Vernon, funziona l'ultima scommessa Quick-Step
Al Catalunya il giovanissimo britannico batte in volata Bauhaus e Godon. João Almeida sprinta a un traguardo volante e soffia per un secondo la maglia a Nairo Quintana
Una Volta col bilancino, ci si giocano le posizioni che contano con gli abbuoni ai traguardi volanti e in un minuto ci sono 13 corridori, tutti potenzialmente ancora vincenti, se ci fossero però delle tappe realmente selettive negli ultimi due giorni catalani che attendono il gruppo; e invece saranno frazioni abbordabili, per cui tutto resterà presumibilmente in ballo e in gioco fino all'ultimo centimetro di Montjuïc domenica.
Mentre la classifica vive di equilibri fragilissimi, la tappa odierna fa segnare l'ennesimo 1 nella schedina di Patrick Lefevere, che può ben dire d'aver messo a referto un'altra scommessa vinta: quella su Ethan Vernon, giovanissimo inglese di Bedford, capace di infilare la prima da pro' coerentemente con quanto aveva fatto vedere nella categoria under, ovvero una grande velocità, la stessa che gli ha permesso di conquistare la volata di Vilanova. Allo scorso Avenir si era comunque illustrato pure capace a cronometro, e infatti una top ten all'ultimo Mondiale di specialità l'ha centrata. Se son ruote, gireranno.
E ora passiamo alla cronaca. La quinta tappa della Volta a Catalunya 2022 era la più lunga di quest'edizione e proponeva un arrivo classico della corsa catalana, a Vilanova i la Geltrú; 206.3 i km dalla partenza di La Pobla de Segur, qualche salitella soprattutto nella prima parte del percorso, e poi il veloce digradare, a metà corsa, verso il traguardo. Il meglio, dal punto di vista dei percorsi, questa Volta se l'era già lasciato alle spalle, del resto.
Fuga a tre dopo 18 km di tentativi, a comporla Urko Berrade (Kern Pharma), Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA) e Gotzon Martín (Euskaltel-Euskadi). Il vantaggio massimo è stato di poco superiore ai 5', comunque un livello di margine che è stato tenuto a lungo dai tre, almeno dal km 40 al 100 di tappa, è bastata però un'accelerazione del plotone per rimettere i battistrada nel mirino e lì tenerceli fino al momento di chiudere sulla fuga, esattamente ai -20. La necessità di andare ad annullare la fuga, ispirata dalla UAE Emirates, risiedeva nel fatto che ai -17 fosse previsto uno sprint intermedio a Pantà de Foix, traguardo su cui João Almeida aveva messo gli occhi: ed è infatti bastato al portoghese transitare per terzo, ben scortato dal compagno e connazionale Rui Costa, per prendersi il secondino d'abbuono grazie a cui ha scavalcato Nairo Quintana dalla vetta della classifica.
Dopo lo sprint intermedio non sono mancati tentativi d'anticipo, Jan Bakelants (Intermarché-Wanty) ai -15, ancora Rui Costa (UAE) ai -9.5, poi Richard Carapaz (INEOS Grenadiers) ai -6, ma nessuno ha saputo evadere. Ilan Van Wilder, invece, ahilui ha saputo cadere, a 900 metri dal traguardo. Quel traguardo su cui il suo compagno Ethan Vernon ha regalato alla Quick-Step Alpha Vinyl la 15esima vittoria stagionale, e a se stesso la prima da professionista. Il 21enne britannico, già piazzato a Perpignan l'altro giorno, ha preceduto nell'ordine Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious), Dorian Godon (AG2R Citroën), Guillaume Boivin (Israel-Premier Tech), Kaden Groves (BikeExchange-Jayco), Martin Laas (Bora-Hansgrohe), Manuel Peñalver (Burgos-BH), Ivo Oliveira (UAE), Hugo Hofstetter (Arkéa Samsic) e Guillaume Martin (Cofidis).
La classifica è stata ridisegnata dall'abbuono di João il quale si ritrova quindi ora con 1" su Quintana (Arkéa), 7" su Sergio Higuita (Bora), 18" su Juan Ayuso (UAE), Wout Poels (Bajrain) e Ben O'Connor (AG2R), 21" su Tobias Johannessen (Uno-X), che il famoso traguardo volante l'ha vinto e quindi qualcosina ha recuperato (3" il suo abbuono), e poi ancora 24" su Martin, 27" su Carapaz, 35" su Torstein Træen, 57" su George Bennett (UAE), 1' su Jai Hindley (Bora) e Carlos Rodríguez (INEOS).
Cambierà qualcosa domani nella sesta tappa, la Salou-Cambrils di 167.6 km, con tanti saliscendi ma poco significativi, o comunque poco vicini al traguardo? Difficile ma non si sa mai.