Bilbao esulta al Giro di Slovenia ma Aleotti difende il primato
Lo spagnolo della Bahrain Victorious vince la penultima tappa del Giro di Slovenia, 4° Pellizzari, 5° Pozzovivo
Un lungo ed estenuante lavoro ai fianchi prima di assestare la botta vincente: lo spagnolo Pello Bilbao ha vinto la penultima tappa del Giro di Slovenia con l'arrivo in quota a Krvavec, lasciandosi alle spalle il britannico Double e la maglia verde Giovanni Aleotti che, seppure stremato, è riuscito a conquistare un abbuono preziosissimo in vista del gran finale a Novo Mesto.
Otto uomini in fuga fino ai piedi dell'ultima salita
La 4ª e penultima tappa del Giro di Slovenia (Skofjica-Krvavec, 147 km) ha un profilo ondulato e nervoso ancor prima di imboccare la salita finale: tre GPM nei primi 80 km di corsa. L'ideale per un attacco da lontano che, come da copione, riceve abbastanza presto il via libera dal gruppo: dopo 14 km, si sganciano il belga Johan Meens (Bingoal WB), il ceco Tomas Kalojiros (Pierre Baguette), il francese Cyril Barthe (Groupama-FDJ), l'italiano Davide Baldaccini (Corratec-Vini Fantini), lo spagnolo Marcel Camprubì (Q36.5), lo sloveno Mihael Stajnar (Ljubljana Gusto Santic) e l'ungherese Barnabas Peak (Adria Mobil). I sette fuggitivi viaggiano di comune accordo e arrivano a guadagnare un massimo di 4'30" quando mancano 40 km al traguardo. In testa al gruppo, gli uomini al servizio della maglia verde, l'italiano Giovanni Aleotti (BORA-Hansgrohe), lasciano l'onere dell'inseguimento alla EF EasyPost, che riduce drasticamente il divario nel lungo tratto di falsopiano che precede la salita conclusiva. Frenesia in testa e in coda al gruppo, dove si registra una caduta (senza conseguenze, per fortuna) dello sloveno Domen Novak (UAE Emirates).
Bilbao in progressione, Aleotti sulla difensiva
La fuga del mattino perde pezzi sulle prime rampe (in doppia cifra) del Krvavec: rafforzata la leadership nella classifica degli scalatori, Baldaccini si sfila al pari di Kalojiros e Stajnar. Gli altri attaccanti hanno parimenti il destino segnato, ma provano comunque a darsi battaglia: Peak tenta invano di staccare Barthes, Camprubì, Meens e Paluta. Saltati i due uomini delle squadre Continental slovene, il terzetto franco-belga-spagnolo protrae la sua resistenza fino a 9 km dalla vetta, quando il gruppo dei migliori - trainato da Alessandro De Marchi (Jayco-AlUla) - ricuce definitivamente lo strappo. Il ritmo imposto dal friulano costringe alla resa il campione nazionale norvegese Fredrik Dversnes (Uno-X Mobilty) e l'ecuadoriano Jhonathan Narváez (INEOS Grenadiers) che, in ogni caso, non è un uomo da salite lunghe e impegnative. Lo scenario cambia di netto ai -5: pur senza alzarsi sui pedali, lo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorious) impone un cambio di passo deciso, di cui fanno le spese il belga Steff Cras (Total Energies) e gli italiani Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Filippo Zana (Jayco). Se il vicentino imposta un'andatura regolare che gli consentirà di non pagare troppo dai migliori, il marchigiano si renderà protagonista di un'altra, eccellente rimonta.
Lo spagnolo risolve la partita negli ultimi 150 metri
A questo punto, la sfida per la tappa sembra ristretta a quattro uomini: Aleotti, Bilbao, l'irlandese Ben Healy (EF) e l'altro azzurro Domenico Pozzovivo (VF Group). Tuttavia, l'andatura costante di Bilbao mette alle corde anche Healy che, tuttavia, avrà modo di riprendersi in vista dell'ultimo chilometro. Il terzetto di testa procede cum grano salis verso la vetta: il solo che abbia la forza per spingere è proprio Bilbao, che costringe Aleotti a una difficile ma generosa difesa. Le astuzie tra i primi tre consentono al britannico Paul Double (Polti Kometa), in bella evidenza anche a Nova Gorica, di risalire la corrente e agganciare i primi nell'ultimo settore in contropendenza prima dell'impennata conclusiva. Anche dietro si sono rimescolate le carte: un ottimo Pellizzari riprende la coda del secondo gruppo, guidato da un rigenerato Healy. Con il 24enne di origini inglesi - calato nuovamente nel finale - anche il norvegese Tobias Johannesen (Uno-X), l'italiano Edoardo Zambanini (Bahrain), lo spagnolo Pablo Castrillo (KERN Pharma) e i già menzionati Cras e Novak.
Ultimo chilometro e mezzo di grande intensità: lo scalatore basco mette ancora in difficoltà il capoclassifica, che approfitta di un nuovo rallentamento per rifarsi sotto. A seguire ci prova anche Double, sul quale si riporta subito il capitano della Bahrain. Pozzovivo e ancor più Aleotti faticano, ma riescono comunque a rientrare. Mentre Pellizzari è ormai a un passo dal riaggancio, ecco la stoccata decisiva di Bilbao a 150 metri: il corridore di Guernica guadagna 3" su Double e Aleotti che, con un estremo guizzo, evita il sorpasso dell'enfant prodige di casa Reverberi, guadagnando 4" di abbuono che potrebbero essere decisivi per il successo finale. Un commovente Pozzovivo chiude la top 5. Buon risultato per Zambanini, 7° a 11".
Domenica il finale a Novo Mesto
Il gioco degli abbuoni lascia tutto in sospeso per la vittoria finale: Aleotti dovrà infatti difendere un margine di appena 12" su Bilbao. Sfida generazionale per il podio tra Pellizzari e Pozzovivo, appaiati a 25" dal leader. 5° Cras a 34".
Il 30° Giro di Slovenia si concluderà domenica con la Šentjernej-Novo Mesto di 156,9 km. I traguardi volanti aggiungeranno ulteriore pinzimonio a una tappa che presenterà il meglio nel finale: dopo il GPM di 3ª categoria a Veliki Ban (4,6 km con il 5,5 di pendenza media), la carovana affronterà l'infido circuito finale, in cui spicca il muro di Trska Gora (1500 metri al 10%), posizionato a soli 9 km dal capolinea.