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Vuelta a España 2024, 12a tappa: tanta fatica e poco di più

Questa Vuelta non conosce respiro, ma in ogni caso molte tappe, come questa, non lasciano certo il segno. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv

29.08.2024 08:33

La 12a tappa della Vuelta a España 2024 è, appunto, molto vueltesca: arriva in salita senza offrire reale terreno per battagliare. C'è da dire che è una tappa breve che parte subito in salita e non conosce un metro di pianura, quindi sicuramente molto dispendiosa e difficile da controllare. Impossibile e poco rilevante è provare ad enumerarle tutte: un po' più dura delle altre è quella di circa 3 km al 7% che si incontra dopo Caxide; potrebbe avere un significato anche quella che inizia dopo il traguardo volante di circa 4.5 km al 4%; infine un altro tratto di circa 3 km al 4% porta a Pobra de Trives, dove inizia poco dopo la salita finale. L'ascesa alla stazione sciistica di Manzaneda (che avviene anche dal versante più semplice) non incute certo timore: sono 15.4 km al 4.7% che alternano falsopiani a tratti di salita un po' più arcigna (tra il 6 e l'8%); un tratto di circa 4 km al 6.5% termina a 3.5 km dall'arrivo, poi sono di nuovo tosti gli ultimi 2.5 km al 7% con una massima ufficialmente segnata al 12% (forse un po' ottimistica).

Dettaglio salita

 

Fari puntati su…

Sarà una tappa ad ogni modo complicata da gestire ed è molto probabile che quantomeno i primi km siano molto combattuti nel tentativo di tirar via una fuga buona e numerosa: logicamente più tempo ci vorrà, più fatica verrà impiegata da tutti. Si dovrà poi far la conta e capire se può prendere margine o se va tenuta sotto controllo perché composta anche da corridori pericolosi per la classifica, ammesso e non concesso che una squadra voglia tener chiusa la corsa per vincere la tappa con un confronto diretto tra i big.

Magari potrebbe essere proprio Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) a cercare un nuovo affondo su una salita non durissima dove la sua esplosività può fruttargli ulteriore margine sugli avversari, sia che questo avvenga alle spalle dei fuggitivi, sia che, a maggior ragione, il successo parziale sia ancora in gioco. Chiamato ancora a difendersi Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team), che ha dimostrato una volta di più di non avere il fuorigiri giusto per sostenere con i più forti salite brevi; l'ascesa verso Manzaneda è ibrida, esplosiva sì nel finale, ma nel complesso molto lunga, quindi l'australiano potrebbe anche salvare la situazione. Se di tutti gli altri uomini di classifica dovessimo azzardare un nome, forse è il caso di citare Enric Mas (Movistar Team), corridore senz'altro poco vincente, ma che sta attraversando la forma migliore di tutta una carriera ed è stato fin qui il più forte in salita, anche se difficilmente potrà contrastare lo sloveno su un finale di questo tipo.

Se invece ci fosse via libera per i fuggitivi, i nomi da fare sarebbero ancora una volta infiniti, anche se molti ormai si sono già mossi di tappa in tappa e li conosciamo; in mezzo a questi proviamo a menzionare anche qualche outsider per la classifica che finora ha sempre corso in sordina ed è chiamato ad uno scatto d'orgoglio: Michael Woods e Marco Frigo (Free Palestine - Premier Tech), Guillaume Martin (Cofidis), Marc Soler, Jay Vine e Isaac Del Toro (UAE Team Emirates), Tao Geoghegan Hart e Carlos Verona (Lidl-Trek), Jack Haig (Bahrain - Victorious), Nairo Quintana, Einer Rubio e Oier Lazkano (Movistar Team), Louis Meintjes (Intermarché - Wanty), Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team)Alessandro De Marchi, Eddie Dunbar e Filippo Zana (Team Jayco AlUla), Thomas De Gendt (Lotto Dstny), Luca Vergallito (Alpecin - Deceuninck), Urko Berrade(Equipo Kern Pharma) e Max Poole (Team dsm-firmenich PostNL).

 

Vuelta a España 2024, gli orari della dodicesima tappa

La partenza ufficiale è in programma per le 14:19 mentre l'arrivo è previsto intorno tra le 17:15 e le 17:45. Sarà trasmessa in tv su Eurosport e in streaming su Discovery+ (dalle 14:30 alle 18:00).

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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.