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UAE Tour 2023, settima tappa - Quote e pronostici

Atto conclusivo della seconda corsa a tappe del calendario World Tour. Nonostante il vantaggio minimo su Plapp e Bilbao, la maglia rossa di Evenepoel non appare in discussione. Adam Yates proverà a negare al campione del mondo almeno la vittoria par

La corsa a tappe più noiosa del mondo nel Paese più fittizio (per quanto bello) del mondo giunge finalmente a conclusione, con la tappa di Jebel Hafeet, la salita simbolo dello UAE Tour, affrontata in tutte le edizione della corsa mediorientale. Nelle ultime tre occasioni è stato Tadej Pogacar a imporsi sulla cima della montagna emiratina, che nel 2020 venne proposta in due tappe differenti, la prima delle quali vide imporsi nettamente Adam Yates.

Il britannico proverà a ripetere quell’impresa (al termine della quale rifilò 1’03” a Pogacar e 1’30” a Lutsenko), se non nella speranza di scalzare un Evenepoel all'apparenza irraggiungibile, almeno per regalarsi un successo di tappa e per guadagnare quante più posizioni possibili in classifica. Anche il secondo posto occupato da Plapp e il terzo di Bilbao sembrano ipotecati, ma il capitano della UAE – come ricordato da lui stesso nei giorni scorsi – non ha nulla da perdere e, con ogni probabilità, sferrerà il proprio attacco nella prima metà della salita, quella più duri.

Proprio i due più immediati inseguitori di Remco in classifica generale potrebbero essere i migliori alleati di Yates nella conquista della vittoria di tappa. È vero, c’è da immaginarsi che il campione del mondo voglia sbaragliare la concorrenza, dimostrandosi il più forte in salita già a fine febbraio, ma l’obiettivo principale rimane quello di portare a casa il successo nella generale e, per farlo, sarà fondamentale evitare fuorigiri e crisi verticali; meglio, dunque, evitare di seguire gli attacchi multipli che quasi certamente Yates porterà, da solo e con il supporto della squadra, dai primi metri di Jebel Hafeet e salire con il proprio passo, curando sì Yates, ma anche Plapp (distante 9”) e Bilbao (lontano 13”).

Un’impresa che appare tutt’altro che impossibile, soprattutto per un Remco brillante (per certi versi inaspettatamente) come quello che abbiamo visto nelle prime sei tappe. Nonostante il peso della maglia iridata, il fuoriclasse belga sembra essere riuscito nella non banale impresa di migliorare nel corso di un inverno che, per tanti altri corridori, sarebbe stato molto difficile da gestire. L’accelerazione con cui il leader della Soudal-QuickStep si è aggiudicato la piazza d’onore nel primo arrivo in salita di questo UAE Tour, a Jebel Jais, non faceva parte del repertorio del Remco ammirato fino a qui. Lo scenario di oggi sarà differente e, almeno sulla carta, un po' più ostico, specie se la squadra non riuscirà a supportarlo egregiamente come fatto in occasione della terza tappa. Inutile girarci intorno: Evenepoel è il corridore più forte in gara, ma non è detto che lo sia anche oggi.

È così che la pensano anche i bookmaker: Yates è il favorito per la vittoria di tappa a 2.5, mentre il successo di Evenepoel vale mezzo punto in più (entrambe le quote sono offerte da Sisal). Dietro il vuoto: Bilbao è il terzo nome in lavagna a 11 (Bet365), seguito dalla coppia Jumbo-Visma Kuss-Gloag, quotati rispettivamente a 16 (Eurobet) e a 21 (Goldbet). Einer Rubio, vincitore in solitaria su Jebel Jais, è pagato a 18 da Snai, mentre la vittoria di Plapp, secondo in classifica generale e quinto a 16” da Pogacar l’anno scorso, è offerta a 20 da Sisal. Poca fiducia è riposta dai bookmaker nei due compagni di squadra di Yates: i successi di McNulty e Soler pagano rispettivamente 34 (Bet365) e 51 (Eurobet).

Non vedo grande valore in nessuna di queste quote, anche per via delle poche informazioni che la corsa ci ha dato, su un terreno come quello odierno. Dovendo scegliere a tutti i costi, punterei qualcosa sulla vittoria di Yates, ma davvero senza esagerare, vista la quota davvero poco invitante. Non credo che il Rubio della situazione possa trovare spazio oggi ma, nel caso, fatico a figurarmi chi, tra gli outsider, possa trarre vantaggio da un’eventuale – e improbabile – situazione di stallo. Anche qui, se costretto ad accendere una quota più corposa, proverei una micropuntata su McNulty, sperando possa avvantaggiarsi nel caso in cui la UAE Emirates provasse a schiacciare Evenepoel in una tenaglia; per quanto visto fino a oggi pare proprio uno scenario improbabile, ma in piccolo tentativo si può fare.

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Nonostante tutto, il ciclismo è la mia unica passione.