un secondo posto, la maglia verde... Ma alla fine, avere la maglia gialla nell'ultimo giorno è la cosa più importante e ci concentriamo su questo".
Julie van de Velde: "Ci sono andata vicina, ma la pois è un sogno".
"Un un po' di sentimenti contrastanti perché sono arrivata davvero vicina alla vittoria di tappa, ma è un sogno essere con la maglia a pois, è una giornata fantastica. Con Yara Kastelijn, eravamo prima e seconda nella classifica QOM, quindi abbiamo potuto provare entrambe fintanto che la maglia è rimasta nella squadra, e quella era la cosa più importante. Ho sentito che i compagni di squadra stavano facendo un grande sforzo per cercare di disturbare l'inseguimento. Il mio direttore sportivo mi ha detto che il divario era cresciuto di nuovo, quindi ho cercato di dare tutto e di non voltarmi indietro, ma purtroppo dal gruppo sono arrivate nelle ultime centinaia di metri"."
Charlotte Kool: "Mi sono fatta sorprendere, occasione persa".
“Volevamo puntare alla vittoria oggi, e la squadra ha piena fiducia in me per le volate, così volevamo cogliere questa opportunità, ecco perché abbiamo lavorato quando altre squadre non l'hanno fatto, sono davvero delusa alla fine. Siamo partiti un po' in anticipo, ma quello era il piano e io sono arrivata all'ultima curva in una posizione perfetta, ma mi sono fatta sorprendere da dietro quando le altre hanno iniziato lo sprint. Poi non c'era spazio e io ero un po' chiusa senza riuscire a passare, quindi è solo un'occasione persa.
Kelvin Dekker, DS dsm-firmenich: "Forse Kool lasciata sola troppo presto, ma avremo altre occasioni".
“Ci siamo presi le nostre responsabilità quando dovevamo. C'è stato un punto in cui abbiamo detto che dovevamo davvero prendere in mano noi la situazione, come ci eravamo detti stamattina e già nelle settimane precedenti. Megan Jastrab ha preso una bella botta il primo giorno, quindi abbiamo dovuto adattare il nostro lead-out. Abbiamo comunque fatto come avevamo programmato, anche Juliette è intervenuta per colmare alcune lacune del treno e lo ha fatto in modo positivo. Penso che nell'ultimo chilometro abbiamo commesso degli errori, forse abbiamo lasciato Charlotte davanti da sola troppo presto. Era in una buona posizione, ma poi è stata sommersa da alcuni delle corritrici che sono arrivate da dietro, e quindi non è riuscita a partire davvero, il che è un peccato. Siamo venuti qui per vincere, quindi alla fine ovviamente oggi è una delusione, ma continueremo a lottare e ci saranno altre opportunità per noi nel corso della settimana”.